Sviluppo di un sistema di manutenzione predittiva attraverso il monitoraggio in real time dello stato macchina e dei suoi componenti = Development of a predictive maintenance system through real-time monitoring of the machine status and its components

Lo scopo di questo lavoro di tesi è illustrare l’applicazione del pilastro tecnico WCM “Manutenzione Professionale” all’interno dello stabilimento FPT Driveline di Torino. Il lavoro si articola in cinque capitoli e ha come obiettivo quello di dimostrare come l’applicazione metodica di una manutenzione predittiva possa evitare interventi di sovramanutenzione ma anche l’insorgere di guasti improvvisi con relativi costi aggiuntivi. La Condition Based Maintenance che trova la sua massima espressione nello step 6 del pilastro, è basata sull’idea che la maggior parte dei breakdown non accadono istantaneamente senza alcun sintomo (stressor), ma ci sono segnali che fanno presagire una futura rottura. Il primo capitolo è dedicato alla descrizione dell’azienda FPT Industrial attraverso un’attenta analisi e una rapida panoramica dalla sua nascita fino ad arrivare alla situazione attuale e al ruolo che ricopre nei mercati mondiali. Il secondo capitolo illustra il metodo WCM partendo dalle principali filosofie giapponesi che rappresentano le fondamenta di partenza. Vengono brevemente descritti tutti i pilastri tecnici soffermandosi sugli elementi caratteristici di ognuno di essi. Il terzo capitolo è incentrato alla trattazione del pilastro tecnico Professional Maintenance (PM). Verranno trattati i diversi approcci di manutenzione, la classificazione delle macchine e la pianificazione del pilastro. In seguito, si passerà a descrivere l’evoluzione del metodo in 7 step passando da una fase reattiva (step 1-3) e arrivando ad una fase proattiva con un’analisi di gestione dei costi di manutenzione. Il quarto capitolo approfondisce la conoscenza del software di visualizzazione e monitoraggio SmartObserver. Seguendo il percorso lungo il quale è avvenuta l’installazione della sensoristica IFM, oltre al controllo vibrazionale su tutti gli assi interessati della macchina e sui principali componenti, vi è la presenza di dispositivi di monitoraggio del flusso, temperatura e pressione di lubrorefrigeranti e oli idraulici e di efficienza energetica. Si definiscono così a grandi linee delle guide per aiutare il conduttore macchina nell’utilizzo della piattaforma. Il quinto e ultimo capitolo rappresenta la parte applicativa del metodo. La teoria applicata nei capitoli precedenti viene applicata ai componenti delle macchine utensili appartenenti alla linea X-Way della lavorazione di fusi a snodo. Nel dettaglio verranno analizzati i trend delle grandezze in esame come vibrazione e qualità dell’olio opportunamente comparati con dei valori soglia estratti da normative in vigore. Come ultimo passo si cercherà di validare non solo teoricamente questo metodo innovativo di far manutenzione ma anche mettere in evidenza i risparmi in termini di impatto economico (manodopera e ricambi) sulla gestione dei guasti.