Jacopo Della Rocca
Cultural Provider. Un progetto per la sopravvivenza artistica di Bussana Vecchia. = Cultural Provider. A project for Bussana Vecchia artistic survival.
Rel. Francesco Novelli, Carla Bartolozzi. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio, 2021
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Bussana Vecchia è un villaggio situato nella frazione Bussana sotto il Comune di Sanremo, in Provincia di Imperia, nell’area di ponente della Liguria. Sulla via Aurelia, a una trentina di chilometri dal confine francese, una stradina si inerpica nell’entroterra, tra i pendii scoscesi della Valle Armea, tra serre abbandonate e imponenti pini marittimi, adagiato sull’eremo di una collinetta sorge un piccolo insediamento. Tra i muri irregolari svetta un campanile silente, la percezione è quella di trovarsi di fronte ad un antico borgo abbandonato. Trovare quell’ammasso di case diroccate nello sfondo di una valle fortemente antropizzata da capannoni, complessi industriali e viadotti autostradali provoca nell’osservatore una sensazione straniante. Ci si chiede cosa abbia permesso a quell’angolo di valle di rimanere immutato nel tempo. Questo piccolo nucleo urbano, è un paesino terremotato nel 1887, così abbandonato e rioccupato da un gruppo di artisti che verso la fine degli anni ’50 fondarono il Villaggio Internazionale degli Artisti, un luogo per vivere, produrre e scambiare arte. Una comunità internazionale aperta a tutti coloro che vogliano scoprirla, senza alcun vincolo. Un luogo di importanti scambi che ha saputo cogliere la curiosità di “Grandi Artisti” che hanno scelto questo luogo per avviare le loro produzioni artistiche. Ancora dopo oltre sessant’anni Bussana è un vuoto giuridico nella mappa del ponente ligure, una “Terra di nessuno”, centinaia di tentativi per regolarizzarla hanno portato nel corso del tempo ad un nulla di fatto. Nell’arco della sua storia più recente Bussana ha mutato molte volte la sua ragion d’essere, ragionando di fatto rispetto ai cambiamenti sociali di un’Europa in continua trasformazione. Oggi la comunità ha perso gran parte della filosofia dei suoi fondatori, meno artistica, più chiusa al visitatore, più mediatica. Nonostante questo, continua a infondere un’aura unica, eredità di quell’idea antica di ritiro, studio e scambio che sopravvivono in coloro che ancora la animano. All’alba del 2020 il dibattito è più acceso che mai, il fronte interno si è ormai disgregato e la lotta comune che ha permesso la sopravvivenza fino a quel momento rischia di fermarsi. Il mutato tessuto sociale ha trasformato l’antico intento comune che valorizzava le esperienze artistico-culturali, così le istituzioni che fino a quel momento si erano limitate a guardare si sono attivate per fermare una volta per tutte l’anormalità del posto. Le stesse istituzioni che mezzo secolo prima avevano minato le volte quattrocentesche e gli scaloni in ardesia, si fanno oggi promotori di un atto di tutela del patrimonio, cacciando coloro che l’hanno preservato per sessant’anni. Tuttavia la possibilità di un accordo trasversale è ancora possibile, costruire la soluzione attraverso un piano di valorizzazione condiviso, stato-comunità, un accordo giuridico che potrebbe costituire un unicum in Italia. Da qui nasce l’intento di sviluppare un percorso progettuale legato alle prospettive future, partendo dalla costruzione di uno spazio comune che primo fra tutti possa garantire la rinascita di una comunità artistica solida. La proposta si pone l’obbiettivo di accompagnare l’azione progettuale alla costruzione di una nuova generazione di artisti, i cultural providers, attraverso un percorso guidato progettista-artista. |
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Relatori: | Francesco Novelli, Carla Bartolozzi |
Anno accademico: | 2021/22 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 168 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/19835 |
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