Architettura, tecniche costruttive e materiali della chiesa medievale della Madonna dell'Alto di Campi Salentina = Architecture, construction techniques and materials of the medieval church of the Madonna dell'Alto in Campi Salentina

La ricerca svolta per la tesi di laurea si è incentrata sulla chiesa della Madonna dell'Alto, un piccolo edificio religioso sito nelle campagne del Salento, in territorio di Campi Salentina (provincia di Lecce), facente parte di un complesso in principio più ampio, oggi caduto in rovina. Situato sulla Serra di Sant'Elia, lungo l'ideale prolungamento del Limitone dei Greci, si presenta come un piccolo insediamento, poco conosciuto ma testimone dell'incontro di culture, riti e tradizioni di matrice bizantina, longobarda e normanna. Lo studio per la tesi si è concentrato sull'analisi delle trasformazioni che hanno interessato la chiesa della Madonna dell'Alto partendo da alcune premesse imprescindibili che rivolgono l'attenzione al contesto storico-territoriale in cui tale edificio si colloca e allo studio dei materiali edilizi salentini. La prima parte di questo studio, presenta quindi una breve premessa storica sugli avvenimenti che hanno interessato la Puglia sotto il dominio longobardo e normanno, approfondendo, per quest'ultimo, la situazione nel territorio salentino all'arrivo dei nuovi conquistatori, i rapporti con le popolazioni autoctone e le istituzioni preesistenti. Il percorso di tesi si sviluppa dunque proponendo una ricerca storica sulla chiesa della Madonna dell'Alto. Le ricostruzioni qui riportate sono dovute allo studio di quanto edito sul tema, dalle ricerche e analisi condotte da esperti su questa e altre architetture ad essa paragonabili e da quanto emerso durante le campagne di restauro. La fase di rilievo è stata complessa ed articolata in quanto tesa a integrare e puntualizzare le pochissime elaborazioni grafiche esistenti e non propriamente attendibili. L’utilizzo di un drone ha permesso di osservare punti inaccessibili e difficilmente rilevabili a causa delle forti limitazioni imposte dalle caratteristiche del sito. È stato quindi possibile elaborare i dati ottenuti al fine di acquisire basi grafiche e ortofoto necessarie per i successivi momenti di analisi. Altro tema fondamentale per la conoscenza della fabbrica è quello relativo ai materiali costruttivi salentini. In questo lavoro sono stati in primo luogo classificati i principali litotipi estraibili dal sottosuolo pugliese impiegati nel campo dell'edilizia. Successivamente è stato possibile individuare e catalogare anche i materiali costituenti la chiesa. Attraverso l'applicazione del metodo dell'analisi stratigrafica è stato eseguito lo studio sui rapporti stratigrafici intercorrenti tra le molteplici US relative alla facciata e alla controfacciata. L'interpretazione di tali dati, per i quali è stato pensato un metodo di confronto semplificato, ha consentito la lettura della cronologia relativa e di quella assoluta, permettendo di giungere ad individuare alcune delle trasformazioni che hanno interessato questa parte dell'edificio ampliatosi nel tempo, che propone un lessico differente dall'impianto bizantino della parte absidale e, rispetto a questa, sicuramente postumo e riconducibile all'influenza normanna.