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Sinergia progettuale per lo spazio pubblico contemporaneo. Progettazione di un Polo Universitario nell’area ex Osi Ghia. = Sinergetic design for the contemporary public space. University zone proposal in the ex OSI GHIA area.

Adrian Alexis Duque Diaz

Sinergia progettuale per lo spazio pubblico contemporaneo. Progettazione di un Polo Universitario nell’area ex Osi Ghia. = Sinergetic design for the contemporary public space. University zone proposal in the ex OSI GHIA area.

Rel. Roberta Ingaramo. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2021

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Abstract:

L’obiettivo principale di questa tesi è di creare un distretto per l’innovazione attraverso la riqualificazione di un’ex area industriale, le vecchie carrozzerie OSI e GHIA a Torino, Italia. Questa città, come molte altre al mondo, presenta una forte frammentazione che spazia dalla composizione e dal tessuto urbano alle relazioni civili e politico-amministrative. Se questi problemi non sono risolti a tempo, ci sarà una tendenza a un degrado più profondo che renderà difficile lo sviluppo economico e sociale che oggi rivendicano così tante città postindustriali. Ecco perché, il Progetto Sinergia per lo spazio pubblico contemporaneo propone di risolvere la connessione e l’abitabilità di questi 52.000 metri quadrati che ad oggi rimangono secolari. Data la scadenza delle idee precedenti, causata da questioni burocratiche che ne impediscono la materializzazione, queste linee suggeriscono sei obiettivi specifici al fine di garantire un effetto dinamico in questo blocco triangolare situato nel cuore di Torino. Tra questi, si può citare la “permeabilità”, ipotizzando logicamente le modalità su come rendere un’area più accessibile a diversi tipi di utenti. Stimolare un “comfort” efficace che vada oltre l’uso di elementi naturali. Cambia un po’ il carattere industriale per una “composizione” più adatta al godere delle persone, prendendo in considerazione i diversi elementi storici nel territorio, senza tralasciare la “preesistenza” che aiuta a rinnovare l’identità perduta, a esaltare la memoria industriale e dare simbolismo al glorioso passato torinese. Allo stesso modo, cerca di sensibilizzare al cittadino attraverso la “percezione” del territorio e infine conferire a questi spazi “programmi”, basati sull’ordinanza comunale, per attivare quest’area di grande potenziale ma che rimane nella lontana ombra di che lo attraversano solo tangenzialmente. Sviluppando queste sei variabili e facendole lavorare in modo convergente verso l’unico obiettivo di creare questa piccola “Silicon Valley” piemontese o meglio il “Polo Universitario”, saranno in grado di posizionare la città come enclave europea delle nuove professioni tecnologiche. A partire da un sistema di spazi pubblici efficaci e completi per il resto della città. Innumerevoli sono gli esempi di successo, che sono stati presi in considerazione come riferimento, poiché hanno posizionato queste città come centri urbani. Le città competitive come Milano hanno già i loro quartieri per l’innovazione. Da parte sua, Torino, essendo la culla di molte invenzioni, è rimasta indietro nel creare spazi pubblici nelle zone ex industriale che, non solo devono dialogare con i suoi edifici vicini, ma devono offrire anche un’opportunità di sviluppo individuale e collettivo.

Relatori: Roberta Ingaramo
Anno accademico: 2020/21
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 54
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/19700
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