Countdown to ATP Finals 2021-2025. Dentro l'azione = Countdown to ATP Finals 2021-2025. Into the action

Il 24 aprile 2019, Torino ha vinto il bando per ospitare le ATP Finals 2021-25, evento che vede competere i migliori tennisti del mondo. Il Dossier di candidatura si sviluppa intorno al PalaAlpitour, nell’area che negli anni ‘30 veniva chiamata “Quartiere dello Sport”, costituita dal complesso dello Stadio Olimpico, dalla Piazza d’Armi, dal Circolo della Stampa-Sporting. La vittoria ha dato il via al countdown per l’organizzazione, mobilitando attori pubblici e privati e sviluppando un intreccio di intenzionalità che hanno allargato il confine delle implicazioni su questo tassello di territorio. Lo sviluppo della tesi inizia nel 2019 per intrecciarsi fin da subito con il processo, costruendo una metodologia attraverso la quale aprire gli orizzonti del possibile, testando le opportunità di perseguimento e realizzazione di effetti materiali. Il metodo di ricerca adottato sovrappone alla mappatura delle dinamiche del luogo, la costruzione di scenari della trasformazione e la narrazione di linee strategiche orientate al futuro. La mappatura, da un lato indaga il processo nelle sue articolazioni, intrecciando soggetti e oggetti, con particolare attenzione ai punti di negoziazione e/o rottura, che aprono la strada a nuove possibilità e differenti trasformazioni. Dall’altro lato, superando la mera accettazione dello stato di fatto fisico, intende ripercorrere nella storia dell’area il rapporto continuamente mutevole tra il progetto di architettura e le condizioni politiche, economiche, sociali, ed estrarre quei momenti che hanno avuto un ruolo determinante nell’indirizzare la costruzione del luogo. La mappatura si configura come una traccia per la costruzione di una strategia relazionale che orienti la forma dell’azione, utile alle esplorazioni che il progetto conduce in relazione alle singole situazioni via via incontrate durante il processo. Calandosi all’interno di un processo in corso, la tesi si intreccia con la realtà proponendo narrazioni al futuro parziali che non modificano il collettivo nelle sue articolazioni e contraddizioni, ma possono influenzare, attraverso il progetto, operazioni di inclusione ed esclusione delle diverse entità. L’obiettivo finale non è quello di creare un progetto unico e univoco, ma una “macchina” articolata che combini il relazionarsi delle condizioni documentali con la spazializzazione morfologica, confrontandosi con il processo reale attraverso l’azione del progetto, che assume così una valenza strategica. La “macchina” si rapporta con il futuro per esplorarlo, a cominciare dalla sua condizione contingente in continuo movimento. Emerge la dimensione del tempo, in quanto la prima data delle ATP Finals è fissata a priori a novembre 2021. Di conseguenza, la performatività di uno scenario dipenderà non soltanto dalla combinazione di entità che riesce a ricomporre, ma anche dalla sua possibilità di essere realizzato nei termini dati. La comparsa nel tempo di irruzioni porta il progetto a deviare e assumere nuove configurazioni per rispondere più efficacemente alle diverse entità; con lo “stato di emergenza” della pandemia COVID-19, si susseguono misure contingenti e urgenti, che amplificano l’indeterminatezza e, allo stesso tempo, innescano un cambio di passo con nuove proposte e iniziative. In conclusione, la metodologia sviluppata fornisce uno strumento operativo per il progetto architettonico nel corso dell’azione, dispiegandolo nel tempo e tracciando le entità che relaziona e le implicazioni che genera.