Densità e prossimità nella città postpandemica. Ipotesi attorno ad un nuovo mercato per Chieri = Density and proximity in the post-pandemic city Design proposal for a new market in Chieri

I mercati, luoghi del commercio e della socialità, sono oggetti mutevoli e di cambiamento. I mercati urbani sono mondi complessi, flessibili organizzazioni spaziali, siti di interazioni, luoghi di scambio di merci e informazioni, generatori di flussi in grado di facilitare sinergie di persone all’interno di una comunità locale e sovralocale. Per questa ragione il mercato, in veste di dispositivo pubblico complesso, è accostabile all’immagine romantica di “cuore pulsante di una città” e al contempo argomento spinoso, terreno di dispute e malcontenti. La tesi indaga lo spazio pubblico dei mercati soffermandosi sugli aspetti socio-spaziali che caratterizzano questo luogo socialmente denso. Per la descrizione degli aspetti sociali si ricorre a una ricerca della sociologa inglese Sophie Watson che si è proposta di considerare cosa costituisce il "sociale", inteso come molteplicità di incontri e connessioni vissute in questo spazio pubblico spesso trascurato. Dall’osservazione scaturiscono quattro componenti della socialità: rubbing along–“sfregamento”, inclusione sociale, teatralità/performance e mediazione delle differenze. La nozione di sfregamento è introdotta come forma limitata di incontro tra soggetti che avviene attraverso uno scambio di sguardi, il vedere ed essere visto, il silenzio o la semplice condivisione di spazi. Sul piano dell’inclusione sociale lo spazio pubblico può avere valenza determinante. Gli emarginati o le persone più fragili sono in grado di partecipare attivamente al gioco di ruolo che avviene nel mercato. Teatralità/performance sono componenti che rimandano a quel lavoro comportamentale che i commercianti svolgono sul loro palcoscenico" (bancarelle) con urla, schiamazzi, battute e gesti che fanno parte di questo vivace luogo della collettività. In ultimo, il mercato con la sua composizione e la sua matericità è in grado di mediare o meno le differenze sociali, non solo di etnia, ma anche di classe, genere e sesso. Una volta definite le nozioni sociali dei mercati, queste vengono successivamente applicate nella lettura spaziale di tre casi studio europei, Santa Caterina a Barcellona, Markthal a Rotterdam e Manifesto Markets a Praga. L’esplorazione di questi luoghi per mezzo delle componenti sociali si conclude evincendo le strategie progettuali che li caratterizzano. Un’altra visione la presenta l’ipotesi sostenuta da Patrícia Schappo & Rianne van Melik che sostiene che la potenzialità integrativa del mercato potrebbe essere trovata al di sopra, nella sfera organizzativa, piuttosto che negli scambi effettuati tra venditori e acquirenti a livello del suolo durante l'evento quotidiano. Il passaggio da luogo socialmente denso a luogo pericolosamente denso con lo scoppio della pandemia per Covid-19 presenta una trattazione del dispositivo urbano sotto una nuova luce. A livello del suolo il visitatore confonde un vero e proprio mercato caratterizzato da tumulto e mormorii di persone che si muovono – fugaci forme di “sfregamento” - con un mercato controllato e rigido. Ciò non significa che il mercato controllato abbia totalmente perso il suo valore sociale, ma che tale componente si manifesta su un altro terreno di gioco. In conclusione, in uno scenario post-pandemico si può immaginare uno spazio di mercato a bassa concentrazione di sfregamento? La proposta per il mercato di Chieri mette al centro tale questione immaginando un luogo dilatato che si estende oltre i confini del mero mercato