Evoluzione del Mercato Elettrico italiano per via dello sviluppo del rinnovabile, della produzione non programmabile e del “coupling” tra i mercati europei = Evolution of the Italian electricity market due to the development of renewables sources, non-programmable production and the "coupling" between European markets

Con la presentazione del Clean Energy Package e del Green Deal europeo, da parte della Commissione Europea, sono state presentate una serie proposte per una strategia di crescita volta a trasformare l'UE una società a impatto climatico zero, fissando degli obiettivi da raggiungere entro il 2050. La marcia verso la completa decarbonizzazione, che l’Europa si è posta come obiettivo, è dunque avviata e l’Italia ha preso parte a tale percorso. Tuttavia, il sistema elettrico italiano non è ancora pronto per tale evoluzione: occorre una riforma nel sistema elettrico sia a livello tecnico che nel mercato elettrico, a causa della non programmabilità della produzione di energia da fonti rinnovabili provocata dalle aleatorietà caratteristiche di ogni tipo di tecnologia. Queste rendono complicato il mantenimento in sicurezza della rete elettrica e il bilanciamento tra offerta e domanda di energia. Nel sistema elettrico italiano, è dunque necessaria un’evoluzione, in particolare per quanto riguarda il Mercato dell’Energia Elettrica e il Mercato dei Servizi di Dispacciamento. L'obiettivo del documento è quello di descrivere la struttura e il funzionamento del mercato elettrico, in particolar modo del Mercato dei servizi di Dispacciamento, e dei meccanismi di bilanciamento della rete elettrica, in modo da poter successivamente analizzare le riforme del Mercato Elettrico italiano attraverso documenti come il Regolamento Balancing e il Testo Integrato del Dispacciamento Elettrico (TIDE). Si passa infine ad una breve analisi di un modello di Mercato Elettrico di riferimento per l'Italia, come quello della Germania, più evoluto per quanto concerne i meccanismi di funzionamento e il coupling con altri mercati elettrici europei, al fine di poter avere una visione su quello che potrebbe essere un futuro contesto.