Francesca Ronco, Anna Perino
(In)formal Jo'burg : upgrading di un informal settlement a Johannesburg.
Rel. Matteo Robiglio. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura (Costruzione), 2010
Questa è la versione più aggiornata di questo documento.
Abstract: |
As Calvino probably meant in "Le città invisibili ", every city is a constantly evolving piace and ali cities are different cities wrapped into one. Johannesburg couìd probably be one ofCalvino's invisible cities. After apartheid Johannesburg became a sprawling and almost ìllegible piace with a great diversity of experiences, activities and lifestyles. "Città diverse si succedono sopra lo stesso suolo e sotto lo stesso nome, nascono e muoiono senza essersi conosciute, incomunicabili tra loro". Così Calvino descrive Maurilia, della serie "Le città e la memoria". A Johannesburg città diverse ed incomunicabili tra loro vivono fianco a fianco, si vedono ma non si guardano, si conoscono ma non si frequentano. Per l'autore le città sono luoghi in evoluzione costante che resistono alle oggettivazioni, alle classificazioni ed alla chiusura. Essendo aggregati aperti soggetti contemporaneamente a forze centrifughe e centripete, le città non si trasformano mai in universi compatti e non si prestano mai a generalizzazioni. Si può dire che Johannesburg assomigli alla città invisibile descritta da Calvino: una metropoli frammentata, sfaccettata, in continua trasformazione che contiene al suo interno più città. E' allo stesso tempo una città caratterizzata dall'architettura monumentale e da slum abissali; da lussuosi campi da gioco per i ricchi e da aree vuote e desolate per i poveri; una città di fantasie utopiche e ansie "dispotiche"; la città della memoria collettiva e dell'oblio volontario. "La fissità dei confini e identità dell'apartheid è stata rimossa per far spazio a un contesto di codici molteplici, casuali e sovrapposti, il cui significato è spesso oscuro e in costante mutamento. In tal modo la città coloniale tesa, ricca e divisa sul piano razziale, la Johannesburg dell'apartheid, si è trasformata in una cosmopoli ibrida e brulicante nell'arco di poco più di un decennio". Johannesburg con le sue dinamiche e tensioni interne può rientrare a pieno titolo tra le mega-città, città che prosperano come nuove centralità nel sistema mondiale e che sono sottoposte a grandi pressioni a causa della loro crescita continua. Mega-città intesa come una catena articolata di forme urbane, la Generic City di Rem Koolhaas, che riproduce all'infinito lo stesso modello. Johannesburg è dunque una città di massa, ed ha perso il carattere elitario che la faceva rientrare nel panorama delle metropoli del XX secolo. Il fatto che le città del primo mondo rimangano sostanzialmente stabili demograficamente e quelle nei paesi in via di sviluppo stiano crescendo ad un ritmo di circa 2,3% all'anno conferma questa tendenza.
|
---|---|
Relatori: | Matteo Robiglio |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | A Architettura > AO Progettazione S Scienze e Scienze Applicate > SH Fisica tecnica |
Corso di laurea: | Corso di laurea specialistica in Architettura (Costruzione) |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1894 |
Capitoli: | 1. JOHANNESBURG 1.Johannesburg nel contesto sud africano 1.1 La città 1.2 Johannesburg città divisa. 1.3 L'eredità dell'apartheid 1.4 Johannesburg: la città informale 2. LA CITTA' INFORMALE IN SUD AFRICA 2.1 Cosa si intende per slum? 2.2 Situazione mondiale e politiche di intervento 2.3 Situazione e politiche in Sud Africa 3. TESTIMONIANZE ED ESPERIENZE 3.1 Ntuthukoville: testimonianza di un upgrading 3.2 Appunti di viaggio I 4.PROGETTO 4.1. II contesto: Soweto e Kliptown 4.2. Appunti di viaggio II: FCS informai settlement 4.3 Scenario per un nuovo insediamento [informale BIBLIOGAFIA ALLEGATI Allegato 1 Elaborati di progetto Allegato 2 Concorso "Affordable Housing in Sustainable Human Habitat" |
Bibliografia: | Testi AA.VV, The Apartheid City and Beyond Urbanization and Social Change in South Africa, David M. Smith, Routledge, London, 2002 AA.VV, The making of Global City Regìons. Johannesburg, Mumbai/ Bombay, Sao Paulo, and Shanghai, John Hopkins University Press, Baltimore, Maryland, 2007, p.32-63 AA.VV, Slum[e]scape. A challenge for sustainable development projects, Alinea Editrice, Firenze, 2009 Jo Beall, Owen Crankshaw, Sue Parnell, Unitinga divided city: governance and social exclusion in Johannesburg, Earthscan, London 2002 Italo Calvino, Le città invisibili, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1993 Esther Charlesworth, City edge. Case studies in Contemporary Urbanism, Elsevier Architectural Press, 2005, pp. 3-10/154-177 Mike Davis, Il pianeta degli slum, Feltrinelli editore, Milano 2006 Pietro Garau (a cura di), Barefoot & Prada. Architects and Planners, thè urban poorand thè Millennium City, Officina Edizioni, Roma 2008 Herbert Girardet, Cities Peopie Pianet, John Wiley & Sons Ltd, Chichester, 2004 Marie Huchzermeyer, Aly Karam, Informal settlements: a perpetual challenge?, UCT Press, Cape Town, 2006 Franco La Cecla, Contro l'architettura, Bollati Boringhieri, Torino, 2008 London School of economics and Deutsche Bank's Alfred Herrhausen Society, Ricky Burdett, Deyan Sudjic, The endless city : the urban age project, Phaidon, London 2007 Martin J. Murray, Taming the disorderly city: the spatial landscape of Johannesburg after apartheid, UCT Press, Cape Town 2008 Paul Neuwirth, Città ombra. Viaggio nelle periferie del mondo, Fusi Orari, 2007 Aldo Rossi, L'architettura della città, Città Studi edizioni, Torino 1995 Report Pietro Garau, A home in thè city. UN Millennium Project: thè task force on improving thè lives ofslum dwellers, Earthscan, London 2005 Mark Misselhorn, Position Paper on informai settlements upgrading. Part of thè strategy for thè second economy for thè office of thè south African presidency, Urban LandMark, aprile 2008 UN-Habitat, The challenge of slums. Global report on human settlements 2003, Earthscan, London 2003 UN-Habitat, The state of African Cities 2008. A framework for addressing urban challenge in Africa, Earthscan, London 2008 Riviste AA.VV, Il Sud Africa in bianco e nero, in «Limes», n. 3, 2010, Gruppo editoriale l'Espresso Michel Agier, Lo spettro della città nuda, «Africa e Mediterraneo», n. 1/99 (27) Sarah Charlton, Learning from the local: Experiences of informal settlement upgrading in Kwazulu-Natal, in «South African review of sociology», n. 37, 2006 Teddy Cruz , The future is small, in «Domus», settembre 2008, n. 917 Alexandra Fuller, Mandela's children. South Africa is still wrestling with the legacy of apartheid, National Geographic, giugno 2010, vol. 217, n.6, pag. 80-109 Fabrizio Gallanti, Elemental Aravena!, in «Domus», novembre 2005,n 886, p. 36 Fulvio Irace, Homes for all, in «Domus», luglio-agosto 2008, n. 916, p. 34 Riccarda Mandrini, Riflessioni sul consumo, in «Domus», giugno 2006, n. 893, p. 11 Alan Mabin, Suburbanisation, segragation, and government of territorial transformations, in «Trasformation» n. 56, 2005, pp. 41-64 Marco Scontini, L'etica del bricolage, in «Domus», aprile 2006,n 891, p. 90 Siti internet www.citiesalliance.org/acyivities-output/topics/slum-upgrading/action-plan-about-ca www.guardian.co.uK/world/2010/apr/O1/south-africa-world-cup-blikkiesdorp www.jda.org.za www.jhc.co.za www.joburg.org.za www.shootingjozi.net squattercity.blogspot.com www.ucl.ac.uk/dpu-projects/GlobaLReport/home www.uniromal.it/centropvs/Millennium%20Cities www.urban-age.net www.u-tt.com www.ceroi.net Film District 9, regia di Neill Blomkamp, 2009 Lagos wide & close. An Interactive Journey into an Exploding City, regia di Bregtje van der Haak in collaborazione con Rem Koolhaas, 2005 Il suo nome è Tzotzi, regia di Gavin Hood, 2005 Tv slum, regia di Angelo Loy, 2003 |
Modifica (riservato agli operatori) |