Radiazioni ionizzanti da NORM e TENORM: misure sperimentali ed analisi della dose equivalente. Radioprotezione in ambienti industriali, pubblici e residenziali = Ionizing radiation from NORM and TENORM: experimental measurements and analysis of the dose equivalent rate. Radiation protection in industrial, public and residential environments

In questa tesi verranno esposte tre problematiche connesse alla radioattività naturale, appartenenti ad ambiti differenti. Prima di entrare nel vivo dell’analisi, vengono elencati diversi concetti utili, per prendere confidenza con gli argomenti trattati nei paragrafi cardine, e si introducono i valori limite della normativa, con i quali saranno confrontati i risultati degli studi svolti. La prima parte si focalizzerà sulla radioattività causata da radionuclidi naturali presenti in tipologie speciali di rifiuti pericolosi depositati in discarica, provenienti da impianti termoelettrici a carbone. A partire da una serie di rilevamenti e misurazioni effettuate in situ, presso l’impianto di Ambienthesis a Orbassano, che si occupa di trattamento e recupero dei rifiuti, attraverso l'utilizzo di calcolatori dedicati si è verificato il rispetto dei limiti di dose equivalente proveniente dai residui considerati. Essi fanno parte di quell’insieme di materiali denominati NORM e TENORM, acronimi che indicano rispettivamente: -??NORM: “Naturally Occuring Radioactive Materials”, materiali che potrebbero contenere radionuclidi naturali che portano il livello di radioattività ad avere valori superiori a quelli che si registrano mediamente in ambiente, senza che abbiano subito particolari lavorazioni da parte dell’uomo. Tra questi radionuclidi troviamo l’uranio, il torio, il radio, il radon, ed un isotopo radioattivo del potassio (40K). -??TENORM: “Technological Enhanced NORM”, materiali che presentano una concentrazione di radioattività maggiore della media delle stesse tipologie di materiali, a causa di manipolazioni o trattamenti artificiali da parte dell’uomo. I materiali che hanno questa denominazione provengono da processi industriali di diversa natura, che hanno come filo conduttore la lavorazione di materie prime che di per sé presentano valori di radioattività molto ridotti. Due di questi processi (produzione di materiali da costruzione, produzione di potenza termoelettrica da carbone), saranno al centro delle prime due sezioni di questo studio. La seconda parte si concentrerà sul problema dell'accumulo di radon in ambienti indoor, in particolare di quello rilasciato dai materiali da costruzione utilizzati nelle pareti degli immobili. Il problema principale del radon deriva dalla sua inalazione, in quanto se il suo decadimento avviene durante la la permanenza del gas all’interno dei polmoni, si ha un forte danneggiamento dei tessuti causato dai prodotti di decadimento dello stesso. Verrà modellato un edificio, costruito utilizzando cemento Portland contenente una percentuale significativa di cenere volante con caratteristiche analoghe alle ceneri analizzate nei paragrafi dedicati. Sono utilizzate in sostituzione ad altri materiali leganti come il clinker, avendo proprietà pozzolaniche. Utilizzando appositi calcolatori, si avrà una stima del valore di radon rilasciato dal calcestruzzo presente nelle pareti, e si confronteranno i valori di concentrazione di attività ottenuti con i valori limite della normativa. Nella terza sezione verranno riportati i risultati di misurazioni sperimentali dei livelli di radiazione presso il Politecnico di Torino, effettuate in situ dal sottoscritto e dal Prof. Massimo Zucchetti, in data 21 ottobre 2020, con lo scopo di valutare il rispetto dei limiti di radioattività consentiti dalla normativa vigente all’interno dei locali della sede centrale dell’istituto, utilizzando il dosimetro-radiometro MKS-05 “TERRA”.