Improvement of speech clarity on flat screen TVs, for elderly people with presbycusis without otological pathologies and for young people not native speakers.

Nell’ambito del progetto “Analisi e miglioramento della qualità audio percepita da TV a schermo piatto” svolto per RAI, è stata proposta e validata dal Politecnico di Torino una funzione di trasferimento (f.d.t.) denominata “Heavy”, implementata nel Digital Signal Processor (DSP) Junger D*AP4 FLX, che ha migliorato l’intelligibilità del parlato relativamente ai vari programmi trasmessi dall’emittente televisiva. Le migliorie, analizzate su tracce divise nelle categorie Parlato, Sport e Musica, sono state valutate tramite un test di ascolto soggettivo basato sul Subjective Difference Grade (SDG), che esprime in percentuale il miglioramento o il peggioramento della traccia trattata con la f.d.t. rispetto all’originale. Esse hanno evidenziato un miglioramento del 25.3 % in media su tre modelli differenti di televisori e sui tre generi televisivi. In questo studio vengono valutati i benefici della f.d.t. “Heavy” e di una versione modificata “Moderate” nel caso di soggetti anziani con presbiacusia senza patologie otologiche, e nel caso di soggetti giovani non madrelingua. Quest’ultima f.d.t. citata è stata elaborata insieme agli otorinolaringoiatri dell’Università di Torino, sulla base di studi scientifici. Il televisore oggetto dello studio è l’LG 55UK6100PLB, 55’’, che è stato caratterizzato in camera anecoica e in un ambiente non anecoico (Audio Space Lab) del Politecnico di Torino, ed è risultato il migliore fra i tre televisori commerciali testati nel precedente progetto di ricerca. I soggetti anziani e non-madrelingua sono stati sottoposti a un test di ascolto nell’Audio Space Lab del Politecnico di Torino. Attraverso un test preliminare la f.d.t. “Heavy” è stata quella più apprezzata ed è stata quindi utilizzata per tutte le fasi del progetto. L’obiettivo del raggiungimento di un SDG del 20% che ci si era posti inizialmente, è stato superato con un valore di 24,3% per i soggetti anziani e del 23,3% per i soggetti non-madrelingua.