Il processo di internazionalizzazione delle PMI italiane: il settore tessile e abbigliamento e l’opportunità cinese = The internationalization process of Italian SMEs: the textile-clothing industry and the Chinese opportunity

La tesi affronta il tema dell’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese italiane del settore tessile-abbigliamento, con un focus sulle opportunità legate all’emergente mercato cinese. L’obiettivo dell’elaborato è studiare il comportamento, fornire un quadro delle decisioni ed analizzare i bisogni e le strategie delle suddette PMI, colonna portante del Made in Italy, nell’intraprendere attività oltre confine, delineando schemi sostenibili nel medio-lungo periodo. Nella prima parte, dopo aver descritto le teorie alla base del fenomeno, le modalità d’ingresso nei mercati esteri ed il ruolo predominante del comparto tessile-abbigliamento nel sistema produttivo italiano, viene condotta una ricerca empirica quantitativa attraverso la somministrazione di un questionario ad una popolazione di 1285 PMI del settore in questione con lo scopo di validare le seguenti ipotesi: le PMI italiane presenti all’estero godono di performance migliori in termini di fatturato annuo realizzato; la dimensione aziendale, l’approccio al mercato, le reti di collaborazione e l’adesione a consorzi o distretti sono variabili da cui dipende l’incremento di fatturato estero. I risultati emersi dalla rielaborazione delle 137 risposte del campione tramite il test del Chi-quadrato sull’indipendenza tra variabili nominali, evidenziano rispettivamente il legame statistico tra aumento di fatturato annuo, presenza sui mercati esteri, esperienza acquisita nel tempo su tali mercati e tra incremento dell’aliquota di fatturato estero sul fatturato totale, approccio sistematico al mercato, stipula di collaborazioni ed alleanze strategiche. Viceversa, le variabili slegate dal successo estero delle PMI sono numerosità di Paesi penetrati, dimensione in termini di impiegati ed associazione a consorzi e distretti. Nella seconda parte, dopo aver descritto le caratteristiche del settore tessile-abbigliamento cinese ed il relativo posizionamento delle PMI italiane, viene condotta un’ulteriore ricerca empirica qualitativa attraverso intervista telematica a 10 PMI selezionate dal precedente campione con lo scopo di validare la seguente ipotesi: la conoscenza approfondita della cultura del Paese estero è un fattore critico di successo per l’implementazione adeguata delle strategie di penetrazione in termini di strumenti di comunicazione interculturale e delle politiche di marketing mix. I risultati ottenuti suggeriscono che la strategia esportativa, modalità d’ingresso prevalentemente utilizzata dalle imprese italiane, è inadatta a colmare il gap culturale con Paesi molto distanti geograficamente e culturalmente, viceversa le alleanze strategiche e gli investimenti diretti esteri, con un conseguente riposizionamento sulla filiera produttiva e la delocalizzazione di parte della produzione, favoriscono l’efficace localizzazione degli strumenti del marketing mix, tenendo conto degli usi e delle esigenze dei consumatori locali. In conclusione, i risultati ottenuti possono fornire rilevanti implicazioni manageriali alle PMI del settore tessile-abbigliamento che desiderano sviluppare strategie d’ingresso efficaci in mercati distanti culturalmente, soprattutto in quello cinese, in quanto ritenuto trainante per la ripresa economica italiana post epidemia da Covid-19.