Polimeri da fonti bio rinnovabili: il caso del Polietilene Furanoato (PEF)

La scoperta del petrolio ha spostato gli equilibri geopolitici mondiali nel corso degli ultimi 2 secoli e accelerato il progresso umano come mai prima di allora. L'utilizzo di questo incredibile prodotto, per contro, sta incrementando sempre più il livello di sostanze inquinanti nell'aria che respiriamo causando, inoltre, un progressivo innalzamento della temperatura globale. Essendo una cospicua percentuale di questa sostanza adibita alla produzione di materiali polimerici, si sta facendo sempre più impellente la necessità di abbandonare la via dei combustibili fossili per spostarsi verso alternative più sostenibili a livello ambientale. Lo scopo di questo lavoro di tesi è quello di fornire una panoramica su quelle che sono le possibili materie plastiche ottenibili da fonti bio rinnovabili, con un particolare focus su un polimero di nuova generazione: il polietilene furanoato (PEF); un possibile sostituto del largamente utilizzato polietilene tereftalato (PET). In questa ricerca bibliografica sono state elencate le caratteristiche di questo materiale e viene spiegato come produrre il polimero di interesse partendo da sostanze completamente a base biologica. Una parte del lavoro tratta, dunque, la conversione di sostanze organiche nei componenti base per la produzione del polietilene furanoato: l'acido 2,5 - furandicarbossilico (FDCA) e l'etilen glicole (EG). Al termine del lavoro è stata riportata una simulazione di processo, trovata in letteratura, che mostra le principali differenze con il corrispettivo PET a base fossile.