L'abbazia cistercense di Morimondo: l'architettura della chiesa. Analisi stratigrafica e studio degli archi = The Cistercian abbey of Morimondo: church architecture. Stratigraphic analysis and arches study

Oggetto del percorso di tesi è lo studio dell’architettura della chiesa dell’abbazia di S. Maria di Morimondo (MI), insediamento cistercense dall’indiscussa importanza sul territorio del nord Italia, dove tradizioni lombarde e sperimentazioni gotiche si intrecciano profondamente. La fondazione del cenobio è attestata al 1134 con filiazione diretta dall’abbazia madre Morimond, tuttavia, solamente due anni dopo fu trasferito presso la sede attuale. La presente indagine si pone l’obiettivo di indagare e di chiarire le fasi di costruzione e di trasformazione della fabbrica approfondendo l’analisi del costruito della chiesa, ancora poco indagato. L’analisi stratigrafica degli elevati e lo studio della geometria degli archi sono dunque temi chiave di questo lavoro, avviatosi durante l’attività di tirocinio svolto presso la società archeologica F.T. Studio, grazie al quale è stato possibile acquisire una maggiore conoscenza dell’architettura del manufatto e delle sue caratteristiche, individuate durante la restituzione del rilievo. Il percorso di tesi propone, in primo luogo, una ricerca storica sulla fondazione e sullo sviluppo del complesso monastico, comprensiva delle vicende relative all’edificazione della chiesa. Sono state inoltre indagate le trasformazioni dell’impianto medievale ed approfonditi, in particolar modo, gli interventi di restauro attraverso lo studio dei documenti inediti consultati presso gli archivi della Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Milano. Le informazioni acquisite grazie alla ricerca bibliografica ed archivistica, fondamentali per supportare l’interpretazione critica dei risultati ottenuti dall’analisi del costruito, sono state raccolte ed ordinate all’interno di un regesto storico-cronologico. A tal proposito, l’applicazione della metodologia di analisi degli elevati ha interessato lo studio della geometria degli archi d’ingresso alle cappelle e della navata centrale, con l’obiettivo di riconoscere gruppi di arcate tra loro omogenei attraverso l’individuazione di analogie e differenze tra elementi architettonici la cui ripetitività all’interno dell’edificio può essere testimonianza di fasi costruttive differenti. Nel caso dell’analisi stratigrafica invece, sono stati studiati i fronti esterni della chiesa e il fronte interno orientale attraverso il riconoscimento delle unità stratigrafiche, mentre sono state approfondite le letture di cronologia relativa ed assoluta della zona absidale, relazionando contestualmente il fronte esterno ed interno. L’interpretazione, sulla base degli studi documentari e dell’analisi del costruito, ha consentito di chiarire lo sviluppo del cantiere antico, avviato a partire dalla seconda metà del XII secolo in corrispondenza del lato confinante con il monastero ed avanzato verso nord, con un’interruzione e successiva prosecuzione del cantiere in corrispondenza dell’imposta della volta del transetto meridionale e nella conclusione sommitale del fronte absidale centrale. Inoltre, è stato possibile chiarire la tipologia e la qualità degli interventi successivi di età moderna e contemporanea e ricostruire le fasi e le trasformazioni dell’edificio attualmente scomparse, con l’auspicio che quest’indagine possa fornire un contributo alla ricerca sul tema e costituire le basi per ulteriori studi e approfondimenti di un monumento dall’elevato potenziale storico e architettonico.