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Catastrofi e residui

Simone Mora

Catastrofi e residui.

Rel. Roberto Giordano. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2020

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Abstract:

In un luogo colpito da una catastrofe improvvisamente accade qualcosa di speciale, in quegli istanti la terra si riappropria di ciò che è suo, e nel fare questo, si prende non solo quello che originariamente le apparteneva, ma anche tutto quello che il tempo e gli avvenimenti hanno portato in quel luogo. E così un terremoto abbatte una casa, un alluvione inghiotte una strada e magari un tifone porta via quello che negli anni è diventato un sobborgo. Così facendo, questo tentativo di ritorno alla natura si concretizza in un insieme confuso e indivisibile di ciò che c’era prima e di quello che è venuto dopo. Da quel momento si ritorna ad un punto zero, dove tutto è naturale e dove tutto fa parte della terra. Ricostruire con il minimo impatto sull’ambiente significa rincominciare con il piede giusto, andando nella stessa direzione della catastrofe, senza cercare di annullarla. Nonostante gli sforzi, non è più possibile tornare indietro, ma è solo possibile andare avanti; la cosa fondamentale è capire come. Costruire con i materiali locali è un imperativo della costruzione sostenibile fin dalla nascita di questo concetto, ma è in in questi luoghi colpiti da catastrofi che la potenzialità è al suo massimo: la disponibilità in questi casi non si limita ai materiali autoctoni, come la terra, le pietre e il legno degli alberi, ma si estende al cumulo eterogeneo di materiali alloctoni che sono stati resi (in)disponibili dalla catastrofe. Sulla superficie del terreno è così possibile trovare mattoni, travi profilate, macerie di calcestruzzo armato e in generale quelli che, sbagliando, si chiamano rifiuti da demolizione. Tradizionalmente queste macerie vengono allontanate dal luogo colpito dalla catastrofe per essere avviate, con tutte le difficoltà del caso, a processi di selezione e divisione delle materie prime, con risultati non sempre soddisfacenti. Lo scopo di questa tesi è proporre un utilizzo più ragionato di questi materiali, per sfruttarli nella maniera più responsabile e sostenibile, focalizzandosi sullo sviluppo di un approccio per l’utilizzo dei residui di una catastrofe come riempimento di strutture in gabbioni metallici per la ricostituzione del patrimonio edilizio.

Relatori: Roberto Giordano
Anno accademico: 2020/21
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 140
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/17066
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