Simone Scovazzo
L'esposizione universale di Torino 1911: rilievo fotogrammetrico e modellazione 3D per applicazioni di realtà virtuale = Universal exposition of Turin 1911: photogrammetric survey and 3D modelling for virtual reality application.
Rel. Filiberto Chiabrando. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2020
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- Tesi
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Abstract: |
L’impossibilità di fruizione del patrimonio storico-architettonico non più esistente è senza dubbio un grande limite in quella che è la nostra conoscenza del passato. Nonostante per gli esperti in materia questo limite possa risultare parzialmente superabile attraverso lo studio di materiale storico, principalmente relegato a disegni d’archivio e fotografie, lo stesso non si può dire per la maggior parte delle persone; non potendo comprendere appieno i tecnicismi del disegno in due dimensioni e non avendo la possibilità di fruire comodamente di quelle che sono le immagini dell'epoca sarebbe loro molto utile la possibilità di vedere, come se ancora esistessero, grandi opere del passato. Lo sviluppo della tecnologia legata alla visualizzazione di oggetti tridimensionali ricreati al computer ha reso possibile, negli ultimi decenni, la creazione di immagini e video virtuali che tanto hanno fatto a questo scopo. Il limite di questa tecnologia può però essere individuato nell'impossibilità del soggetto di immergersi all'interno della scena, nonostante la qualità di questi contenuti abbia ormai raggiunto limiti tendenti al puro foto realismo. Il passo successivo è stato compiuto grazie all'avvento di due nuove tecnologie, Virtual Reality (VR) ed Augmented Reality (AR), in grado di sfruttare ambienti ed oggetti virtuali per aumentare l’immersività del contenuto riprodotto. Nonostante lo sviluppo di queste tecnologie sia in atto da tempo, soprattutto per quanto riguarda il mondo dei videogiochi, la grande rivoluzione è avvenuta con l’avvento degli smartphone in quanto essi consentono la riproduzione di questi contenuti senza la necessità di troppi accessori esterni. Si pensi ad esempio alla possibilità, scannerizzando un semplice codice QR in una piazza, di vedere una serie di modelli tridimensionali completamente navigabili che ne descrivano: le trasformazioni nel tempo, le caratteristiche e che ci consentano a tutti gli effetti di apprendere nozioni che altrimenti non ci sarebbe stato possibile conoscere. La comodità di fruizione dell’AR e l’immersività della VR hanno fatto di queste due tecnologie la nuova frontiera della visualizzazione architettonica, portandola dall'essere una comodità di interazione tra professionisti del settore ad uno strumento conoscitivo di massa. L’obiettivo che ci si pone in questa tesi è proprio quello appena descritto, ovvero la volontà di rendere fruibile a tutti la magnificenza delle opere architettoniche del passato: nello specifico verrà analizzato il caso dell’Esposizione Internazionale dell'Industria e del Lavoro di Torino 1911. Verrà quindi analizzato il processo necessario alla creazione di un ambiente virtuale, fruibile grazie ad un visore per la VR, rappresentante il sito dell’esposizione, il Parco del Valentino, ed alcune delle più grandi ed importanti opere costruite appositamente per l’occasione. |
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Relatori: | Filiberto Chiabrando |
Anno accademico: | 2020/21 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 174 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/16705 |
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