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IL RECUPERO DEI SOLAI IN LEGNO NEGLI EDIFICI VERNACOLARI DELLA VALLE D'AYAS

Claudio Alliod

IL RECUPERO DEI SOLAI IN LEGNO NEGLI EDIFICI VERNACOLARI DELLA VALLE D'AYAS.

Rel. Delfina Comoglio Maritano, Monica Volinia. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2009

Abstract:

Circondata dalle cime del Monte Rosa, che superano i 4000 metri di altitudine, e lambita dagli imponenti ghiacciai di Verraz e della Ventinaz, l'alta Valle d'Ayas si presenta come un largo anfiteatro aperto verso il sud ma chiuso verso il nord dal restringersi, al di sopra del paese di Champoluc, in uno stretto e boscoso vallone. L'orientamento nord/sud della valle, percorsa dal torrente Evancon, e la debole pendenza dei versanti fanno sì che Ayas goda di un soleggiamento che le è invidiato in tutta la regione. Gli ampi valloni laterali si aprono sospesi a più di trecento metri dal fondovalle, attraverso questi valloni, percorrendo sentieri che valicano i colli di collegamento trasversale, si possono raggiungere la Valtournenche e la valle di Gressoney. Nell'ampio bacino di Ayas l'abitato permanente si è insediato soprattutto sul versante destro orografico, orientato a sud - est. A questa quota la vallata è molto aperta e intensamente coltivata, pur se una corona di boschi fa da limite ai coltivi a monte delle "montagnette" ed a sud verso La Servaz di Brusson. Questo è l'ambito insediativo privilegiato del territorio comunale, soleggiato e ricco d'acqua poiché caratterizzato dal frequente affioramento delle falde freatiche. Vi si trovano due grandi villaggi, Antagnod e Lignod, e una serie di nuclei minori scaglionati lungo la strada della "traversa": Bisous, Magnéaz, Piscotaz, Palouettaz, Pallone, Champlan. Altri abitati si sono sviluppati attorno ai ponti sull'Evancon o nei punti di convergenza delle strade: Periasc, Champoluc e Saint-Jacques. Ciascuno di questi nuclei ha giocato un ruolo fondamentale come polo secondario per la popolazione dislocata in località decentrate rispetto al centro della parrocchia, Antagnod. Qui si sono sviluppate piccole attività come forge e mulini, e strutture di servizio come scuole e cappelle.

Relatori: Delfina Comoglio Maritano, Monica Volinia
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: R Restauro > RA Restauro Artchitettonico
T Tecnica e tecnologia delle costruzioni > TC Protezione degli edifici
Corso di laurea: Corso di laurea in Architettura
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1658
Capitoli:

INDICE

1. ANALISI STORICA DELL'UTILIZZO DEL LEGNO NELLE COSTRUZIONI TRADIZIONALI PRESENTI SUL TERRITORIO DEL COMUNE DI AYAS

1.1 HABITAT E SOCIETÀ

1.2 L'IMPORTANZA DEL LEGNO

1.3 LE TIPOLOGIE DEGLI EDIFICI

1.3.1 HRascard

1.3.2 La casa a funzioni concentrate

1.3.3 La piccola dimora a sviluppo verticale

1.4 IL LEGNO: ORIGINE STRUTTURA E PROPRIETÀ

2. INDIVIDUAZIONE DEI DEGRADI

2.1 SVILUPPO STORICO DELLA VALUTATONE TECNOLOGICA

2.2 DEGRADO FISICO - MECCANICO DOVUTO AD ANOMALIE E DIFETTI DEL LEGNO41

2.2.1 Nodi

2.2.2 Deviazione della fibratura

2.2.3 Cipollatura

2.2.4 Fessurazioni da ritiro

2.3 DEGRADO BIOLOGICO

2.3.1 Gli insetti

2.3.1.1 Cerambicidi

2.3.1.2 Anobidi

2.3.1.3 Lictidi

2.3.1.4 Termiti (isotteri)

2.3.1.5 Formicidi

2.3.21 Funghi

2.4 CONCLUSIONI

3. ANALISI E TECNICHE DI INDAGINE DEI SOLAI TRADIZIONALI IN LEGNO

3.1 NORMATIVA SULLA PROGETTAZIONE CON IL LEGNO

3.2 LA NORMATIVA SULLA CLASSIFICAZIONE A VISTA

3.2.1 Norme riguardanti i Beni Culturali

3.3 CLASSIFICAZIONE DEL LEGNAME IN OPERA

3.3.1 Classificazione a vista

3.3.1.1 Criteri per la classificazione dei nodi

3.3.1.2 Criteri perla classificazione della deviazione della fibratura

3.3.1.3 Criteri per la classificazione delle fessurazioni da ritiro

3.3.1.4 Criteri perla classificazione delle cipollature e altri tipi di fessurazioni

3.3.1.5 Criteri per la classificazione dello spessore degli anellidi accrescimento

3.3.1.6 Conclusioni

3.3.2 Tecniche di indagine strumentale

3.3.2.1 Tecniche di indagine basate su misure locali

3.3.2.1.1 Durezza superficiale

3.3.2.1.2 Resistenza alla trapanatura

3.3.2.1.3 Misurazioni su carotine

3.3.2.2 Tecniche di indagine basate su misure globali

3.3.2.2.1 Velocità di propagazione di onde meccaniche

3.3.2.2.2 Metodi vibratori

3.3.2.2.3 Prove statiche

3.3.2.2.4Conclusioni

3.4 TECNICHE DI INDAGINE PER LA VALUTAZIONE DEL DEGRADO BIOLOGICO

3.4.1 Esame visivo

3.4.2 Tecniche di indagine non strumentali

3.4.2.1 Percussione con martello

3.4.2.2 Punteruolo o trivella

3.4.2.3 Prova di estrazione

3.4.2.4 Trivella incrementale

3.4.2.5 Fradometro

3.4.2.6 Endoscopio

3.4.3 Tecniche di indagine strumentali

3.4.3.1 Penetrometri

3.4.3.2 Strumenti sonici ed ultrasonici

3.4.3.3 Trapani strumentali

3.4.3 Conclusioni

3.5 IDENTIFICAZIONE DELLA SPECIE LEGNOSA

4. INTERVENTI SULLE STRUTTURE

4.1 DURABILITÀ'NATURALE

4.1.1 Classi di rischio biologico

4.2 RICONOSCIMENTO DEGLI ATTACCHI DA INSETTI E FUNGHI

4.3 TRATTAMENTI PRESERVANTI

4.3.1 Trattamento contro insetti a larva xilofaga

4.3.1.1 Trattamenti contro i Cerambiddi

4.3.1.2 Trattamenti contro gli Anobidi

4.3.1.3Trattamento contrai Lictidi

4.3.2 Trattamento contro le Termiti

4.3.3 Trattamento contro i funghi da carie

4.4 DETTAGLI COSTRUTTIVI PER MIGLIORARE LA DURABILITÀ E IL COMFORT IGROTERMICO

4.5 TECNICHE DI CONSOLIDAMENTO

4.5.1 Tecniche di ricostruzione delle testate

4.5.1.1 Ricostruzione con getto di "Betonano epossidico"

4.5.1.2 Ricostruzione con protesi in legno

4.5.2 Tecniche di incremento della capacita" portante dei solai

4.5.2.1 Consolidamento con pannelli di legno all'estradosso

4.5.2.2 Consolidamento con apposizione all'estradosso di doppio tavolato

4.5.2.3 Consolidamento con soletta collaborante

4.5.2.4 Consolidamento delle travi principali con protesi metalliche

4.5.2.5 Consolidamento con soletta e lamiera grecata

5. CASI STUDIO

5.1 LA STRUMENTAZIONE UTILIZZATA

5.1.1 II Trapano resistografico

5.1.2 L'Igrometro

5.1.3 II Videoendoscopio

5.2 LA PROCEDURA DI INDAGINE

5.3 GLI EDIFICI ESAMINATI

5.3.1 Scuola di Challand Saint Anselme

5.3.2 Casa del Notaio di Brusson

5.3.3. Rascard di Ponteil Brusson

5.4 RILIEVI E SCHEDE

5.5 RISULTATI DELL'INDAGINE

5.5.1 Scuola di Challand Saint Anselme

5.5.2 Casa del Notaio di Brusson

5.5.3 Rascard di Ponteil Brusson.

5.6 CONCLUSIONI

BIBLIOGRAFIA

BIBLIOGRAFIA SITI INTERNET

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