Diego Robecchi
STRATEGIE DI INTERVENTO IN AMBITI MARGINALI DEGRADATI DEL AREA METROPOLITANA DI BUENOS AIRES El programa de Urbanizacion de Villa Maciel.
Rel. Francesca Comisso, Delfina Comoglio Maritano. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura, 2009
Questa è la versione più aggiornata di questo documento.
Abstract: |
Nell'estremo sud dell'America Latina, il triangolo dell'Argentina si estende su di una superficie pari all'intera Europa occidentale, ma con appena il 15% della sua popolazione. Dalla Tierra del Fuego a La Quiaca, raggiunge i 4.000 km di espansione, comprende tutti i suoli e climi, una piattaforma marittima di 900.000 km2 ed una delle maggiori riserve di acqua potabile del pianeta. Coltiva 30 milioni di ettari e ne possiede altrettanti, come terre fiscali, ma senza una legislazione che protegga loro ed in balia della speculazione latifondiaria. È la sesta riserva metallifera del pianeta ed uno dei grandi produttori mondiali di alimenti, ma un terzo della sua popolazione vive in condizioni di povertà. Che cosa è successo all'Argentina? Com'è possibile che in una terra tanto ricca di risorse e materie prime quasi il 50% delle case registri condizioni abitative deficitarie? La Repubblica Argentina, un paese dichiarato in altri tempi come appartenente aL gruppo di nazioni emergenti, affronta nell'anno 2001 una depressione economica e sociale che non registra antecedenti storici paragonabili. La drastica riduzione del prodotto interno lordo nazionale provoca un grave crollo socioeconomico, con forti incrementi nei tassi di disoccupazione e negli indici di povertà ed indigenza. Il tracollo istituzionale del dicembre 2001 e le successive crisi politiche convergono in un governo provvisorio, che preserva l'integrità dello Stato, in pericolo certo di dissoluzione, ma che non attacca i problemi sostanziali che attentano alla struttura del paese. Sebbene si registri una lenta ripresa in alcuni settori, le valutazioni periodiche realizzate dall'Istituto Nazionale di Statistica e Censimento mostrano una crescita sostenuta della povertà, l'indigenza e la disoccupazione. La brusca alterazione del rapporto peso-dollaro muta tutti i prezzi dell'economia ed è, in gran parte, la causa di questo deterioramento collettivo. Aumentano le difficoltà per garantire l'attenzione alla salute e la provvista di alimentazione, visibili specialmente nella popolazione più vulnerabile: bambini ed anziani. L'insicurezza cresce giorno dopo giorno, ostacolando Lo sviluppo di una vita normale. In questo contesto l'opera pubblica è totalmente paralizzata, col conseguente effetto devastatore sulle grandi e piccole imprese, e sui livelli di occupazione. Il deficit di abitazioni diventa uno degli indicatori della situazione di povertà generalizzata, che meglio sintetizza le diverse carenze di cui soffre la società argentina. Nei quartieri di alloggi precari le condizioni di vita spesso non raggiungono i livelli minimi accettabili. All'insufficienza di case si somma l'inadeguatezza di distribuzione di acqua potabile, latrine, sistemi di eliminazione di rifiuti solidi e persino di acque nere, che vengono gettate direttamente nei fiumi, in mare o sulla strada. Queste condizioni si accumulano e si potenziano l'una con l'altra, contribuendo alla propagazione di una gran varietà di malattie trasmesse per contatto con acqua, terra o fango. A questo si uniscono le infezioni diffuse per via aerea, prodotto di un doppio sistema di inquinamento: quello dell'aria all'interno delle abitazioni - poco e mal ventilate, con installazioni domestiche precarie, dove la popolazione vive ammassata - e quello proveniente dalle zone industriali, dove generalmente le fasce deboli sono costrette ad insediarsi, proprio perché di peggiore qualità ambientale e, di conseguenza, di minore valore economico. Questa popolazione, non dotata di un impiego stabile, e per ciò male alimentata, è altamente sensibile a tutti questi rischi. Inoltre, rappresenta la classe sociale più indifesa di fronte alla delinquenza e alla violenza, presupposto che aggrava la già precaria qualità di vita. La limitatezza di accessibilità, il sovraffollamento e le condizioni inadeguate dell'habitat si sommano per completare un quadro difficile da invertire. Cresce notevolmente la domanda di case, contemporaneamente all'aggravarsi delle condizioni sociali: gradualmente aumenta il numero di indigenti tra coloro che richiedono una dimora. Il deficit di abitazioni attuale, con i tratti che lo identificano (estrema povertà, marginalità, accelerata urbanizzazione informale, frammentazione socio-territoriale), non è altro che uno dei tanti ambiti colpiti dalla parola crisi che, per la complessità delle sue dimensioni, ha ripercussioni economiche ma anche sociali, culturali e politiche, e trova la sua manifestazione più contraddittoria e drammatica nelle città. Il settore della popolazione, al quale corrisponde la parte più voluminosa e di maggiore gravita del problema abitativo, in particolare nelle aree urbane, è la popolazione denominata marginale, che si trova insediata, in prevalenza, in qualità giuridica di intrusa in terreni che non sono di sua proprietà. Per molti anni, e fino ad ora, è stata considerata, in merito alla risoluzione del suo problema di abitazione, gente senza residenza, con urgente necessità di essere provvista di una casa in qualsiasi altra parte e con scarsa possibilità di apporto alla soluzione del problema. La base prescelta per il suo radicamento nel territorio si considera un insediamento provvisorio ed abusivo, che deve essere sgomberato per ritornare al destino originale o, più precisamente, al suo proprietario legale. È risaputo che il fenomeno delle "villas miserias" non è esclusivamente argentino. Sotto altre denominazioni ("favelas", "caUam-pas", "bidorivilles", "chabolas", "slums", etc), questo fenomeno esiste in tutti i paesi dell'America Latina ed in molte altre parti,rappresentando quei massivi insediamenti umani ai margini delle periferie delle città del sud del mondo1. Raramente gli abitanti degli insediamenti precari sono considerati, nelle soluzioni convenzionali e vigenti per la casa, come membri di gruppi sociali e di settori urbani coesi, bensì come casi da processare individualmente e raggruppare con altre persone o famiglie di origine indeterminata, senza maggiore considerazione per la loro organizzazione o interrelazione sociale ed urbana previa. Allo stesso modo, non si riconosce alcun valore, se non in alcuni rari casi di indennizzo, neppure all'ambiente costruito realizzato durante la residenza e convivenza nella villa. Nessuno di questi meccanismi ufficiali, basati su di un'unica e monolitica idea di soluzione tecnica al problema abitativo, è riuscito a ridurre il deficit in maniera apprezzabile, né ad eliminare le villas. Queste, nel loro carattere apparentemente provvisorio, continuano, in effetti, a costituire la "soluzione" effettiva alle necessità abitative della popolazione di più basse risorse. Il volume delle villas è sempre maggiore e la loro permanenza diventa così costante e prolungata (in alcuni casi per varie generazioni), che l'insistenza nel considerarle marginali alla struttura e alla storia effettive della città incomincia a perdere fondamenti. Ciò non vuoi dire convalidare e legalizzare la presenza di questi insediamenti precari: le condizioni di vita al loro interno non raggiungono quasi mai i livelli di abitabilità considerati ammissibili e, oltre ai problemi interni, esse si trovano generalmente in conflitto anche con l'ambiente urbano che le circonda. Non si tratta, quindi, di idealizzare le villas, bensì di identificarle come problema sociale ed urbano, riconoscendo le intricate caratteristiche della loro esistenza e superando le visioni sempliciste e gli interventi traumatici e conflittuali, apparentemente efficaci. Esse sono diventate ufficialmente parte integrante, tipica e strutturale, della conformazione delle nostre città; sebbene occupino aree relativamente ridotte, costituiscono l'habitat permanente di una percentuale elevata della popolazione. Le villas non sono accatastamenti casuali ed amorfi di gente. Nei casi di urbanizzazione graduale spontanea, non pianificata, esse si configurano secondo una sottile trama di interrelazioni ed accordi intorno a questioni fisiche e sociali. Quando il videro s'installa con la propria famiglia, egli considera la prossimità di una fonte d'acqua, la vicinanza, facilità o basso costo di accesso alle possibili fonti di lavoro e la disponibilità di certi servizi basilari, come educazione e salute. Questo tessuto, generalmente ricco in varietà, complesso ed essenzialmente "informale", poiché non obbedisce alle regole della società formale, gli sarà indispensabile per la sua sopravvivenza. Queste osservazioni cercano di contrapporsi al carattere casuale, inorganico e transitorio che si attribuisce generalmente alle vil-las, sottovalutando le possibilità e le risorse della loro struttura e della loro storia, con le quali esse stesse possono contribuire alla risoluzione dei propri conflitti di sopravvivenza ed evoluzione. La scelta di trattare la villa come un tema unitario ed integrale, vale a dire intersettoriale, deriva da una proposta relativamente recente, benché già significativamente riconosciuta, che discute la modalità di "lettura" della villa ed i suoi apporti, per arrivare ad un accordo di integrazione. La struttura fisica delle villas costituisce un capitale rilevante, che non può essere tralasciato nella valutazione di alternative di strategie di intervento. Molte volte l'organizzazione ubbidisce a leggi interne, che possono manifestarsi in forme di uso del suolo, di costruzione, funzionamento ed inserimento fisico nel contesto assolutamente incompatibili con le regole di gioco della società-città, con la quale cerca di integrarsi. In questi casi, un'ipotesi di consolidamento risulta materialmente impossibile o addirittura insensata. La villa fornisce, a ciascuna delle famiglie che l'abitano, una situazione urbana ed una trama sociale interna, che non sono solo un dato di identificazione e riferimento, bensì una base reale di sostegno indispensabile per la sua sopravvivenza. All'interno di questi ambienti la casa riveste un ruolo cruciale: in totale assenza di infrastrutture, di servizi e di terziario è la residenza stessa a costruire la morfologia e l'identità dei luoghi. Il problema della casa, però, non può essere affrontato solo in termini di deficit abitativo: qualunque tentativo di apportare una soluzione reale deve essere capace di integrare anche gli aspetti connessi alle pratiche d'uso dello spazio domestico, ai processi di produzione e alle complesse relazioni sociali di questa "condizione interna", sia fortificandola e "formalizzandola", che sostituendola per un'altra equivalente. Dipende dalla mancata applicazione dì questo concetto, il fallimento di quei programmi di ri localizzazione in luoghi che implicano una maggiore spesa di trasporto o in edifici dove non è possibile sviluppare un'attività di approvvigionamento, o ospitare un inquilino, o contare su di una distribuzione fisica adeguata per il mutuo soccorso con i vicini nei problemi quotidiani. Le villas, come settori urbani, sono ferme ad un punto senza ritorno e senza possibilità di avanzamento, in una sorta di equilibrio instabile di sopravvivenza elementare. Non si può pensare ad un loro sviluppo, o ad un consolidamento avanzato, basato unicamente sulle loro forze e risorse , senza l'apporto di un intervento esterno (vale dire, proveniente dall'esterno della villa, ma non necessariamente eseguito da fuori della stessa). Dobbiamo intendere l'abitazione come una configurazione di servizi (i servizi abitativi), che devono favorire la soddisfazione delle necessità umane primordiali (in particolare il bisogno di protezione), e come un processo complesso nel quale intervengono diversi fattori: economici, sociali, culturali, simbolici, etc. Ma, come affrontare il tema della casa in questo difficile contesto? Sappiamo che il settore dell'edilizia residenziale, come altri tipi di opere pubbliche, è un'attività ciclica che contribuisce alla ripresa economica in epoche di depressione: mobilita gran quantità di imprese, tornitrici di materie prime come esecutrici delle stesse opere di cantiere; genera impieghi per tutte le categorie di lavoratori incise nella costruzione, dagli operai fino ai professionisti; migliora la qualità di vita attuale e futura per tutta la popolazione beneficiaria; progetta nuovi spazi urbani ed intensifica tutte le attività legate all'insediamento della popolazione. L'intervento dello Stato e la regolamentazione del mercato immobiliare sono imprescindibili per ridurre le asimmetrie spaziali nella distribuzione dei servizi urbani, per evitare una segmentazione residenziale determinata dal livello di reddito e per generare scenari urbani socialmente eterogenei. Lo Stato incide di modo diretto ed indiretto sulle dinamiche urbane, come: produttore diretto del parco edilizio, fornitore di attrezzatura sociale ed infra struttura, gestore delle normative urbanistiche ed agente fiscale. Allo stesso modo, lo Stato dovrebbe essere il garante, l'istituzione che agisce per assicurare il diritto di cittadinanza, il salario minimo, l'educazione, i servizi, il trasporto e, soprattutto, l'abitazione. Il diritto di ciascun individuo ad un alloggio adeguato è una condizione fondamentale per la stabilità sociale e politica di ogni paese ed influisce direttamente sulle scelte di urbanizzazione delle città interessate dalle grandi espansioni, facendo pressione sull'individuazione di strategie mirate a risolvere tali incessanti fenomeni di crescita. Dopo decenni caratterizzati da uno scarso intervento abitativo, il settore dell'edilizia sociale diventa un'asse centrale dell'agenda pubblica, messo in atto secondo una tendenza distinta: decentrare fondi dello stato nazionale alle province e da queste ai municipi; portare risorse all'ambito municipale, che ha maggiore contatto con la domanda e maggiore capacità potenziale di gestione ed azione. Nella Gran Buenos Aires l'intervento in materia residenziale previsto dal Pian Federai de Con-struction de Viviendas per questo decennio equivale per quantità alle dimensioni della crescita demografica del periodo compreso tra i due ultimi censimenti ed il volume degli interventi sviluppati tra il 2004 e il 2007 pareggia gli interventi abitativi realizzati nei precedenti 27 anni, ovvero nel periodo 1976-2OO3. Tuttavia, la costruzione di edilizia popolare nasce dalla necessità di riattivare l'economia nazionale post crisi: in questo senso, l'approccio è più familiare con la politica di opera pubblica, che con le politiche urbane e di habitat in un senso integrale. Ogni politica statale implica "un insieme di prese di posizione, tacite o esplicite, di differenti organi e divisioni dell'apparato statale, che esprimono una determinata modalità di intervento dello Stato, in relazione ad una questione che risveglia l'attenzione, l'interesse o la mobilitazione di attori della società civile." Per tale ragione risulta necessario, prima di cercare di analizzare la politica abitativa ed i processi di gestione portati a capo in materia di abitazione da un determinato paese o governo, conoscere in profondità quella "questione che risveglia l'attenzione, l'interesse o la mobilitazione" tra gli attori di tutta la società. Senza questa previa conoscenza, tutti i giudizi che si potrebbero emettere sulle azioni sviluppate, sarebbero, infatti, infondati. L'abitazione fa parte privilegiata dell'organizzazione sociale e non può essere analizzata al margine della stessa: possiamo considerarla come un bene che, all'essere "abitato" e quindi vissuto, si trasforma in casa, divenendo qualcosa di personale ed intimo, che passa a far parte della sfera sociale, come spazio privilegiato della vita umana3. Non può intendersi, dunque, né studiarsi la casa, e conseguentemente la politica per la casa, senza considerare la struttura sociale, il contesto storico imperante ed il proprio stile di vita dei suoi residenti, che la caricano di simboli di appropriazione familiare. Questo è il motivo per il quale si è deciso di diagnosticare con precisione l'evoluzione della situazione socio-abitativa della Regione Metropolitana di Buenos Aires, nostra area di studio, come punto di partenza per analizzare criticamente le politiche pubbliche per la casa attuate nell'ultimo secolo, e per poi individuare le nuove sfide che si presentano ed il ruolo attuale e futuro che compete ai governi locali in questa questione. Come cornice storica della diagnosi, bisogna ricor
|
---|---|
Relatori: | Francesca Comisso, Delfina Comoglio Maritano |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | A Architettura > AO Progettazione G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GD Estero |
Corso di laurea: | Corso di laurea specialistica in Architettura |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | Facultad de Arquitectura y Urbanismo - Universidad de Belgrano - Buenos Aires - Argentina |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1653 |
Capitoli: | Indice Introduzione Prima parte: concetti generali e definizioni operative 1 Il diritto ad un alloggio adeguato per l'habitat informale 1.1 La popolazione del paese e la predominanza urbana 1.2 La povertà in Argentina 1.2.1 II concetto di povertà 1.2.2 Marginalità o esclusione sociale 1.2.3 Casa formale ed informale, città legale ed illegale 1.3 Che cosa si intende per abitazione? 1.4 La situazione abitativa delle case urbane 1.4.1 Qualità delle Abitazioni 1.4.2 Qualità di occupazione dell'abitazione: il sovraffollamento 1.4.3 Consolidamento dell'area di localizzazione delle abitazioni 1.4.4 La precarietà 1.5 Deficit abitativo 1.6 La proprietà della terra 1.7 Le villas de emergendo 1.7.1 Caratterizzazione fisica 1.7.2 Caratterizzazione sociale 1.7.3 Gli insediamenti precari 1.7.4 Strategie di intervento: l'accesso ai servìzi pubblici 1.8 II diritto ad un alloggio adeguato: la sua storia e la sua attualità 1.8.1 II diritto all'abitazione nel diritto internazionale dei diritti umani 1.8.2 I compromessi internazionali dell'Argentina in materia di diritto alla casa 1.8.3 La protezione del diritto ad un alloggio adeguato nella costituzione nazionale argentina 1.8.4 La legislazione federale argentina in materia di abitazione 1.8.5 II diritto ad un alloggio adeguato nell'Area Metropolitana di Buenos Aires 1.8.6 Leggi rilevanti 1.8.7 La regolazione giuridica dell'occupazione del suolo 1.9 Considerazioni sul ruolo sociale dell'architettura 1.9.1 Habitat e pratica della professione 1.9.2 Soluzioni abitative versus abitazioni costruite 1.9.3 La partecipazione come strumento per conseguire l'integrazione sociale Seconda parte: sviluppo generale della storia politico-economica argentina 2 II caso argentino: corso economico-politico e conseguenze sul piano sociale (1880-2001) Storia della migrazione urbana 2.1 La fase produttiva (1880-1945) 2.1.1 La prima espansione metropolitana: "dal centro alla periferia" (1880 - 1930) 2.1.2 La seconda tappa della modernità bonaerense: verso le Villas de Emergendo (1930-1945) 2.1.3 "El Gran Buenos Aires": appunti di una storia impossibile 2.2 La fase industriale (1945-1976) 2.2.1 La seconda espansione metropolitana (1945-1960) e la decelarazione dell'urbanizzazione (1960-1976) 2.2.2 II processo di frmazione delle Villas de Emergendo 2.3 La rendita finanziaria (1976-2001) 2.3.1 La dittatura militare e l' annientamento del settore popolare (1976-1983) 2.3.2 II decennio del debito (1983-1989) 2.3.3 II nuovo modello economico (1990-2000) 2.4 El crack econòmico, un lungo processo (2001) 2.4.1 L'ascesa al potere del dr. Carlos Menem 2.4.2 Domingo Cavallo e il Piano di Convertibilità 2.4.3 II debito eterno 2.4.4 La riforma statale: la Privatizzazione 2.4.5 II collasso economico 3 II ruolo dello Stato: politica pubblica per l'abitazione 3.1 II governo del Gen. Perón (febbraio 1945 - settembre1955) 3.2 II governo della "Revolución Libertadora" (settembre 1955 - maggio 1958) 3.3 "Los gobiemos desarrollistas" (maggio 1958 - marzo 1962 e marzo 1962 - ottobre 1963) 3.4 II governo del radicalismo (ottobre 1963 - giugno1966) 3.5 II gobernó della "Revolución Argentina" (giugno 1966 - giugno 1970) 3.6 Governi militari di transizione (giugno 1970 - maggio 1973) 3.7 Governi del peronismo (maggio 1973 - marzo 1976) 3.8 I governi del processo di "Reorganización Nacional" (marzo 1976 ottobre 1983) 3.9 II governo di Alfonsin "El regreso a la democracia" (ottobre 1983 - dicembre1989) 3.10 I governi di Menem e De la Rua (1989-21 dicembre 2001) Terza parte: la situazione abitativa attuale nella Regione Metropolitana di Buenos Aires (RMBA) 4 Diagnostico dell'habitat urbano nella RMBA 4.1 Analisi socio-territoriale dell'Area Metropolitana di Buenos Aires 4.1.1 II Sistema dei Centri 4.1.2 La crescita e l'Habitat Metropolitano 4.1.3 Gli spazi della produzione e la disoccupazione 4.1.4 Trasporti e mobilità 4.1.5 I Servizi Basici (reti fognarie e di distribuzione dell'acqua, gestioni dei rifiuti) 4.1.6 II Sistema Ambientale 4.2 Analisi socio-territoriale della Città Autonoma di Buenos Aires 4.2.1 La Struttura e le Centralità 4.2.2 Case e Habitat 4.2.3 Produzione e Occupazione 4.2.4 Trasporti e Mobilità 4.3 Emergenza Abitativa e Segregazione Socio-Territoriale 4.3.1 Politiche del territorio: accessibilità delle fasce deboli 4.3.2 Tipologie abitative dei settori deboli nell'AMBA 4.3.3 La geografia degli insediamenti precari nell'AMBA 4.3.4 II Deficit Abitativo nella Capitale Federale 4.3.5 Riassunto dell'emergenza abitativa in numeri 4.4. Considerazioni finali 5 Politica Federale Attuale per la Casa 5.1 Breve momento di transizione dal Dicembre 2001 all'Aprile 2003 5.2 II Sistema Federale per la Casa 5.3 Programmi Federali per Costruzione d'Abitazioni e Infrastrutture 5.3.1 FONAVI - Fondo Nacional de la Vivienda 5.3.2 Prosrama Federai de REACTIVACIÓN DE OBRAS FONAVI 5.3.3 Prosrama Federai de EMERGENCIA HABITACIONAL 5.3.4 Prosrama federai de SOUDARIDAD HABITACIONAL 5.3.5 Programa Federai de MEJORAMIENTO DE VIVIENDAS: MEJOR VIVIR 5.3.6 Prosrama MEJORAMIENTO HABITACIONAL E INFRAESTRUCTURA BASICA - PROMHIB 5.3.7 Prosrama Federai Plurianual de Construcción de Viviendas. 5.3.8 Prosrama MEJORAMIENTO DE BARRIOS - PROMEBA 5.4 Standard Minimi Qualitativi per le Abitazioni di interesse Sociale (per l'Edilizia Sociale). 5.4.1 Requisiti vincolati alla localizzazione 5.4.2 Requisiti vincolati alla progettazione della singola abitazione 5.4.3 Requisiti vincolati alla progettazione del complesso d'abitazioni 5.4.4 Requisiti vincolati all'abitazione Quarta parte: focus applicativo nel conurbano bonaerense 6 Caso Studio: el Partìdo de Avellaneda 6.1 Avellaneda in dati numerici 6.2 Avellaneda nel territorio 6.3 II processo Storico di Espansione della Città 6.3.1 Periodo 1800 - 1900 6.3.2 Periodo 1900 - 1920 6.3.3Periodo 1920 - 1940 6.3.4 Periodo 1940 - 1970 6.3.5 Periodo dal 1970 ad oggi 6.4 Diagnosi della Città di Avellaneda 6.4.1 Struttura Urbana della Città 6.4.2 Infrastrutture e Servizi 6.4.3 Educazione 6.4.4 Lavoro 6.4.5 Situazione Abitativa 6.4.6 II Sistema Ambientale 6.5 La Situazione Climatica 6.5.1 Informazioni Climatologiche Specifiche 6.5.2 II Metodo di Mahoney 6.5.3 Raccomandazioni architettoniche 6.6 Esperienza sul campo: Politica d'Intervenzione Urbana della Direccion Cenerai de Planeamiento de la Munìcipalidad de Avellaneda 6.7 Ley de Ordenamiento Territorial y Uso del Sue/o N°8912/77 7 Intervento per il superamento della povertà urbana in Villa Maciel 7.1 Caratterizzazione Urbanistica dell'Area 7.1.1 Attrezzatura urbana e accessibilità 7.1.2 Diagnosi Urbana del quartiere 7.2 II Il Programa de Urbanización de Villa Maciel 7.3 Studio Urbano 7.3.1 Rilevamento preliminare, analisi e interpretazione dell'area 7.3.2 Diagnosi e verifica sul campo delle condizioni d'occupazione del suolo nell'insediamento 7.4 II progetto di urbanizzazione di Villa Maciel 7.4.1 Soluzione abitativa integrale: Pian Federai de Construcción de Viviendas 7.4.2 Risanamento e urbanizzazione dell'area: intubamento del Arrogo Maciel. 7.5 Prima tappa: II progetto dell'area Pinzón 7.5.1 Risanamento e urbanizzazione dell'area di Villa Maciel. 7.5.2 Studio delle Tipologie Abitative 7.6 Ampliamenti e Modifiche 7.7 Miglioramenti delle Abitazioni 7.8 Salone di Uso Multiplo - S.U.M. 7.9 Vincoli e Difficoltà nella realizzazione. 7.10 Condizioni legali e finanziarie 7.11 Ambito sociale 7.12 Proposte d'Inclusione Sociale 7.13 Attori coinvolti 8 Valutazione del Programa de Urbanización de Villa Maciel 8.1 II Metodo di valutazione 8.2 Una Proposta di Valutazione Integrale 8.2.1 Aspetti Fisici 8.2.2 Aspetti Economici 8.2.3 Aspetti Sociali 8.3 Applicazione del Metodo 8.3.1 Individuazione degli Obiettivi, dei Parametri e dei Livelli 8.3.2 Calcolo della Qualità Globale e dell'indice di Rendimento 8.4 Lettura dei Risultati Ottenuti Conclusioni Bibliografia Allegato fotografico |
Bibliografia: | AA.VV., "Foro de Organizaciones de Tierra, Infraestructura y Vivienda de la provincia de Buenos Aires", en Medio Ambiente y Urbani-zación 65, Gestión urbana, Enfoques e Instrumentos, 1IED-AL, lnstituto Intemacional de Medio Ambiente y Desarrollo, Buenos Aires, noviembre 2006, pp. 151-158. AA.VV., Pobreza urbana y poli ti cas sociales en la ciudad del 2000, ed. Senas, Córdoba, 1999. ABBA, Artemio Pedro, "El fuego fatuo del emergente periurbio y las luces del atardecer suburbano/Problemas metropolitanos y dilemas politicos", en la revista digitai Café de las ciudades, ano 6, numero 61, noviembre 2007. ALCALÀ, Luis Cortes, "Bases para una sociologia de la vivienda: el concepto sociològico del habitar", en ALCALÀ, Luis Cortes (com-pilador), Pensar a la vivienda, Ed. Agorà, Talasa Ediciones S.L., Madrid, 1995. ARIZAGA, Maria Cecilia, "Los Barrios Cerrados y el mito de la comunidad purificada", en Revista de la SCA 194, Periferia, septiem-bre1999, pp. 49-53. BALBO, Marcello, Povera srande città. L'urbanizzazione nel Terzo Mondo, ed. Franco Angeli, Milano, 1995. BASUALDO, Eduardo, "Los Primeros Gobiernos Peronistas y la Consolidacion del Pais Industriai: Éxitos y Fracasos", en Cuadernos del CENDES, voi. 22, Universidad Central de Venezuela, Caracas, septiembre-diciembre 2005. BLAUSTEIN, Eduardo, Prohibido vivir aqui: Una historia de los planes de erradicación de viilas de la ultima dictadura, Comisión Municipal de la Vivienda del Gobierno de la Ciudad de Buenos Aires, Buenos Aires, 2001. BORTHAGARAY, Juan Manuel, "Sobre la periferia", en Revista de la SCA 194, Periferia, septiembre 1999, pp. 74-79. BORTHAGARAY, Juan Manuel; IGARZABÀ.L DE NISTAL, Maria AdeLa; WÀINSTEIN-KRASUK, Olga (compiladores), Hacia la Gestión de un Habitat Sostenible, ed.Nobuko, Buenos Aires, 2005. BRAILOVSKY, Antonio Elio, Historia de las crisis argentina. Un sacrificio fnùtil, Editorial de Belgrano, Buenos Aires, 1996. BUTHET, Carlos, Inclusión social y habitat popular. Laparticipación en la gestión del habitat, editorial ESPACIO, Buenos Aires 2005 CARIDE, Horacio; NOVICK, Alida, "EL Gran Buenos Aires. Apuntes de una historia imposible", en Revista de la SCA 194, Periferia, Septiernbre 1999, pp. 30-35. CARMONA, Marisa (compiladora), con La colaboración de Àlvaro Arrese, Globalización y grandes proyectos urbanos. La respuesta para 25 ciudades, Edidones Infinito, Buenos Aires, 2005. CARMONA, Marisa; FALL), Ana; MUGA, Eliana (compiladoras), Bordes e intersticios urbanos. Impacio de la globalización. Undécima Conferendo Internacional Red Alfa-Ìbis, Universidad Nacional de Córdoba, Córdoba, 2007. CASTELLO, làra Regina, Fronteiras na America Latina: Espa^os em Transformacero, Editora da Universidade Federai de Rio Grande do Sul, UFRGS/FEE, Porto Alegre, 1997. CASTELLS, Manuel, Problemas de investìgación en sociologia urbana, Sigio XXI de Espana Editores, Madrid, 1971. CASTELLS, Manuel, La Era de la Información, Volùmen 1: Economia, Sociedad y Cultura. La Sociedad Red, ed. Alianza, La Coruna, 1996. CICCOLELLA, Pablo, "Globalización y dualización en la Región Metropolitana de Buenos Aires. Grandes inversiones y reestruetura-ción socio-territorial en los anos noventa", en Revista Eure 76, Santiago de Chile, diciembre 1999. CICCOLELLA, Pablo; MIGNAQUI, Liliana; SZAJNBERG, Daniela, "Metrópolis en transidón: Buenos Aires entre el crecimiento econòmico y la desintegración social", ponencia en el 42 ' ISoCaRP Congreso, IstambuL, 2006. CLICHEVSKY, Nora, "ReguLarización Dominial: solución para el habitat popular en un contexto de desarrollo sustentable?" en FALU,Ana Maria, Reestructuracion del Estado y Politica de Vivienda en Argentina, Centro de Estudios Avanzados, Oficina de Publicaciones del CBNC, Universidad de Buenos Aires, junio de 1997. COHEN, Michael, lArgentina en colapso? America Debate, IIED-AL, Buenos Aires, 2002. COHEN, Michael; DEBOWIXZ, Dario, "Las cinco ciudades de Buenos Aires. Pobreza y desigualdad urbana", en Medio Ambiente y Ur-banización 56, Gestión urbana, gènero y programas sociales, ed. IIED-AL, Instituto Internacional de Medio Ambiente y Desarrollo, Buenos Aires, julio2001, pp. 3-20. COHRE, El derecho a la vivienda en Argentina. Desafios para la promoción del derecho a la vivienda y a la tierra en Argentina, Centro de derecho a la vivienda y contra los desalojos, Buenos Aires, 2005. CUENYA, Beatriz, "Habitat popular en el Gran Buenos Aires y politicas altemativas", en Boletin Medio Ambiente y Urbanización 20, ano 5, Buenos Aires, 1987. CYTED-D, La decisión de echar raices. Consolidacion de asentamientos espontaneos en àreas urbanas de America Latina, Programa de Ciencia y Tecnologia para el Desarrollo, Grupo Mejoramiento del Habitat, ed. CYTED-D, Santiago de Chile, 1991. CZERNY, Miroslawa; LOMBARDO, Juan D., (compiladores), Procesos, transformaciones y construcción de la ciudad en la era del capitalismo global, ed. Universidad Nacional de General Sarmiento, Buenos Aires, 2007. DAVIS, Mike, II pianeta degli slum, ed. Feltrinelli, Milano, ottobre 2006. DE RIZ, Luis "Programa de Naciones Unidas para el Desarrollo", en Bùsqueda de la igualdad de oportunidades, cuademo 1, Buenos Aires, 2002, pp.18/31. DGEyC, Encuesta Anual de Hogares, Dirección General de Estadistica y Censos del Gobierno de la Ciudad de Buenos Aires, Onda 2006. DURÀN, Gustavo E., "Editorial", revista Consejo Nacional de la Vivienda n. 12, abril 2004, p.2. ECHEVARRIA, Andrea, "Patron de crecimiento urbano y segregación socio espacial en el Gran Buenos Aires", en Medio Ambiente y Urbanización 68, Pobreza, territorio y desarroUo econòmico. Politicas y programas, ed. IIED-AL, Instituto Internacional de Medio Ambiente y DesarroUo,Buenos Aires, abril 2008, pp. 127-140. ECO, Umberto, Come si fa una tesi di laurea, ed. Bompiani, Milano, 1977. ERASO, Angelica (compìladora), "La ciudad para todos", Àctas del Seminario internacional "El desafio de la pobreza para laplanifi-cación y gesr/ón urbano ambientai" [Buenos Aires, 6-8 octubre 1994), ed. Programa A rraigo, Comisión de tierras fiscales nacionales de la Presidencia de la Nación Argentina, Buenos Aires, 1995. DE MATTOS, Carlos, "Globalización, movimientos del capitai., mercado de trabajo y concentración territorial expandida", en CASTELLO, Joào, Fronteiras na America Latina, Editora da Universidade Federai de Rio Grande do Sul, Porto Alegre, 1997. FRID, Juan; MARCONI, Estela, Universfdad y Ur$enda Social, Facultad de Arquitectura y Urbanismo de la Universidad de Buenos Aires, Buenos Aires, 2006. GARAY, Alfredo (coordinador), Lineamientos Estratégicos para la Región Metropolitana de Buenos Aires, Dirección Provincial de Ordenamiento Territorial y Urbano, Subsecretaria de Urbanismo y Vivienda, Ministerio de Infraestructura, Vivienda y Servicios Pù-blicos de la Provincia de Buenos Aires, La Piata, 2007. GARCIAESPIL, Enrique, La transformaci ón de la ciudad (f996-2000), Secretarla de Planeamiento Urbano del Gobierno de la Ciudad de Buenos Aires, Buenos Aires, 2000. GARGANTINI, Daniela Mariana, Gestìón locai del habitat. Experiencias en municipios intermedios, Colección Thesys 7, Editorial de la Universidad Católica de Córdoba, Córdoba, 2005. GCABA, Documento tècnico del Pian Estratégico, Gobierno de la Ciudad Autònoma de Buenos Aires, 2003. GAZZOLI, Rubén, "Submercado de viviendas en alquiler", en Medio Ambiente y Urbanización 65, Gestión urbana, Enfoques e Ins-trumentos, ed. IIED-AL, Instituto Internacional de Medio Ambiente y DesarroUo, Buenos Aires, noviembre 2006, pp. 49-62. GERMANI, Gino, La estructura social de la Argentina, Ed. Raigal, Buenos Aires, 1955. GRILLO, Oscar; LACARRIEU, Monica; RAGGIO, Liliana, Politicas sociales y estrategias habitacionales, Espacio Editorial, Buenos Aires, 1995. GUTIÉRREZ, Alicia, Pobre, corno siempre-Estrategias de reproducción social en la pobreza, Ferreira Editor, Córdoba, 2004. GUTIÉRREZ, Juan E., La fuerza histórica de los villeros, Jorge Baudino Ediciones, Buenos Aires, 1999. GUTIÉRREZ, Leandro; GONZÀLEZ, Ricardo, "Pobreza marginai en Buenos Aires, 1880-1910", en BARRÀN, Jorge, Sectores populares y vida urbana, Serie Biblioteca de Ciencias Sociales 7, ed. CLACSO, Buenos Aires, 1984, pp. 233-249. GUTMAN, Margarita; HARDOY, Jorge Enrique, Buenos Aires (1536-2006). Historia urbana del Àrea Metropolitana, ed. Infinito, Buenos Aires, 2007. HARDOY Jorge Enrique, Las ciudades en America Latina. Seis ensayos sobre la urbanización contemporanea, Biblioteca America Latina, Serie Mayor, ed. PAIDOS, Buenos Aires, 1972. HARDOY, Jorge Enrique, Politicas de desarrollo urbano y regional en America Latina, Ediciones SIAP, Buenos Aires, 1972. HARDOY, Jorge Enrique, Asentamientos urbanos y organización socioproductiva en la historia de America Latina, ed. SIAP, Buenos Aires, 1977. INDEC, Conurbano bonaerense: aproximacion a la determinación de hogares y poblacion en riesco sanitario a través de la EPH, trabajo realizado por un equipo dirigido por Camila Morano, lnstituto Nacional de Estadisticas y Censos, Secretarla de Politica Econòmica, Ministerio de Economia y Produccion de la Republica Argentina, 1991. INDEC, iQué es el Gran Buenos Aires?, lnstituto Nacional de Estadisticas y Censos, Secretarla de Politica Econòmica, Ministerio de Economia y Produccion de la Republica Argentina, 2003. LEE, Kai N., "SustentabiLidad urbana y los limites del ambientalismo ciàsico", en Medio Ambiente y Urbanización 65, Gestión urbana, Enfoques e Instrumentos, ed. IIED-AL, Instituto Internacional de Medio Ambiente y Oesarrollo, Buenos Aires, noviembre 2006 pp. 63-80. LOPEZ RANGEL, Rafael; SEGRE, Roberto, Tendenti as Arqui te ctònie as y Caos Urbano en America Latina, ed. Gustavo Gili, México,1986. MARITANO COMOGLIO, Nuccia, Vantazione dell qualità globale degli interventi edilizi, proposte di metofi e applicazioni, edizioni CLUT, Torino, 2002. MARITANO COMOGLIO, Nuoci, "Raccomandazioni per l'impostazione del progetto bioclimatico di edifici a basso costo in climi tropicali. Il Metodo di Mahoney", in LONGONI, Marco, Le tecniche bioclimatiche in contesti ambientali estremi, un Caso Studio e il suo Metodo, in fase di pubblicazione. Ministerio del Interior, Aregentina, El Conurbano Bonaerense. Relevamiento y Anàlisi*, Comisión Nacional Àrea metropolitana, Buenos Aires, 1995. MINUJIN, Alberto; KESSLER Gabriel, La nueva pobreza en la Argentina, colección Temas de Hoy, ed. Pianeta, Buenos Aires, 1995. MOLINA Y VEDIA, Juan, Mi Buenos Aires herido, Ediciones COLIHUE, Buenos Aires, 1999. MORALES-SCHECHINGER, Carlos, "Politicas de suelo urbano, accesibilidad de los pobres y recuperación de plusvalias", en CAR MONA, Maria, Globalización y grandes proyectos urbanos. La respuesta para 25 ciudades, Ediciones Infinito, Buenos Aires, 2005. MPF, Argentina 2016: Politica y Estrategia Nacional de DesarroHo y Ordenamiento Territorial, Ministerio de Planificación Federai, Inversión Publica y Servicios, 2004. MPyOP, Ciudad Autonoma de Buenos Aires, Documento Pian Urbano Ambientai de Buenos Aires, Ministerio de Planeamiento y Obras Pùblicas, Gobierno de la Ciudad Autònoma de Buenos Aires, Buenos Aires, 2006. NABEL, Paulina; KULLOCK, David, Atlas Ambientai de Buenos Aires, Museo Argentino de ciencias Naturales, CONICET y Gobierno de la Ciudad de Buenos Aires, 2007. ORTECHO Enrique; PEYLOUBET, Paula, DE SALVO, Laura (compiladores), "Ciencia y tecnologia para el habitat popular. Construcción y participación del conocimiento", compilación de trabajos presentados en el "I Seminario Iberoamericano de Ciencia y Tecnologia para el Habitat Popular" (Córdoba, 28-30 noviembre 2006), ed.Nobuko, Buenos Aires, 2007. ORTIZ, Ricardo M., Hìstoria econòmica de la Argentina, Ed. Raigal, Buenos Aires, 1955. OSLAK, Oscar, Merecer la ciudad. Los pobres y el derecho al espacio urbano, Estudios CEDES, Editorial Humanitas, Buenos Aires, 1991. PALOMINO, Héctor, "Los efectos de la apertura comercial sobre las relaciones laborales en Argentina", en DE LA GARZA TOLEDO, Enrique; SALAS, Carlos, NAFTA y MERCOSUR: Procesos de apertura econòmica y trabajo, ed. Facultad de Ciencias Sociales de la Universidad de Buenos Aires, Buenos Aires, 2003. PELLI, Victor Saùl, "Resolucion integradora y participativa de las villas marginales", en SUMMARIOS n°82/83, Ediciones SUMMAS.A., Buenos Aires, octubre/noviembre 1984, pp. 2-17. PELLI, Victor Saùl, Habitar, participar, pertenecer. Acceder a la vivienda. Incluirse en la sociedad, ed. Nobuko, Buenos Aires, 2007. PETRINA, Alberto, "Historia Argentina de la vivienda de interes social, periodo 1943-55", en Arquitectura y comunidad nacional, ed. Escuela arte, ciencia, tecnica y comunidad nacional, Buenos Aires, 1973. RAINERO, Liliana, "Una mirada de gènero a los asentamientos humanos", en Medio Ambiente y Urbanización 56, Gestión urbana, gènero y programas sociales, ed. IIED-AL, Instituto Intemacional de Medio Ambiente y Desarrollo, Buenos Aires, julio 2001, pp. 73-92. RAMPELLO, Davide, Casa per tutti: abitare la città globale, ed. TriennaleElecta, Milano, 2007, p.6. REESE, Eduardo, "La situacion actual de la gestión urbana y la agenda de las ciudades en la Argentina", en Medio Ambiente y Urbanìzación 65, Gestión urbano, Enfoques e Instrumentos, ed. IIED-AL, Instituto InternacionaL de Medio Ambiente y DesarroUo, Buenos Aires, noviembre 2006, pp. 3-22. Revista Consejo Nacional de la Vivienda 27, noviembre 2007. Revista Consejo Nacional de La Vivienda 28, dicembre 2007. Revista Consejo Nacional de la Vivienda 29, enero 2008. Revista Consejo Nacional de la Vivienda 30, febrero 2008. Revista Consejo Nacional de la Vivienda 31, marzo 2008. Revista de la SCA61, Una ano de actividades, junio 1967 Revista de la SCA 62, VI Jornadas Argentina* de Arquitectos: critica y soluciones para el problema habìtacional, 1968. Revista de la SCA 65, Erradicación de Vi Ila s de Emergencia, Buenos Aires, noviembre 1969. Revista de la SCA 65, La vivienda de interes social y el ejercicio profesional, Buenos Aires, novembre 1969. Revista de la SCA 70, El problema habitacionaL argentino y su proyección aL ano 2000, Buenos Aires, abril 1970. Revista de la SCA 195, Periferia, Buenos Aires, septiembre 1999. ROJO, Alejandro, Las villas de emergendo, EditoriaL El Coloquio, Buenos Aires, 1976. ROMERO, José Luis, Breve hìstorìa de la Argentina, colección Tierra Firme, ed, Fondo de cultura econòmica, Buenos Aires, 2002. SALAS SERRANO, Juliàn, Contra el harnbre de vivienda. Soluciones tecnológicas Latinoamericanas, ed. ESCALA, Bogotà, 1992. SATTERTHWAITE, David, "La transición a un mundo predominantemente urbano. Tendencias y fundamentos", en Medio Ambiente y Urbanización 68, Pobreza, territorio y desarrollo econòmico. Politicas y programas, ed. IIED-AL, Instituto Internacional de Medio Ambiente y DesarroUo,Buenos Aires, abril 2008, pp. 3-32. SCHILLER, Silvia; EVANS, Martin, "Espaciosde todos, tierra de nadie", en SUMMARIOS n'80/81, Ediciones SUMMAS.A., Buenos Aires, agosto/septiembre 1984, pp.20-41. SCHTEINGART, Martha; TORRES, Horacio, "Procesos sociales y estructuración metropolitana en America Latina. Estudio de caso", en Desarrollo Econòmico - Revista de Ciencias Sodales, Voi.12, n° 48, Buenos Aires, enero-marzo 1972, pàg. 736. SDUyV, Argentina, Desarrollo urbano y vivienàa, Subsecretaria de Desarrollo Urbano y Vivienda, Buenos Aires, 1983. SEGRE, Roberto; LOPEZ RANGEL, Rafael, Ambiente y sociedad en America Latina contemporanea, Colección Nuestros Paises, Serie estudios, Ediciones Casa de las Àmerìcas, Ciudad de La Habana, Cuba, 1986. SICyT, Habitat y Vivienda: et gran desafio, Secretarla de Investigaciones en Ciencia y Tècnica, Facultad de Arquitectura, Diseno y Urbanismo, Universidad de Buenos Aires, 1997. SPERANZA, Vicente, "La periferìa en Buenos Aires", en Periferia Metropolitana en Latinoamérica, del mismo autor, ponendo pre-sentada al Coloquio de las Grartdes Metrcpolìs Mundiales, Paris, 1984. SUÀREZ, Oscar, "El Código de Planeamiento Urbano. Mormas Urbanisticas y Autopistas para Buenos Aires", en Summa 113, Buenos Aires, 1977, p.37. SUKUP, Victor, El peronìsmo y la economia mundial, Grupo Editor Latinoamericano, Buenos Aires, 1992. TOPALOV, Christian, La Urbanizacìón Capitalista, Ed. Edicol, México, 1979. TORRES, Horacio, "Evolución de los procesos de estructuración espacial urbana. El caso de Buenos Aires", en HARDOY, Jorge Enri-que; SCHAEDEL, Richard P., Asentamientos urbanos y organizacìón socioproductiva en la historìa de America Latina, Ediciones SlAP, Buenos Aires, 1968. TORRES, Horacio, El Mapa Social de Buenos Aires (Ì94Q-1990), Serie de Difusión N° 3, SYCyT, Secretarla de Investigación y Postgra-do, Facultad de Arquitectura, Diseno y Urbanismo de la Universidad de Buenos Aires, 1994. VÉLEZ, Luis, "Apropiación y desarrai^o. Del rancho a las vìllas de emergenda", en SUMMARIOS n°80/81, Ediciones SUMMA S.A., Buenos Aires, agosto/septiembre 1984, pp.3-19. VILLADEAM1G0, José, "Urbanización y calidad de vida", ponendo presentada al seminario Urbanización y calidad de vida: 15 ahos de fragmentación {Buenos Aires, 3 Diciembre 2008), organizado por el CEPED, Buenos Aires. VILLAR, Alejandro, "El proceso de las politicas municipales de desarroUo econòmico locai en la Argentina", en Medio Ambiente y Urbanización 68, Pobreza, territorio y desarroUo economico. Politicas y programas, ed. IIED-AL, Instituto Internacional de Medio Ambiente y DesarroUo, Buenos Aires, abril 2008, pp. 33-44. WILSOR, Albert, Anàlisis socio-economi co de los residentes de las villas en el parque Almirante Brown, Municipalidad de Buenos Aires, Comisión Municìpal de la Vivienda, Buenos Aires, diciembre 1965. YUJNOVSKY, Oscar, Claves poUticas del problema habitacional argentino (1955 - 1981), Grupo Editor Latinoamericano, Buenos Aires, 1984. ZICCARDI, Alicia, (consejeros Oscar Moreno y Oscar Yujnovsky), Politicas de vivienda y movimientos urbanos. El caso de Buenos Aires (1962-1973), Centro de Estudios Urbanos y Regionales, Instituto Torcuato di Telia, Buenos Aires, 1977. Siti internet consultati www.acij.org.ar www.cedem.gov.ar www.atlasdebuenosaires.com.ar www.avellaneda-ba.gov.ar www.buenosaires.gov.ar www.buenosaires2010.org.ar www.cafedelaciudad.com.ar www. cedem. gov. ar www.ceve.org.ar www.conicet.gov.ar www.climsurgba.com.ar www. davidr u msey. com www.dsostenible.com.ar www.econ.uba.ar www.gba.gov.ar www.iadb.org www.ign.gob.ar www.iied-al.org.ar www.imf.org www.indec.gov.ar www.infohabitat.com www. nvi.df.gob.mx www.knauf.com.ar www.minplan.gov.ar www.portalplanetasedna. com. ar www.prensamercosur. com. ar www.promeba.org.ar www.revistavivienda.com.ar www.seduvi.df.gob.mx www.vivienda.gov.ar |
Modifica (riservato agli operatori) |