Rosalinda Demarinis
Residenzialità inclusiva. Un progetto di cohousing intergenerazionale nel centro di Torino per anziani autosufficienti = Inclusive residential accommodation. An intergenerational cohousing project in the centre of Turin for self-sufficient elderly people.
Rel. Davide Rolfo, Francesca Thiebat, Elena Piera Montacchini. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2020
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L’intento di questo lavoro di tesi è quello di proporre una soluzione residenziale per anziani autosufficienti, che si possa sostituire all’idea convenzionale di casa di riposo. Il fenomeno di invecchiamento demografico dovuto al miglioramento delle condizioni igienico sanitarie, al progresso scientifico e al calo di nascite ha portato l’Italia ad essere il secondo Paese nel mondo con la popolazione più anziana. Questo processo non coincide tuttavia con un altrettanto veloce ed efficace incremento di servizi di supporto alle mutate esigenze di questa numerosa parte di popolazione. Spesso gli anziani invecchiano in solitudine in case vuote e sovradimensionate per poi essere trasferiti in strutture sanitarie assistenziali in caso di notevole perdita di autonomia. La proposta progettuale oggetto di questo lavoro di tesi prevede la realizzazione di un complesso di cohousing intergenerazionale in cui convivono anziani e mamme single con figli. Il processo di definizione della tipologia residenziale ha seguito diverse fasi. Il punto di partenza è stato lo studio delle diverse tipologie di residenze per anziani maggiormente diffuse sul territorio italiano e delle alternative proposte dai casi europei. Questo studio è avvenuto tramite la lettura delle normative in materia di residenza assistenziale in Italia e l’analisi di diversi casi studio riconducibili a diverse tipologie di residenze per anziani. Dopo aver analizzato l’esistente, è stato necessario indagare le esigenze degli anziani del ventunesimo secolo come punto di partenza per poter decidere quali spazi includere necessariamente nel progetto, in quale misura, quali dovessero i rapporti tra gli spazi e quali gli utenti. Per questa ragione è stato progettato e somministrato un questionario diffuso tramite social network agli over sessanta italiani. Non potendo essere rappresentativo dell’intera popolazione, sono stati abbinati a questo studio i risultati ottenuti dalle indagini dell’ISTAT e dell’ente di sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità, Passi d’Argento. Le riflessioni scaturite da queste analisi hanno portato alla scelta del modello di cohousing, in grado di offrire agli anziani un’unità abitativa privata e spazi collettivi in cui poter coltivare le proprie passioni e socializzare. Nonostante la presenza di cucina e sala da pranzo comuni, le unità abitative prevedono l’inserimento di un angolo cottura in modo da rendere facilmente possibile un eventuale isolamento per motivi di salute, come potrebbe essere la positività ad un virus come il SARS-CoV-2. Il progetto prevede la convivenza di anziani e mamme single per permettere uno scambio intergenerazionale continuo tra i residenti. La posizione centrale inoltre permette l’inserimento degli anziani nella vita della città, non solo grazie alla vicinanza di qualsiasi tipo di servizio di primaria importanza, ma anche dei numerosi poli culturali. Per inserirsi al meglio in questo contesto, il complesso comprende alcuni spazi aperti al quartiere in modo da rendere gli anziani residenti parte integrante della comunità. La corte, simbolo dell’edilizia residenziale torinese, in questo caso si apre al quartiere per renderlo parte integrante della vita degli anziani residenti e per escludere il senso di solitudine dalle loro vite. |
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Relatori: | Davide Rolfo, Francesca Thiebat, Elena Piera Montacchini |
Anno accademico: | 2020/21 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 146 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA |
Ente in cotutela: | UNIVERSITE CATHOLIQUE DE LOUVAIN - ECOLE POLYTECHNIQUE (BELGIO) |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/16522 |
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