Ripensare le città dopo la pandemia in chiave sostenibile = Rethinking cities after the pandemic in a sustainable way

È da quasi un anno ormai che cerchiamo di fronteggiare la pandemia di Covid-19 e la crisi sanitaria, economica e sociale ad essa annessa; non si sa ancora quanto tempo ci vorrà per uscire da questa situazione, 1/2 anni forse anche 3, purtroppo non si hanno dati certi; ma anche altre nuove e sconosciute pandemie potrebbero presentarsi in futuro legate a fattori quali il cambiamento climatico e la crisi ambientale, oggetto di dibattito già da diverso tempo. La pandemia da Covid-19 ha costretto le città a adottare misure di emergenza rapide e circostanziali, per consentire il distanziamento sociale ed evitare quindi il diffondersi del virus; ciò ha sollecitato un ampio dibattito sulla necessità di ripensare ad un nuovo modello di città post-pandemia, basta infatti inserire su Google delle parole-chiave come architecture e Covid-19 che in 0,62 secondi escono all’incirca 5.800.000.000 risultati relativi a ciò. A partire da un excursus sulle varie malattie che si sono succedute nel corso della storia, ho deciso quindi di analizzare nella prima parte della mia tesi, gli impatti che il Covid-19 ha avuto (e ha tutt’ora) sulle nostre città, per poi fare delle riflessioni sulle sfide, prospettive e opportunità che questa pandemia può offrire per il futuro del nostro abitare. Il cambiamento dei nostri stili di vita e le forti limitazioni negli spostamenti imposte durante il lockdown, hanno modificato il sistema dei trasporti; ho infatti condotto un’analisi sugli gli impatti che il Covid-19 ha avuto sulla mobilità, per poi fare delle considerazioni sulla necessità di ripensare un nuovo modello di mobilità urbana e proporre delle soluzioni operative da tenere in considerazione per il futuro delle nostre città. La pandemia ha anche messo in evidenza il ruolo centrale del verde urbano all’interno delle città, soprattutto in momenti di necessità come questi; perciò ho affrontato la questione relativa all'importanza che la pianificazione, la progettazione e la gestione del verde hanno all’interno delle città, per il benessere e la salute dei cittadini. Infine, nell’ultima parte della tesi, alla luce di quanto detto precedentemente, ho fatto alcune considerazioni su un ciclo di osservazioni che ho condotto qui a Torino, relativo alla sistemazione della viabilità e all’utilizzo da parte dei cittadini dei parchi e dei giardini di Torino.