Elena Galvano
Ricostruzione delle forzanti meteo da sensori remoti dell'evento alluvionale del 19-24/10/2019 in Piemonte = Reconstruction of the weather forcings from remote sensors of the flood event of 19-24 / 10/2019 in Piedmont.
Rel. Pierluigi Claps, Paola Mazzoglio. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Per L'Ambiente E Il Territorio, 2020
|
PDF (Tesi_di_laurea)
- Tesi
Licenza: Creative Commons Attribution Non-commercial No Derivatives. Download (2MB) | Preview |
Abstract: |
Le intense precipitazioni di natura convettiva che, negli ultimi anni, hanno colpito duramente il territorio nazionale, hanno fatto emergere l’importanza delle attività di previsione e prevenzione del rischio idrogeologico, più di quanto questa fosse riconosciuta in passato. In questo lavoro di tesi, si è scelto di esaminare i vantaggi derivanti dall'introduzione di nuovi strumenti di remote-sensing e di nuove metodologie di elaborazione dati, a supporto delle attività di previsione. Il radar meteorologico, al giorno d’oggi, ha assunto un ruolo principale nel monitoraggio e nel nowcasting dei fenomeni precipitativi infatti, tale strumento viene giornalmente impiegato nelle attività svolte dai Centri Funzionali del Dipartimento di Protezione Civile. L’elaborazione del dato di riflettività avviene generalmente mediante l'applicazione di una legge empirica Z-R a parametri fissi (Marshall&Palmer, 1948) che, se da una parte permette la stima della precipitazione mediante un discreto onere computazionale, dall’altra è soggetta ad un errore, derivante dall’impiego di parametri caratteristici costanti e non tarati sui territori d’interesse, che comporta una forte sovrastima dei valori di pioggia. Per far fronte a tale criticità si è dunque deciso di valutare l'introduzione di approccio di stima “adattativo”. Tale metodologia, identificata nel metodo ATS (2015), è stata applicata ad un caso studio, in particolare: gli eventi alluvionali avvenuti nel Basso Alessandrino nell’ottobre 2019. Una volta validati i risultati, è stata messa a punto una procedura che, sulla base dei parametri puntuali di output forniti dalla metodologia adottata, permetta di ottenere, con buoni risultati, la stima della distribuzione della precipitazione. Inoltre, si è valutata l’introduzione nei processi previsionali di un ulteriore fattore, identificato nelle fulminazioni. Tale informazione viene monitorata quotidianamente dalla rete di rilevamento Lampinet dell’Aeronautica Militare Italiana, non viene ancora sfruttata nei modelli previsionali. I risultati ottenuti dall'analisi della correlazione piogge-fulminazioni, sulla base dei dati relativi al caso studio, possono essere considerati soddisfacenti, in quanto: l'osservazione delle scariche elettriche fornisce informazioni, con un breve anticipo, relativamente all’intensità e la posizione dei nuclei convettivi. Il rilevamento dei processi di elettrificazione delle nubi, così come l'osservazione del dato di riflettività delle idrometeore, non genera una misura diretta dell’altezza di pioggia, ma grazie al monitoraggio di questi, è possibile ottenerne una stima. Si è quindi identificata una metodologia che permetta di ottenere una stima dei valori di precipitazione attesi, partendo dall’analisi delle fulminazioni, avvenute in un intervallo temporale precedente. La stima prodotta non risulta esente da errori, che nella maggior parte dei casi risultano di sottostima, ma i prodotti da questa generati sono comunque utili, in quanto forniscono una valutazione dell’intensità di pioggia mediante un ulteriore strumento osservativo rispetto quelli attualmente utilizzati (radar, pluviometri). È dunque possibile supporre un'utilità nell'integrazione dei dati relativi alle scariche elettriche nei processi di fusione dei dati, a supporto della formulazione di previsioni a breve e brevissimo termine di precipitazioni estreme, a carattere convettivo. |
---|---|
Relatori: | Pierluigi Claps, Paola Mazzoglio |
Anno accademico: | 2020/21 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 131 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Ingegneria Per L'Ambiente E Il Territorio |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-35 - INGEGNERIA PER L'AMBIENTE E IL TERRITORIO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/16254 |
Modifica (riservato agli operatori) |