Analisi della decisione di Integrazione Verticale: rassegna critica della letteratura e applicazione al caso Bacardi = Analysis of Vertical Integration decision: critical literature review and application to the Bacardi case

Il lavoro di tesi ha come obiettivo di analizzare la decisione di Integrazione Verticale e il contesto in cui risulta più opportuno internalizzare una transazione piuttosto che rivolgersi ripetutamente al mercato, mediante contratti puntuali definiti anche “spot”. Si studieranno le transazioni per l’acquisto di sottocomponenti che avvengono tra cliente e fornitori e che portano con sé il consolidarsi di un rapporto formalizzato da contratti, con costi di negoziazione e transazione. Il contratto di fornitura, per quanto frequente, presenta delle naturali incompletezze che gli economisti hanno valutato attentamente in modo da ricercarne soluzioni adeguate. A seguito di diverse teorie, elaborate di seguito a livello teorico ed empirico, la letteratura economica conviene che la natura incompleta dei contratti può essere risolta con la stesura di contratti a lungo termine o con l’integrazione verticale (IV). Il mio elaborato sarà strutturato in tre principali sezioni: una prima parte espone le teorie principali relativamente all’argomento trattato e nella seconda parte si analizzerà quanto della teoria economica trova riscontro negli studi empirici. Si è introdotto, inoltre, il caso studio di due imprese appartenenti al mercato delle bevande e più in particolare coinvolte nel segmento dei “ready to drink”; si sono analizzate prima le strutture proprietarie e poi il legame tra loro. Nell’ultima parte si è applicata la teoria per l’interpretazione del caso presentato, in termini di contratto utilizzato, tipologia di relazione verticale e le conseguenze degli investimenti specifici. L’analisi farà riferimento a due teorie, la “Teoria dei Costi di Transazione” elaborata da Oliver Eaton Williamson e la “Teoria dei Diritti di Proprietà” di Stanford J. Grossman e Oliver D. Hart che hanno avuto origine a partire da uno dei capisaldi della letteratura economica, l’articolo intitolato “The Nature of the Firm” di Ronald Coase del 1937. A questi studi si aggiunge il contributo fondamentale apportato dal modello di Fudenberg e riproposto dal testo “Industrial organization: a strategic approach” di Church and Ware, per l’analisi della minaccia di “hold-up” e appropriazione delle quasi rendita. L’elaborato analizzerà la relazione verticale tra Bacardi, i suoi fornitori e l’azienda copacker. Il brand, infatti, utilizza per l’imbottigliamento di alcuni dei suoi prodotti un’azienda belga di co-packaging. Si avvale di un servizio operativo esterno all’azienda, per fronteggiare la domanda dei “ready to drink” (preparati a basso tenore alcolico) per aumentare la competitività, la differenziazione del prodotto finale e raggiungere economie di scala. Attraverso la rielaborazione delle principali teorie economiche e con la presentazione del nuovo caso, si è voluta attirare l’attenzione sulle transazioni relative ad una particolare categoria di fornitori, i contract copacker. Si è concluso che ogni azienda si caratterizza per le proprie interazioni verticali ma a seconda del segmento commerciale scelto, fattori più complessi possono influenzare il rapporto col suo fornitore. La presenza di investimenti specifici, tuttavia, e le conseguenze che questi generano rimane sempre verificata.