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Chieri sulla Via della Seta. Restauro e valorizzazione di Villa Moglia = Chieri on the Silk Road. Restoration and enhancement of Villa Moglia

Michela Chierico, Ilaria Vaglino

Chieri sulla Via della Seta. Restauro e valorizzazione di Villa Moglia = Chieri on the Silk Road. Restoration and enhancement of Villa Moglia.

Rel. Maria Adriana Giusti, Marco Ferrari. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio, 2020

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Abstract:

Chieri, situata nella prima cintura di Torino, è ricca di storia, cultura e architettura. La cittadina piemontese è diventa presto residenza di numerose famiglie d’impresa, legate soprattutto al mondo tessile, queste hanno portato avanti attività produttive arricchendola e rendendola famosa per alcune sue lavorazioni legate al mondo dei filati. Già dal Medioevo fu punta di diamante della produzione tessile per la lavorazione di un prodotto particolare, il fustagno, un tessuto di cotone misto al lino che ebbe molta rilevanza sull’ economia della città, che proseguì la sua storia con la lavorazione di altri filati quali lana, canapa e seta. Non lontano dal centro città, sulle colline chieresi, sorge un esempio unico della produzione serica, Villa Moglia. La Moglia, costruita all’inizio del Seicento per volontà della famiglia Turinetti con la funzione di residenza e opificio per la produzione della seta si propone come un esempio di unicità, come il solo luogo di realizzazione dell’intera filiera di produzione serica in una realtà territoriale dedita prevalentemente alla manifattura cotoniera. La Villa, ad oggi, si presenta in stato di completo abbandono, ha perso la sua maestosità, abbandonata alle intemperie e alla vegetazione infestante. Lo stato in cui riversa l’intero complesso non onora la memoria di un luogo di rilevante importanza storica per la città. Fin dai primi decenni del Novecento Villa Moglia è stata protagonista di studi di letterati e storici interessati all’ architettura delle Ville collinari e alla particolare storia di questa proprietà; il caso è inoltre stato oggetto, negli ultimi quarant'anni, di svariati studi, progetti e tesi di laurea. Lo studio di questo complesso ha portato ad una proposta nuova, il restauro e il recupero del fabbricato in ambito architettonico e, non meno importante, la valorizzazione del luogo attraverso la rievocazione di una memoria passata che ormai sembrava andata dissolta. Viene offerto quindi uno spunto per rivitalizzare la fabbrica con nuove funzioni che possano ospitare un pubblico eterogeneo e che dia sfogo non solo alla cultura e alla ricettività del luogo ma che abbia radici ben salde in progetti già avviati di tipo sociale ed educativo per avere basi solide e continuative delle attività.

Relatori: Maria Adriana Giusti, Marco Ferrari
Anno accademico: 2020/21
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 291
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/15548
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