Francesco Di Naro
Modellazione idraulica bidimensionale dell’asta fluviale del PO nel torinese tenendo conto dei contributi degli affluenti in sinistra. = Two-dimensional hydraulic modeling of the river auction of the PO in the Turin area taking into account the contributions of the tributaries on the left.
Rel. Carlo Vincenzo Camporeale. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Civile, 2020
|
PDF (Tesi_di_laurea)
- Tesi
Licenza: Creative Commons Attribution Non-commercial No Derivatives. Download (31MB) | Preview |
Abstract: |
Nel presente elaborato si è trattata la modellazione idraulica unidimensionale e bidimensionale tramite i software Geo Hec Ras e Delft3D dell’asta fluviale del Po con sezione di monte coincidente con la stazione idrometrica “Carignano” (ARPA Piemonte) e sezione di valle coincidente con la strada Provinciale 500 (SP500) dopo il comune Settimo Torinese (TO). Il modello contiene circa quaranta chilometri di asta fluviale. Il tratto studiato è uno dei tratti “fragili” del territorio Piemontese, infatti spesso entra in crisi durante gli eventi alluvionali. Il motivo principale è quello di avere degli affluenti che danno un apporto significativo in termini di portata al Po, inoltre quest’ultimo presenta delle opere idrauliche lungo il suo corso e molti attraversamenti con pile in alveo, le quali vanno ad ostruire, anche a causa di eventuale materiale flottante trasportato dalla corrente, il normale passaggio dell’acqua durante gli eventi di piena. Non meno importante è lo sviluppo antropico che ha portato la costruzione di nuove infrastrutture, spesso a contenere le acque del fiume Po, degli esempi sono i Murazzi di Torino e l’argine nel Comune di San Mauro Torinese posto in destra orografica e fiancheggiato dalla galleria della Strada Provinciale 590. L’idea è stata quella di creare una modellazione bidimensionale in cui si sono tenuti in considerazione anche gli affluenti in sinistra orografica e si è voluto valutare l’influenza che questi hanno in termini di propagazione dell’onda di piena nel Po e relative conseguenze. E’ ben noto che gli effetti di propagazione dell’onda nel Po dipendono anche dalle onde di piena provenienti dagli affluenti, basta pensare che la portata riferita al tempo di ritorno vent’anni nella stazione di Carignano è di 1600 m3/s, mentre il solo torrente Stura di Lanzo presenta allo stesso tempo di ritorno 1240 m3/s nella stazione Torino. Nel presente lavoro, come già detto, si è realizzata una modellazione bidimensionale tarata sull’evento alluvionale dell’Ottobre 2000, il quale è stato uno dei più gravosi degli ultimi anni e del quale si hanno a disposizione molte osservazioni post-processing principalmente fornite da ARPA Piemonte e Autorità di bacino distrettuale del fiume Po (ADBPo). Dopo la taratura del modello si è valutata la propagazione dell’onda di piena nel fiume Po per tempi di ritorno 20,200 e 500 e sono state effettuate delle simulazioni considerando gli idrogrammi degli affluenti inizialmente in fase (condizione più gravosa) e successivamente non in fase (condizioni meno gravose) da queste si sono valutate le aree allagate e le differenze di queste aree allagate in funzione del tempo di arrivo dei picchi di piena degli affluenti alla confluenza del Po. In conclusione si è pensato a delle soluzioni di prima approssimazione da poter effettuare per limitare i danni e per ridurre il rischio di esondazioni soprattutto nei centri urbani dove si generano più disagi, spesso con conseguenze catastrofiche. |
---|---|
Relatori: | Carlo Vincenzo Camporeale |
Anno accademico: | 2019/20 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 119 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Ingegneria Civile |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-23 - INGEGNERIA CIVILE |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/15212 |
Modifica (riservato agli operatori) |