Valeria Belfiore, Rebecca Brao
Modulare un Megaevento. Una torre per Milano 2026 = Modulating a Megavent. A tower for Milan 2026.
Rel. Manfredo Nicolis Di Robilant, Alessandro Armando. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2020
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- Tesi
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Abstract: |
Nella fantasia collettiva, le Olimpiadi sono da sempre state un’occasione di rilancio dell’immagine della città che le ha ospitate. Con la candidatura e la successiva vittoria di Milano-Cortina per le Olimpiadi Invernali del 2026, la città avrà modo di sfruttare l’occasione per poter mettersi in risalto e alimentare quel continuo impulso di trasformazione che l’avvolge da quasi un decennio. Il nostro lavoro di tesi, suddiviso in tre parti, cerca di dare una forma a questo sogno olimpico, attraverso la proposta di un’ipotesi progettuale per il futuro Villaggio Olimpico, situato a Milano. La prima parte del nostro studio si sviluppa attraverso un’analisi dei Mega Eventi, con un’osservazione del loro rapporto con le città ospitanti e dell’eredità trasmessa che ne consegue. Lo step successivo riguarda un approfondimento specifico sulle Olimpiadi e tutto ciò che ne gravita attorno. Partendo da un’analisi della manifestazione da un punto di vista urbano e cercando di comprenderne gli effetti a breve e lungo termine, abbiamo proseguito con uno studio dettagliato di quello che è il tema essenziale del nostro lavoro: il Villaggio Olimpico. Dimora dei campioni olimpici per le due settimane di gara, il villaggio è concepito anche come un modo per realizzare nuovi spazi o rigenerare quelli esistenti. Con lo studio delle forme tipologiche e funzionali dei villaggi che sono stati realizzati durante il ‘900, è nata la volontà di sfruttare la recente occasione di riuscita della candidatura, da parte di Milano, per dare un contributo, attraverso una personale visione progettuale, della grande trasformazione in atto. Conseguentemente alla scelta presa, il lavoro svolto, nella seconda parte, si è rivolto ad uno studio più approfondito della città di Milano e delle trasformazioni urbane e sociali in atto, ponendo le basi per un nuovo scenario olimpico. Milano è una delle città più dinamiche e vive del panorama europeo. Ogni anno la città ospita moltissimi eventi, anche di portata internazionale, tra cui la più importante è stata proprio l’Expo nel 2015. Pertanto, l’analisi dettagliata del funzionamento delle Olimpiadi e del contesto milanese in cui si inserisce, ci ha permesso di occuparci, nell’ultima parte, della nostra idea progettuale del Villaggio Olimpico, pensato come una megastruttura che possa favorire il processo di rigenerazione di spazi in disuso e il collegamento di due parti di città divise da tempo dalla linea ferroviaria. Il sito di progetto scelto per ospitare il Villaggio, concorde alle linee guide del bando di candidatura, è lo scalo di Porta Romana, già oggetto di grandi trasformazioni urbane anche da parte del gruppo di Ferrovie dello Stato. L’uso di un modello megastrutturale nasce dall’esigenza di contrastare lo sprawl urbano di cui Milano è stata testimone, al fine di ideare una serie di edifici, con funzioni differenti ma interconnessi tra loro. Di tutte le funzioni realizzate si è scelto di porre attenzione alle residenze degli atleti come luogo di riposo e svago, centro della vita del villaggio. Il concetto di trasformazione e di adattamento si lega alla forma dell’edificio, che svolge il ruolo di incubatore per nuove funzioni dettate dai cambiamenti della società, concetto legato al tema attuale dell’architettura anti-pandemica. |
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Relatori: | Manfredo Nicolis Di Robilant, Alessandro Armando |
Anno accademico: | 2019/20 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 275 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/15122 |
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