Lorenzo Longo
Revello : un palazzo per il Presidente del Senato : dalle fonti documentali all'anastilosi virtuale.
Rel. Claudia Bonardi. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2009
Abstract: |
**[...] un superiore anonimato regna a Revello, in cui ogni attribuzione è probabile e nessuna certa, anche quella dei celebri portali marmorei di chiese e case private, che concordementevengono attribuiti a Matteo Sanmicheli di Porlezza, ma nessuno è firmato. Così è per l'architetto della cattedrale dell 'Assunta voluta da Ludovico II nel 1490 circa, romanico-gotica con tocchi rinascimentali, alta sulla sua scalinata; così per i palazzi signoriliche conservano vestigia di passate bellezze, o in finestre, o in portoni, o in affreschi di facciate, risalenti a quando la piccolacorte saluzzese prese a trasferirsi nel nuovo palazzo di Revello durante la stagione estiva. E fu l'età splendida di Revello, quando la sua rocca minacciosa rafforzata ancora da un rivellino isolato su di uno spuntone di roccia e detto dì Bramafame, seguito da tutto un sistema di fortificazioni che scendeva fino al borgo ad abbracciarlo protettore contro ogni insidia, si era trasformato in ideale deposito per merci di ogni tipo e d'ogni provenienza, destinate ad essere scambiate con il sale di provenza passante per il famoso traforo della Traversetta. La dogana ivi installata rendeva a meraviglia [...]". Prendendo l'avvio da alcune testimonianze orali, di cui ho avuto occasionalmente notizia, ho condotto una ricerca sulle fonti documentarie comunali, statali e di Corte, attraverso le quali ho formulato una storia, in parte congetturale, di un edificio, che è stato "temporibus illis" la dimora, di un giudice saluzzese, nominato Presidente del Senato di Torino , appartenente all'entourage ducale nel XVII secolo. Grazie a questa nomina edagli eventi politico-militari che persistevano in Piemonte nella prima metà del Seicento, il duca può avervi soggiornato. Non è annoverato come monumento di Revello, trattasi di unpalazzo privato, situato nel centro storico a ridosso delle propaggini del Monte Bracco, manufatto architettonico comparso indicativamente intorno al finire del XIV e rimodellato air occorrenza fino oltre il XVIII secolo. In particolare, agli inizi del XVII secolo, periodo di massimo splendore sia dell'edificio in questione che di Revello, esso sarà oggetto di una serie d'adattamenti che ne cambieranno l'aspetto, arricchendolo dal punto di vista architettonico e degli apparati decorativi. Questoaspetto gli permarrà immutato fino ai giorni nostri. Attraverso tale impegnativa ricerca, pur nel riscontro di vuoti e lacune in sedi diverse . dovuti alle cause più varie, ho portato alla luce una serie di documenti manoscritti (lettere, missive e patenti ducali ed una serie di Ordinati della Comunità di Revello che, coinvolta, ne ha serbato memoria), letterari (in particolare un'opera scritta a metà del XVII secolo da un giureconsulto milanese) e grafici (vedute della città e dell'edificio in oggetto, di un ciclo pittorico ad affresco e da un lacerto di affresco rinvenuto nell'edificio in questione), "[...] parti essenziali del mosaico che mi ero proposto di ricomporre [...]". Oltre ai documenti cartacei, per comprenderne appieno la sua storia, ho dovuto esaminare le vicende politiche che hanno interessato il territorio e che quindi ne hanno legittimato la costruzione, ed i riscontri ottenuti nei diversi interventi di restauro che il palazzo ha subito nel corso dell'ultimo ventennio **[...] l'opera non è un sistema chiuso, indipendente, ma il prodotto di un rapporto intrecciato con l'ordine politico, l'ambiente fisico, le esigenze pratiche e il gusto della comunità locale [...]". Da una parte le testimonianze offerte dai documenti sono state utili per illuminare l'opera nel suo contesto, dall'altra l'opera è diventata essa stessa una fonte di informazione per comprendere il passato. L'edificio è stato considerato, a tutti gli effetti, un documento storico, che come tutti i documenti ha avuto necessità di tecniche adeguate di lettura. Esso non è stato osservato come un prodotto finito, ma come un sistema aperto di relazioni stratificate. L'edificio è il prodotto di un cantiere, e l'apertura di esso ha molto probabilmente innescato nuovi processi all'interno della società, interessando la manodopera, artisti, la committenza in prima o per interposta persona. Per questi motivi questa tesi manterrà (dove possibile) una forte vocazione interdisciplinare, dove si richiederanno le competenze dello storico, del letterato e di tutte quelle figure necessarie di volta in volta a comprendere appieno la materia trattata. In una storia millenaria come quella revellese, l'edifìcio oggetto di studio è stato inteso come un documento nel quale si è potuto leggere lo sviluppo sociale, economico, artistico e culturale che è maturato nel corso della sua storia. A prova di ciò, le teorie degli studiosi nel campo dell'architettura e dell'urbanistica in questi ultimi anni hanno dimostrato che i monumenti presenti in una città non devono essere considerati come isolati episodi estetici da salvaguardare e da conservare, estrapolandoli dall'unicità del contesto. Al contrario il monumento, leggasi "[...] opera d'arte, non può essere apprezzato appieno, ne correttamente fruito a meno di non conoscere e ricostruirne le complesse e delicate vicende interne ed esterne, le funzioni specifiche cui lo deputava ali 'atto della sua concezione e quelle alle quali si intese successivamente adattarlo, il contesto urbanistico, ma anche in senso lato, quello socioculturale nel quale esso doveva sorgere e rispetto al quale era stato pensato e generato [...]" Quanto, sopra enunciato, sarà il principio guida. |
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Relatori: | Claudia Bonardi |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Soggetti: | A Architettura > AJ Edifici e attrezzature per l'amministrazione, il commercio e la difesa |
Corso di laurea: | Corso di laurea in Architettura |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1461 |
Capitoli: | 1 Introduzione V 2 Vicende storiche che interessarono Revello 12 in rapporto con la fabbrica 2.1 All'epoca del Marchesato di Saluzzo 15 2.2 Durante la seconda occupazione francese 18 2.3 Dal Trattato di Lione 20 2.4 Politiche di infeudamento di Carlo Emanuele I 21 2.4.1 Famiglia Piscina 24 3 Dalle fonti iconografiche a quelle documentane per un riscontro 3.1 Dal trattato del Horologi: Revello 27 3.2 Forte di Revello battuto dal esercito del Ser.mo Duca di Savoia 30 3.3 Dal Theatrum Sabaudiae: Revellum 33 3.4 Dal Catasto Urbano del 1700 37 3.5 Da una gouache del tardo XIX secolo 39 3.6 Dalla fotografia alla cartolina postale 40 4 Analisi storica della costruzione e cronolo- 47 già degli interventi 4.1 L'edificio a vela: impianto originario 50 4.2 Una prima sopraelevazione 61 4.3 II palazzo tardo rinascimentale e l'altana 63 4.4 L'edificio seicentesco 66 4.4.1 Proporzioni della facciata a logge 69 5 D'oro, d'azzurro e d'argento: l'araldica del 77 Presidente Piscina 5.1 Concessione dell'arma gentilizia 79 5.2 Nomina a Presidente del Senato di Torino 81 5.3 Alli 15 7bris 1623 82 5.4 II blasone e l'impresa Consilio et Celeritate 83 6 Un mercenario svizzero a Revello. Una lettura ermeneutica dell'affresco 90 6.1 II distinguo dei colori della livrea 92 6.2 Studio oplologico delle armi bianche 94 6.3 Un'ipotesi di collocazione 100 7 Sotto antichi cieli 104 7.1 Impianto decorativo delle volte affrescate 108 7.2 Confronti con l'opera letteraria Emblemata 112 7.3 La stagione pittorica del tardo manierismo 115 8 Pittura muta e pittura parlante dell'emblema 121 8.1 Concordia Insvperabilis 124 8.2 Aminimis qvuoqve Tminedvm 128 8.3 Obdvrandvm Adversvs Vrgentia 132 8.4 Vnvm Nihil, Dvos Plvrimvm Posse 136 9 L'apparato decorativo a stucco seicentesco 142 9.1 II medaglione sulla volta seicentesa 143 9.2 II camino monumentale 144 9.2.1 Questioni di pretesa nella datazione 149 10 Conclusioni 153
Appendice 1: Un Rolabasso come terminus 157post quem per la datazione del pozzoALI Ritrovati dalla sorbonatura , 159 A1.2 Inventario dei pezzi numismatici 163 Appendice 2: Andrea Alciati 167 A2.1 Opere 168 Appendice 3: Modellazione virtuale in 3D 171con Bryce® 6.1 A3.1 Procedura 173 Bibliografia 178 1 Fonti inedite 178 l.A Fondi archivistici 178 l.B Manoscritti 180 2 Fonti edite 180 3 Fonti iconografiche e mappe 192 4 Dizionari ed enciclopedie 192 5 Fonti online 193 |
Bibliografia: | 1. FONTI INEDITE 1A. FONDI ARCHIVISTICI ARCHIVIO DI STATO DI TORINO: -SEZIONI RIUNITE: -Camerale, Art. 737, Consegnamenti, Revello, registro n. 197, f.294(347). -SEZIONE CORTE: -Paesi, Saluzzo marchesato, cat.8, mazzo 1, p. 211. Informazioni, ed altre Scritture riguardanti il forame, osii apertura progettatasi per parte del Marchese Ludovico di Saluzzo nella montagna di Visolo dividente il Delfinato dal Marchesato di Saluzzo, per abbreviare la strada, che da Grenoble, ed altre terre del Delfinato si va nel detto Marchesato 1475. -Scritture riguardanti il Marchesato di Saluzzo, cat. 8, Fascicolo 3.4, mazzo 1, p.317. lnfeudozione delle Comunità di Oncino e Crissolo dal Marchese Manfredo di Saluzzo, giurisdizioni, e pertinenze a Gugliemo di Barge con condizione, che avendo figlj dovesse goderli in communione colli med -Scritture della Città, e Provincia di Susa, Fascicolo 3, mazzo 1, p. 2. Copia di Diploma fatta dal Marchese Olderico, o sia Manfredo concesso a Adelaide figlivola del Marchese, per quale concede, e conferma a favore de' medema tutti li Beni spettantigli tanto per Successione ed acquisti, che quelli, che acquisteranno, e specialmente il Castello di Susa, Casa in Torino, e tutto quello, che possedono in detti Territori], 3aparte D'Avigliana, Matingo, e Pulcherada, Sambu , Virle, Musinasco, Vigone, 3.a parte di Revello, Cercenasco, Macello, Barge, e Villanova, Caramagna, 3aparte di Romano, Piozzo, Magliano, Farigliano, Somano, metta di Cinaglio, Casa in Asti, con sue pertinenze, Miradolo, 3a parte di S. Steff ano, Cossano, Fawia, Rocca, Palanto, Castana, Montaurello, metta di Benevello, Cerretto, Arquello, Leviée, et Albaretto, Roetta, Bosia, Garezzio, e la metta di Carignano, e Generalmente di tutto quello che detto suo padre teneva. -Carte Topografiche e Disegni, Carte Topografiche Segrete, BorgognoB5 Nero, Carta del Borgogno. Piemonte. Mazzo 1. -Materie Giuridiche, Materie Giuridiche per Categorie, Senato di Giuramento del Sig. Piscina per la Carica di P.o Preside del Senato di Piemonte. 15 di 7.bris 1623. 1623. -Varia, 528. AA.W, Registro delle insegne ed armi gentilizie presentate dà particolari di questa Città...in virtù dell'ordine pubblicato da S.A.S. li 4-12-1613. ARCHIVIO DI STATO DI VENEZIA. -Venezia, Archivio di Stato, Secreta Archivi Propri, Roma (ovvero Archivio Proprio, Roma), reg. 14, ce. 144 v.: dispacci ai Capi del Consiglio dei Dieci, 4 ottobre 1555 - 29 gennaio 1558. ARCHIVIO STORICO DEL COMUNE DI CARMAGNOLA. -Patente gentilizia accordata alla casa dei Piscina (cioè a Giovanni Giacomo Piscina) in grande pergamena miniata di Carlo Emanuele I, più firma autografa del duca, sigillo in ceralacca in bussolotto di ottone, più firme autografe dello stesso Piscina e dei notabili di casa Savoia. Categoria, serie C06- - Governo, Faldone 69, fascicolo 3. ARCHIVIO STORICO DEL COMUNE DI REVELLO. -Ordinato del Consiglio comunale di Revello, Propositari da 1666 a dì 24 luglio 1667 et a genaro 1670, voi. 42, ce. 23 r.e.v -Ordinato del Consiglio comunale di Revello, Propositari da 1666 a dì 24 luglio 1667 et a genaro 1670, voi. 42, ce. 32 v. e 34 v. -Ordinato del Consiglio comunale di Revello, Propositari da 1666 a dì 24 luglio 1667 et a genaro 1670, voi. 42, e. 35 v. -Ordinato del Consiglio comunale di Revello, Propositari da 1600 a 1630 ca., Scritture ed atti di lite della Comunità di Revello, cat. 1,9 - Liti e vertenze, m. 146. -Documenti compresi tra il 1450 ed il 1500 ca., cat. V,4 - Catasto, 1465-1472 - Registro catastale relativo a residenti in Revello ed ai possessi; m. 258. -Ordinato del Consiglio comunale di Revello, Propositari da 1300 a 1400 ca., cat. VI - Governo, Leggi, decreti, circolari, m. 260. -Ordinato dei Consiglio comunale di Revello, Propositari da 1730 a 1735 ca., Scritture ed atti della Comunità di Revello, cat. V,4 - Catasto, circolari, m. 789. -Ordinato del Consiglio comunale di Revello, Propositari da 1750 a 1800 ca., Scritture edotti della Comunità di Revello, cat. X,10 - Edilizia, m. 849. ARCHIVIO DELLA CURIA VESCOVILE DI SALUZZO. -Confraternita del Gonfalone, voli, non numerati (libro dei conti della Compagnia, recante l'indicazione "Restaurato a cura del... Giuseppe Castellazzo 1930"). -Parcelle '600, armadio 39, mazzo 6, fase. 4, 1612-1644. ARCHIVIO MUSEO CIVICO CASA CAVASSA, SALUZZO. -Fondo Bressy, fascicolo Revello. ARCHIVIO FOTOGRAFICO GAM: -Fondo Castelli, Casseforti, Torri, Cinte ecc., Ville, Giardini, Case, Strade, Ponti, Borgo Medioevale; Gabinio, ARCHIVIO FOTOGRAFICO MARIO TEVINO DI REVELLO. 1B. MANOSCRITTI F.A. DELLA CHIESA, Discorsi sopra le famiglie nobili del Piemonte, Archivio di Stato di Torino, Camerale, art. 1082, mazzo 1. Gli Hercoli domatori de 'Mostri, et Amore domatore degli Hercoli. Festa a cavallo per le Reali Nozze della Serenissima Principessa Adelaide di Savoia ed il Serenissimo Principe Ferdinando Maria Primogenito dell'Altezza Elettorale di Baviera, tavola Imprese proprie et elette dagli stessi Duchi di Savoia, Biblioteca Reale di Torino, ms., St. p. 949. Livresde blasonnerie, Biblioteca Reale di Torino, ms. Varia 153. Prove d'arme di famiglie piemontesi, Biblioteca Reale di Torino, ms. St. P. 452. Registro delle insegne ed arme gentilizie presentate in virtù dell'ordine pubblicato da S. A. Serenissima il 4 dicembre 1613, copia del XVIII sec. in appendice a FA. DELLA CHIESA, Discorsi sopra le famiglie nobili del Piemonte, Archivio di Stato di Torino, Camerale, art. 1082, mazzo 1. 2. FONTI EDITE B. ADORNI, L'architettura farnesiana a Piacenza, Parma, edizioni Battei, 1982. R ALBANESE, E. FINOCCHIARO, M. DECOLLO (a cura di), G. Vacchetta. Volontà d'arte: il gusto del particolare, Cuneo 1990. L. B. 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