Daniele La Terra
RE-IMAGINE Une vision positif depuis l'abandon à Saint-Étienne = RE-IMAGINE A positive vision since the abandonment in Saint-Étienne.
Rel. Roberta Ingaramo. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2020
|
PDF (Tesi_di_laurea)
- Tesi
Licenza: Creative Commons Attribution Non-commercial No Derivatives. Download (165MB) | Preview |
Abstract: |
La dismissione industriale ha avuto delle forti conseguenze per la città contemporanea che non si è riuscita ad adattare al cambiamento repentino degli anni Settanta. L’abbandono, la numerosa quantità di scheletri industriali "vuoti", la crisi economica e lo spopolamento delle città hanno prodotto un’immagine negativa per queste città che fanno tuttora fatica a riprendersi da questa nomea. L'obiettivo della tesi RE-IMAGINE è proprio quella di reimmaginare uno spazio dismesso o abbandonato il quale è sovente associato dalle persone ad una immagine negativa per trasformarlo in una immagine positiva. L'idea, sostenuta da storici e architetti dediti alla riconversione e rigenerazione urbana, è quella di mostrare con altri occhi questi spazi considerati insalubri e destinati a degrado fisico, ambientale, insicurezza, squatting e spaccio di droghe. Questa visione negativa viene maggiormente indirizzata agli edifici industriali abbandonati i quali, il più delle volte, sono destinati a demolizione. Talvolta appropriati temporaneamente da cittadini o da organizzazioni con progetti collettivi, essi acquisiscono caratteri originali che spingono le amministrazioni a valutare questi spazi con una prospettiva positiva. Tali affermazioni vengono supportate sia da immagini di rigenerazione urbana sia da analisi statistiche sull'aumento del numero di persone e di attrattività nelle città post-industriali in seguito a riconversioni di fabbriche dismesse. Per dimostrare questo differente modo di vedere l'abbandono è stato scelto un caso studio a Saint-Étienne, città post-industriale che ancor'oggi soffre di problemi di spopolamento e attrattività. Proposto dall'Istituto pubblico di pianificazione territoriale di Saint-Étienne (EPASE), è stato analizzato un nuovo scenario per la cosiddetta friche Bourgneuf, una delle ultime masse industriali ancora esistente nel centro città e per gli spazi ad essa annessi lungo il viadotto ferroviario del quartiere Carnot. Il progetto, di più ampia analisi, vuole creare un percorso di passaggio e collegamento tra un quartiere prettamente residenziale e un quartiere definito creativo. Partendo dall'edificio abbandonato, chiaro elemento di barriera e divisione tra i quartieri, si è voluta ridare maggiore permeabilità e attrattività ad un'area densificata a ridosso del viadotto. |
---|---|
Relatori: | Roberta Ingaramo |
Anno accademico: | 2019/20 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 327 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA |
Ente in cotutela: | Ecole d'Architecture de Saint-Etienne (FRANCIA) |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/14126 |
Modifica (riservato agli operatori) |