Lo spopolamento e il caso di Craco. Linee guida per il recupero di un paese fantasma = The depopulation and the Craco case. Guidelines for the restoration of a ghost town

Il presente elaborato si sviluppa intorno a cinque tematiche cardine; la prima parte è mirata all’analisi dettagliata del fenomeno dello spopolamento e dopo un excursus relativo alla nascita e al declino dei borghi, discutendo su quali siano gli effettivi motivi che hanno incrementato questa tendenza. Successivamente sono stati analizzati nel dettaglio tutti i numeri relativi ad esso, mediante la consultazione di dati ISTAT. Diversi sono gli enti che nel corso del tempo si sono interessati al problema; il loro contributo conferisce una visione completa del problema, indagando inizialmente sulla situazione, fino ad occuparsi in modo più dettagliato dei paesi a rischio, analizzando le possibili cause di abbandono. In seguito, si è cercato di ipotizzare eventuali metodi di risoluzione, studiando in primis le teorie di studiosi del settore, come quelle di Richard Florida, e prendendo in considerazione le più recenti fonti legislative inerenti all’argomento, come La legge salva borghi della Gazzetta Ufficiale del 2 Novembre 2017, secondariamente sono stati analizzati tutti gli esempi di riattivazione avvenuti nella penisola. La seconda parte della tesi si è concentrata prettamente su una tra le regioni maggiormente coinvolte dal fenomeno, la Basilicata. Data la natura morfologica, infatti, un grave problema è quello rappresentato dalle infrastrutture e i collegamenti tra i vari comuni, che risultano del tutto inefficienti e obsoleti. Fattore altamente critico è rappresentato dalla demografia della regione, ogni anno sempre più calante. È stato analizzato come, in un ventennio, tutti i comuni, fatta eccezione per i due capoluoghi di provincia, siano stati colpiti dal disagio insediativo. Attenzione poi è stata rivolta ai borghi che risultano oggi disabitati, uno di questi è Craco Vecchio, protagonista della terza parte della tesi. Il borgo, considerato la ghost town italiana per antonomasia, è abbandonato dal 1963 a causa di una frana che ha arrecato irreversibili danni al contesto urbano, causando una lenta e progressiva scia migratoria della sua popolazione. Il lavoro qui svolto comprende un’analisi della storia di Craco, partendo dalle sue origini fino al giorno dell’abbandono. Mediante i mezzi forniti dal gruppo Craco Ricerche, è stato possibile effettuare studi approfonditi sulle cause dell’evento franoso e dell’abbandono che ne è conseguito, partendo da un punto di vista generico, per arrivare ad uno studio minuzioso della geomorfologia caratterizzante il territorio. Nell’ultima parte dell’elaborato vi è un'analisi approfondita di quello che è tutto il patrimonio edilizio del territorio crachese; tale analisi ha lo scopo di redigere un manuale delle buone pratiche, costituito da spunti e suggerimenti progettuali da applicare per un eventuale recupero del borgo. Tale recupero ha il dovere di rispettare la memoria e la storia del paese, elementi che hanno caratterizzato l'anima di Craco. Il manuale vuole essere una guida agli interventi, da seguire in eventuali laboratori organizzati da università e/o enti specializzati nel settore, workshop e altro. In modo tale da trasformare il vecchio centro abitato di Craco in un vero e proprio laboratorio a cielo aperto.