EREDITA'. Progetto per la valorizzazione degli insediamenti del vallone di Graines, in Valle d'Aosta. = HERITAGE. Project for the development of the settlements of the Graines valley, in Valle d'Aosta.

Questa tesi si pone l’obiettivo di valorizzare il territorio alpino attraverso una ricerca che legga a tutto tondo la condizione architettonica in alta montagna della Valle d’Aosta. L’introduzione è un commento critico della situazione attuale dal quale si passa alla riscoperta di una tradizione agricola che ha strutturato tutti gli insediamenti in quota e la composizione dell’edilizia tradizionale. Comprendere quindi quegli equilibri che hanno creato le popolazioni indigene con i propri luoghi, conoscere il genius loci in modo da rispettarlo attraverso scelte dimensionali, materiche, tecnologiche e di orientamento che saranno alla base per una corretta progettazione di un paesaggio frutto del connubio tra il naturale e un artificiale accorto e rispettoso. Un tuffo quindi nel territorio del vallone di Graines nello specifico, analizzando edifici che simbolicamente inquadrino la tradizione architettonica modellata nel tempo, legata ai propri luoghi e sostenibile. Un viaggio commentato e disegnato che parte dal basso salendo sempre più di quota, capace di inquadrare quelle relazioni che si sono instaurate nel territorio per poi approfondirne le tecnologie nel dettaglio. Tenendo conto quindi di questa ricerca locale, selezionare alcune architetture rurali capaci di trovare soluzioni abili nel rapportarsi con la dimensione alpina dalle quali trarre spunto. Architetture che si adeguano alle preesistenze locali completandole per restituire un colpo d’occhio di insieme integro ma che non nascondino la propria essenza moderna, contemporanea. Il percorso di ricerca sfocia nella riqualificazione dell’alpeggio di Chancarlex, che attraverso la diversificazione degli insediamenti interni è capace di garantire un’esperienza completa: il "mayen" (piccolo villaggio d’alpe) nel quale insediare nuove funzioni e la "montagna" (stalla di grandi dimensioni) da mantenere e adeguare alle esigenze contemporanee. Essenziale prima di creare una proposta progettuale è conoscere la consistenza del luogo, riscoprendo parte della sua storia, ricreare lo stato originale, capire l’uso e le funzioni che ha avuto nel tempo. Inquadrarlo territorialmente con una lettura dei punti strategici limitrofi e valutare le potenzialità economiche che esso presenta in relazione anche alle norme urbanistiche vigenti. Rilevare lo stato di fatto minuziosamente, conoscerne la topografia e le caratteristiche fisiche degli edifici e dei ruderi da mantenere o da recuperare. Dopo aver appreso le caratteristiche del luogo e le sue potenzialità proporre una soluzione progettuale. Definire quindi le funzioni con uno studio del masterplan, che da una parte conserva l’uso agricolo con la stalla e tutte le strutture gestionali e produttive correlate, compreso un locale per la commercializzazione diretta della produzione, dall’altra aprire al turismo il "mayen" creando un servizio bar/ristorazione e degli alloggi a destinazione ricettiva. Il progetto genera dunque un dualismo, da un lato conservativo per le strutture storiche, mantenendole il più possibile intatte e dall’altro ricercando una dimensione delle costruzioni nuova ed attuale. Ogni intervento verrà proposto in modo molto leggibile attraverso materiali e soluzioni che si distacchino da quelli ancora presenti. L'obiettivo finale rimane quello di dare nuova vita all’insediamento, che lo rispetti e lo attualizzi, ricercando una sostenibilità insediativa, morfologica, funzionale, ambientale e culturale.