Andrea Di Muro
Comparative LCA of energy technologies that exploit wave motion.
Rel. Andrea Carpignano, Raffaella Gerboni, Giovanni Bracco. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Energetica E Nucleare, 2019
Abstract: |
Gli oceani offrono una fonte inesauribile di energia rinnovabile. Lo scopo di questa tesi di laurea è di studiare l'impatto ambientale che queste tecnologie rinnovabili hanno e confrontarle. La tecnologia di riferimento è il primo prototipo in scala reale di ISWEC, Inertial Sea Wave Energy Converter, un WEC di tipo Rotating Mass da 100kW sviluppato dal Politecnico di Torino e Wave for Energy. Installato nel 2015 al largo di Pantelleria, nel Mar Mediterraneo, con una vita minima stimata di 20 anni, produce 200 MWh/y, trasferiti tramite un cavo sottomarino all'isola. Lo studio ha seguito la metodologia LCA, utilizzando i database Ecoinvent e Needs per l'analisi dell'inventario, il metodo ReCiPe Midpoint (H) e il metodo CED per l'analisi dell'impatto, arrivando a definire i valori per le diverse categorie di impatto, riferito all'unità funzionale di 1 kWh. Di particolare interesse sono la Carbon Intensity di 12,2 gCO2eq / kWh e l'Energy Intensity di 220,67 kJ / kWh. Il Carbon Payback si assesta su 7 mesi, mentre l'Energy Payback su 15 mesi. Il maggiore impatto di ISWEC è dovuto alla fase di estrazione di metalli e produzione di acciai, fortemente ridotta dal riciclo degli stessi, imposto al 90% del totale, come è prassi negli studi fin qui affrontati sui WEC. Attraverso questi parametri è stato possibile fare un confronto con altri WEC e anche con altre tecnologie per la produzione di elettricità, scoprendo che ISWEC è tra le migliori per le basse emissioni, vicino alle tecnologie rinnovabili più consolidate. Lo spostamento di ISWEC in acque caratterizzate da un'energia media annuale minore ottenibile dalle onde, è stato analizzato con un'analisi di sensibilità, ottenendo un aumento non drastico degli impatti complessivi. In conclusione, ISWEC è una tecnologia molto promettente e il cui ciclo di vita ha un impatto ambientale molto basso rispetto agli altri WEC. Un'analisi più dettagliata, avendo a disposizione maggiori informazioni sui materiali di cui sono realizzati alcuni componenti, ad oggi non disponibili, potrebbe portare a un leggero aumento dei valori di impatto ambientale, ma in media con altri WEC. |
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Relatori: | Andrea Carpignano, Raffaella Gerboni, Giovanni Bracco |
Anno accademico: | 2019/20 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 135 |
Informazioni aggiuntive: | Tesi secretata. Fulltext non presente |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Ingegneria Energetica E Nucleare |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-30 - INGEGNERIA ENERGETICA E NUCLEARE |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/12974 |
Modifica (riservato agli operatori) |