Studio al simulatore di guida sugli effetti operativi e comportamentali indotti dalla distrazione = A driving simulation study on the operational and behavioural effects caused by distracted driving

La distrazione alla guida è una delle principali cause che generano un incidente. Grazie al progresso tecnologico, i nuovi veicoli sono equipaggiati con sistemi di assistenza alla guida e dispositivi di sicurezza che aiutano a contrastare il fenomeno della guida distratta. Tali dispositivi non sono però disponibili su tutte le auto, in particolare quelle prodotte in tempi passati. Esistono però strumenti di assistenza alla guida e di contrasto alla distrazione che possono essere montati sui veicoli che ne sono sprovvisti. Tali dispositivi sono denominati Technology Against Distraction and Drowsy Driving (TAD3) e sono facilmente reperibili nell’aftermarket del settore automobilistico. La tesi affronta lo studio degli effetti operativi e comportamentali derivati da una condotta di guida distratta. Gli esperimenti condotti prevedono l’utilizzo e l’intervento dei dispositivi antidistrazione nel corso di osservazioni in cui i guidatori coinvolti dovevano eseguire un compito secondario rispetto alla guida. Gli esperimenti sono stati condotti al Simulatore di Guida del DIATI, Politecnico di Torino. Lo studio ha coinvolto 42 partecipanti suddivisi in tre gruppi: i guidatori del primo gruppo (A) hanno guidato senza essere distratti, quelli del secondo (B) sono stati distratti ma non hanno usufruito dell’intervento del dispositivo, quelli del terzo gruppo (C) sono stati distratti ed hanno beneficiato dell’intervento del dispositivo. Il controllo del veicolo (simulato) è stato valutato attraverso la misura di grandezze longitudinali (velocità medie e relative deviazioni standard) e trasversali (medie e deviazioni standard della posizione nella corsia e della dispersione della traiettoria). Con un sistema di tracciamento oculare (eye-tracking), infine, si sono valutati i parametri di fissazione e le heatmap che identificano i punti dello scenario stradale maggiormente osservati dai guidatori coinvolti. L’analisi dei risultati ha consentito di evidenziare gli effetti negativi della distrazione sulle prestazioni dei singoli guidatori. Si è infatti rilevato un aumento di casi di mancato controllo del veicolo, collisioni e abbandono della corsia. La deviazione standard della posizione trasversale (SDLP) media dei guidatori appartenenti al gruppo B (M = 0.38 m; SD = 0.19 m) è risultata superiore a quella dei guidatori del gruppo A (M = 0.19 m; SD = 0.07 m). L’utilizzo del dispositivo antidistrazione ha contribuito a migliorare, in parte, le prestazioni degli utenti distratti. In particolare, nel caso di deflusso veicolare condizionato i valori di SDLP per il gruppo C (M = 0.27 m; SD = 0.09 m) sono risultati significativamente inferiori a quelli del gruppo B (M = 0.38 m; SD = 0.19 m). La distrazione cognitiva influisce negativamente sui tempi di percezione e reazione dei partecipanti nella fase di rilascio dell’acceleratore in corrispondenza di una coda inaspettata in un tratto in curva con limitata visibilità (gruppo A, M = 0.23 s, SD = 0.37 s; gruppo B e C, M = 0.82 s, SD = 0.94 s). Anche l’analisi qualitativa delle distribuzioni delle fissazioni, data dalle mappe di calore, ha contribuito a chiarire quali fossero le conseguenze indesiderate della distrazione alla guida. I partecipanti dei gruppi B e C, in relazione all’impegno cognitivo, focalizzano lo sguardo in pochi elementi della sezione stradale. In curva la loro attenzione è ricaduta sul ciglio interno della carreggiata.