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Studio e classificazione dei magisteri d’opera dell’architettura rurale diffusa. Il “Ciabot” nel Monferrato Acquese. = Study and classification of spread out traditional construction techniques. The “Ciabot” in the Acqui Terme Monferrato area, Piedmont, Italy.

Manuel Cazzola

Studio e classificazione dei magisteri d’opera dell’architettura rurale diffusa. Il “Ciabot” nel Monferrato Acquese. = Study and classification of spread out traditional construction techniques. The “Ciabot” in the Acqui Terme Monferrato area, Piedmont, Italy.

Rel. Carlo Caldera, Carlo Luigi Ostorero. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Edile, 2019

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Abstract:

In questa Tesi di Laurea viene condotto lo studio e la classificazione dei magisteri d’opera dell’architettura rurale diffusa nel Monferrato acquese. Questo studio si intreccia con il tema del recupero edilizio e nello specifico ci si è focalizzati su quella fase di rilievo filologico precedente alla vera e propria fase di progettazione. Le indagini che sono state condotte, propongono un’analisi estesa ad alcuni comuni del Piemonte a forte caratterizzazione rurale. Si è trattato di esaminare edifici, borgate e piccoli insediamenti che con le loro infrastrutture, risultato il manifesto di una evoluzione sociale, produttiva e culturale che nell’arco di due millenni di storia hanno interessato queste terre. Partendo dallo studio di un territorio così particolare come quello individuato in questa porzione di Langhe e Monferrato, si è arrivati ad individuare un elemento edilizio di forte valenza paesaggistica che rappresenta un’icona della vita rurale e contadina e sarà il protagonista indiscusso di questa Tesi: il Ciabot. Una lettura critica e approfondita ha permesso di far emergere dal paesaggio queste costruzioni, osservandole nel loro insieme. Porsi un interrogativo su questi edifici, sparsi qua e là, ha permesso di trovare una logica motivazione della loro nascita, collocazione, diffusione, decadenza e talvolta rigenerazione. L’interesse di indagare sulla loro funzione nasce osservando come le esigenze umane si sono tradotte in fatti edilizi ed architettonici che ne hanno modellato le forme. La dignità dell’uso dell’essenziale è divenuto il particolare segreto della bellezza di questi edifici. Cogliere ed apprezzare l’essenza architettonica ed il valore di queste costruzioni, improntate a singolare austerità e ricerca funzionale, può far comprendere come la difesa del paesaggio costruito diviene difesa del patrimonio storico e culturale della collettività. Il Ciabot rappresenta appunto la più elementare costruzione edilizia e con la sua considerevole valenza storica esprime il legame univoco all’ambiente in cui si inserisce. La storia e il contesto territoriale rappresentano infatti i capisaldi attorno ai quali si sono sviluppate l’analisi e la ricerca, finalizzate alla piena conoscenza dell’oggetto e all’adeguata padronanza del tema. L’operazione di censimento che è stata condotta sui Ciabot, è stato il fulcro di questo studio. Lo scopo principale è quello di sensibilizzare la comunità di Langhe e Monferrato, e qualunque interessato, al riconoscimento e alla conservazione di queste architetture rurali aventi interesse storico ed etno-antropologico quale testimonianza dell’economia rurale tradizionale piemontese. Con la campagna di censimento, si è voluto ottenere tramite la schedatura dei Ciabot, le informazioni necessarie a descrivere questo elemento dell’architettura rurale diffusa nel Monferrato acquese.
Attraverso a delle ipotesi di riuso, vengono fornite delle idee per la rifunzionalizzazione e la trasformazione che ridarà vita a questi edifici. 
Tramite soluzioni tecniche e costruttive si potrà avere l’obbiettivo di rendere il Ciabot un edificio accessibile, fruibile e confortevole, volto a conservare l’armoniosa immagine che se ne percepisce oggi a partire dal suo inserimento paesaggistico, restituendolo al servizio della vita culturale ed economica della comunità. Ridare una nuova vita a queste strutture pone l’obbiettivo della tutela, della riproposizione innovativa di luoghi, memorie, conoscenze e artigianalità.

Relatori: Carlo Caldera, Carlo Luigi Ostorero
Anno accademico: 2019/20
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 228
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Ingegneria Edile
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-24 - INGEGNERIA DEI SISTEMI EDILIZI
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/12030
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