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Sperimentazione di un blocco a matrice cementizia fibrorinforzato con bambù per il mercato delle costruzioni haitiano. = Experimentation of a fiber-reinforced cement block with bamboo for the Haitian construction market.

Davide Damigella

Sperimentazione di un blocco a matrice cementizia fibrorinforzato con bambù per il mercato delle costruzioni haitiano. = Experimentation of a fiber-reinforced cement block with bamboo for the Haitian construction market.

Rel. Andrea Bocco, Angela Lacirignola. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2019

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Abstract:

Dopo innumerevoli periodi bui, guerre, rivolte, dittature, poi finalmente l’indipendenza, la Repubblica di Haiti si trova oggi in un momento di relativa tranquillità politica e sociale, nonostante debba ancora affrontare i fantasmi del proprio passato: un’economia che stenta a crescere, che rende Haiti uno dei Paesi più poveri al mondo, sicuramente il più povero delle Americhe; un terremoto che deve ancora essere smaltito, che ha lasciato troppo sconforto, troppi morti, in un Paese dove il tasso di mortalità è tra i più elevati (il quinto al mondo); una mancanza di beni di prima necessità, accesso sicuro all’acqua, al cibo, alla rete elettrica troppo ristretto; una confusione e un senso di disorientamento tale da poter essere percepito negli occhi della gente e che si manifesta come una mancanza di identità sociale e architettonica. Oggi l’architettura haitiana può essere definita come una ‘concrete jungle’, per usare un termine sentito proprio qui ad Haiti, una giungla di cemento, un sistema edilizio che si basa quasi esclusivamente sul calcestruzzo. Senza dubbio il materiale principe, il più presente, il più utilizzato, ma anche la principale causa della trasformazione del territorio, da una parte con l’intento di rimodernare l’edilizia locale, dall’altra deturpando la propria stessa terra. L’uso e l’abuso di questo materiale, probabilmente dovuto al confronto continuo con i più vicini Paesi benestanti (Stati Uniti, Sud America, Repubblica Dominicana), ha reso l’architettura haitiana sterile, incapace di uscire dal pensiero comune che, oltre al calcestruzzo, possano esistere altri materiali da costruzione altrettanto performanti. Soprattutto se il calcestruzzo in questione non viene realizzato a regola d’arte a causa della mancanza di conoscenza, di materiale non adeguato e da un impiego sbagliato di tali materie. Il calcestruzzo sovrasta in percentuale l’utilizzo di altri materiali da costruzione, poco presenti sull’isola, a volte troppo costosi e difficili da reperire. Gli haitiani si sentono senza altre alternative, quasi costretti ad utilizzare il calcestruzzo per le loro abitazioni, per stare al sicuro dalle disgrazie, per evitare ciò che accadde in quel maledetto 2010. Ma le alternative ci sono e non bisogna andare nemmeno troppo lontano per trovarle. Il bambù ad Haiti non è di certo un materiale largamente utilizzato, non rientra nei canoni dell’architettura haitiana e si vedono pochi esempi di strutture in bambù, in aree ristrette dell’isola, prevalentemente nelle zone rurali e di montagna. Tuttavia esso è presente e rappresenta un grande potenziale, avendo l’isola un clima tropicale adatto alla crescita e allo sviluppo della pianta. Il bambù c’è, perché non sfruttarlo? Perché non sostenere il suo impiego in ambito architettonico? Proprio il materiale che viene definito come ‘acciaio vegetale’, per le sue caratteristiche meccaniche, viene quasi snobbato dagli abitanti quando invece potrebbe essere un’ancora di salvezza. Proprio grazie alle sue proprietà, il suo impiego come rinforzo per il calcestruzzo garantirebbe il soddisfacimento delle esigenze culturali del popolo, andando inoltre a contribuire positivamente in termini economici ed ambientali, riducendo l’impiego di cemento, sabbia e ghiaia.

Relatori: Andrea Bocco, Angela Lacirignola
Anno accademico: 2019/20
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 167
Parole chiave: Haiti bambù calcestruzzo sperimentazione
Soggetti: A Architettura > AD Bioarchitettura
G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GD Estero
T Tecnica e tecnologia delle costruzioni > TE Tecnologia dei materiali
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Ente in cotutela: Architettura Senza Frontiere Piemonte Onlus (HAITI)
Aziende collaboratrici: ArchitetturaSenzaFrontierePiemonte onlus
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/11954
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