Valeria De Ruvo
Indagini sull’interoperabilità HBIM – GIS in un database europeo per la resilienza dei beni culturali = HBIM - GIS interoperability investigations in a european database for Cultural Heritage resilience.
Rel. Andrea Maria Lingua, Francesca Matrone. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Edile, 2019
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Abstract: |
Nella nostra società il patrimonio culturale costituisce un elemento chiave della valorizzazione di un luogo e della relativa popolazione. La tutela dei beni che lo compongono, assume un’importanza ancor più evidente se si sottolinea la loro unicità e irripetibilità. Nasce da ciò l’esigenza di ridurre i rischi legati ai disastri esistenti e di evitarne la creazione di nuovi, che potrebbero entrambi compromettere un bene, sia esso mobile o immobile. In tale ottica si pone il progetto ResCult “Increasing RESilience of CULTural Heritage”, finanziato dall’Unione Europea, che mediante un approccio complesso e multi-disciplinare, affronta il tema della resilienza dei beni culturali nei confronti dei disastri e la conseguente necessità di incrementarne la protezione. L’obiettivo è passare dalla gestione dei disastri allo sviluppo di una strategia di riduzione del rischio di catastrofi. Per farlo, il progetto propone di ricorrere alle tecniche della Geomatica, implementando un “Database Interoperabile Europeo” (EID) geo-referenziato, integrato per i beni culturali, progettato per fornire un quadro di riferimento europeo unico, armonizzato e utilizzabile da tutti gli enti coinvolti. Nella presente tesi viene descritta la metodologia che ha permesso la creazione dell’EID, partendo dallo studio degli standard esistenti a livello nazionale e internazionale, al fine di garantire una rappresentazione uniforme dei beni culturali. Questo approccio è stato sperimentalmente applicato a tre casi studio inerenti tre diversi beni culturali, distinti per caratteristiche fisiche e storiche. Il primo è il Museo della Preistoria situato in Quinson, nell’alta Provenza, di recente edificazione ma contenente un importante patrimonio di beni mobili, il secondo è la Basilica di San Nicola a Tolentino (Marche), edificio storico lesionato dal recente terremoto in centro Italia, il terzo è la Chiesa di Santa Maria dei Miracoli a Venezia, risalente al 1400 e vulnerabile ai rischi di origine idrologica. Tutti e tre i casi studio sono stati modellati seguendo lo standard di rappresentazione multiscala previsto da CityGML, opportunamente esteso. In particolare, accanto alle acquisizioni sul campo e alle successive elaborazioni dei dati realizzate per i primi due casi studio, verranno descritte le attività di modellazione inerenti il caso studio di Venezia, particolarmente significativo in quanto basato solamente su rappresentazioni cartacee bidimensionali (piante, prospetti e sezioni), in genere disponibili per la maggior parte del patrimonio architettonico. La Chiesa di Santa Maria dei Miracoli, è stata modellata mediante un software “BIM Oriented”, che oltre alla definizione delle geometrie, ha permesso anche l’inserimento di informazioni descrittive in forma di attributi, successivamente inserite nell’EID (interoperabilità). Il risultato finale è un database geometrico tridimensionale multiscala (fino al livello di dettaglio 4, LoD4), consultabile da Protezione Civile o altri enti, i quali potranno interrogare le geometrie e scegliere le migliori procedure operative da adottare in caso di rischio. |
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Relatori: | Andrea Maria Lingua, Francesca Matrone |
Anno accademico: | 2018/19 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 226 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Ingegneria Edile |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-24 - INGEGNERIA DEI SISTEMI EDILIZI |
Aziende collaboratrici: | Politecnico di Torino |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/10416 |
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