Carlo Del Console
Dealing with MDI in an automotive interiors industry.
Rel. Micaela Demichela. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Chimica E Dei Processi Sostenibili, 2019
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- Tesi
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Abstract: |
La presenza del metilene difenil diisocianato, comunemente abbreviato con MDI, all'interno dei poliuretani reattivi (chiamati PUR hot melt) può rappresentare una minaccia per la salute dei lavoratori che operano nei processi che coinvolgono questo tipo di adesivi. Questo diisocianato, infatti, è stato classificato come pericoloso nel Regolamento Europeo CLP poiché può causare effetti a breve e lungo termine sulle persone; in particolare, può essere dannoso per le vie respiratorie e tutto il sistema respiratorio, per la pelle (in caso di contatto) ed è sospettato di essere una sostanza cancerogena. La sua quantità all'interno di questo tipo di colle non è elevata, si aggira fra 1 e 5 % in genere, ma è abbastanza per classificare lo stesso adesivo come pericoloso. Queste PUR hot melt sono molto usate nelle aziende che si occupano di interni per le automobili poiché, grazie alle loro ottime caratteristiche meccaniche ed alla loro resistenza alle alte temperature, garantiscono prestazioni ottime nell'incollaggio fra la parte di plastica ed il corrispondente rivestimento in pelle o cuoio. Per favorire ulteriormente l’attivazione di questi adesivi reattivi, durante il processo, essi vengono riscaldati fino a temperature oltre i 100 °C, anche se solo per pochi secondi, rilasciando così, inevitabilmente, vapori di MDI nell'aria circostante. Il pericolo maggiore, per la salute umana, derivante dalla presenza di questi vapori risiede proprio nella possibile inalazione da parte dei lavoratori (anche perché il contatto della colla con la pelle è molto raro, grazie alla presenza dei guanti). Visto che ancora non è stato trovato un degno sostituto di questi adesivi, in termini di caratteristiche e performance, non è possibile eliminare completamente il problema, perciò è necessario adottare delle adeguate contromisure per prevenire al massimo l’esposizione dei lavoratori e ridurre al minimo i possibili rischi chimici derivanti dalla presenza dell’MDI. Uno dei modi migliori per fare ciò è rimuovere l’aria direttamente dalle prossimità delle fonti di rilascio, tramite dei sistemi di aspirazione locale che trasferiscono l’aria contaminata fuori dall'impianto; se il processo avviene in una stanza, allora è necessario avere anche un modo per compensare la rimozione dell’aria con quella fresca. Per confermare l’efficacia di questo tipo di soluzione, è necessario effettuare delle misurazioni della composizione dell’aria per verificare che i valori di MDI siano davvero al di sotto dei limiti imposti dalle leggi europee e nazionali. In generale, però, prima di adottare soluzioni di questo genere, è preferibile effettuare uno studio per la valutazione del rischio chimico così da capire quali sono le criticità del processo e dove bisogna intervenire per poterlo ridurre il più possibile in ogni area del processo. Ogni lavoratore deve rientrare nel range di “rischio irrilevante per la salute” per poterli proteggere al meglio e garantire loro un ambiente di lavoro salubre. |
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Relatori: | Micaela Demichela |
Anno accademico: | 2018/19 |
Tipo di pubblicazione: | Elettronica |
Numero di pagine: | 85 |
Soggetti: | |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Ingegneria Chimica E Dei Processi Sostenibili |
Classe di laurea: | Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-22 - INGEGNERIA CHIMICA |
Aziende collaboratrici: | Adient Interiors d.o.o. |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/10394 |
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