Chieri, città del tessile. Valorizzazione del patrimonio culturale attraverso la riorganizzazione della conoscenza. = Chieri, the textile city. Enhancement of cultural heritage, through the reorganization of knowledge.

Il vasto patrimonio culturale della città di Chieri mostra immediatamente il riverbero che la sua forte tradizione tessile ha generato sul territorio. Nei secoli, le tracce di tale eredità, si sono espresse attraverso beni materiali e immateriali, i quali si sono resi testimonianze storiche di quella attività che un tempo muoveva vita ed economia di una città in espansione. Oggetto della tesi è un progetto di valorizzazione del patrimonio culturale chierese, con il fine di instaurare sinergia tra passato e contemporaneità. L’analisi critica condotta sul passato è stata basata su l’organizzazione e l’interpretazione di un sistema complesso di informazioni, frutto di una lunga indagine storica, attraverso prima lo strumento della Time Line, successivamente attraverso lo strumento di rappresentazione grafica delle Mappe Mentali. Le connessioni trasversali tra epoche storiche, scaturite da quest’ultima metodologia, mi hanno permesso di individuare il Medioevo come il periodo che più rappresentasse lo scaturire di una città in espansione parallelamente a una fioritura della produzione tessile. Circa la contemporaneità, ho individuato quelle realtà che raccontassero di Chieri come città del tessile, e tra queste: il Comune di Chieri, associazioni locali, reti ecomuseali e realtà museali come il Museo del Tessile. Il museo rappresenta il reperto materiale per eccellenza che la città possiede, ma emerge chiara la mancanza di connessioni tra il reperto e il territorio, malgrado il museo rientri sotto la categoria di ecomuseo. Offre una vasta collezione, ma organizzata in modo da non far emergere sufficientemente le strette relazioni con il territorio circostante, inoltre la valorizzazione del territorio da parte delle associazioni locali si manifestano attraverso attività che non inglobano il Museo, conseguentemente la testimonianza materiale, permane come una collezione fine a sé stessa. Criticità di stessa importanza si rintraccia anche nell’offerta culturale proposta dal museo, che non possiede una strategia di comunicazione specifica per target di utenza differenti. Le indagini tra passato e contemporaneità mi hanno condotta a una proposta progettuale che valorizzi il patrimonio culturale, andando a intervenire sulle criticità analizzate e mirando a una trasmissione che rispetti la giusta connessione tra il Museo come collezione di reperti e lo spazio urbano con i suoi beni culturali. Si propone dunque un itinerario urbano finalizzato alla tutela della memoria del luogo, distaccandosi dal contenitore e aprendosi verso la città, ricca di elementi architettonici e relazioni territoriali che rendono Chieri museo di sé stessa. In risposta ad una mancanza di servizi educativi specifici, il target di utenza scelto saranno bambini del secondo ciclo delle elementari, che percorreranno il centro storico della città accompagnati da un ausilio che, secondo una personale strategia comunicativa, sarà un libricino illustrato. Un itinerario urbano per bambini, dunque, che tenterà di restiture valore all’identità di Chieri come città del tessile, aspetto evocabile da ogni singola porzione del territorio.