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La conservazione e la trasmissione della contemporaneità: un possibile scenario per la Città dello Sport di Santiago Calatrava a Roma. = Conservation and transmission of contemporaneity: a possible scenario for the City of Sports of Santiago Calatrava in Rome.

Eleonora Alviti

La conservazione e la trasmissione della contemporaneità: un possibile scenario per la Città dello Sport di Santiago Calatrava a Roma. = Conservation and transmission of contemporaneity: a possible scenario for the City of Sports of Santiago Calatrava in Rome.

Rel. Carla Bartolozzi, Emanuele Romeo. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2018

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Abstract:

Il lavoro sviluppato nella tesi tratta il tema della conservazione e della trasmissione dell’architettura contemporanea attraverso il caso studio della Città della Sport, un’opera progettata da Santiago Calatrava a Roma, sul suolo dell’Università di Tor Vergata, in occasione dei Mondiali di Nuoto del 2009. Un manufatto incompiuto, oggi conosciuto come ‘la Vela’, il cui cantiere è fermo dal 2011. La ricerca segue un fil rouge che ha come prima volontà quella di indagare e comprendere il fenomeno dei Grandi Eventi, soffermandosi in modo particolare sui Mega Eventi caratterizzati da un target globale ed una copertura mediatica anch’essa globale. L’attenzione viene posta su come sia cambiato il loro significato nel corso degli anni e come questi siano diventati dei mezzi o meglio espedienti per una governance del territorio. Se da una parte i Mega Eventi rappresentano un trampolino di lancio per migliorare l’immagine di una città, dall’altra i rischi di fallire sono molto alti e la possibilità di lasciare scempi sul territorio, luoghi inutilizzati post-evento, lo è ancora di più. La Città dello Sport di Roma, opera incompiuta più costosa sul territorio nazionale, rientra in questa categoria. Il progetto iniziale risalente al 2007, computato intono ai 600 milioni di euro, era composto da un nodo principale caratterizzato da due strutture in cemento armato e acciaio dette ‘vele’ che avrebbero ospitato il Palazzetto del Nuoto e dello Sport. Immerse nel verde circostante sarebbero dovute, poi, sorgere due piscine scoperte, una pista di atletica, sei campi sportivi e nuovi spazi per l’Università. Ad oggi, quello che troviamo nel cantiere ormai in disuso è l’alto basamento in cemento di entrambe le vele e lo scheletro in acciaio di una delle due che si innalza come un’imponente cattedrale nel deserto dell’Agro Romano. Attraverso un’analisi morfologica, paesaggistica e soprattutto storica sono state delineate le caratteristiche del contesto in cui il manufatto si trova, analisi che, inevitabilmente, hanno portato a mettere in relazione le rovine storiche dell’Agro Romano e i ruderi incompiuti della contemporaneità. La ricerca si sposta radicalmente sul concetto di rovina e quello che per l’uomo ha rappresentato e tutt’ora rappresenta. Viene posto un interrogativo: se il passato ha prodotto rovine che è bene salvaguardare, cariche di significati che inducono a riflessioni sul tempo, il mondo contemporaneo e le sue ‘macerie’ sono qualcosa incapace di raccontare una storia? Partendo da un punto fermo, ossia che la rovina è tale perché è l’uomo ad averla caricata di valore salvandola dallo status di maceria, l’obiettivo finale della ricerca, è stato quello di interpretare in modo retrospettivo la Vela di Calatrava. In primis accettare l’opera, successivamente vederla come una rovina quindi valorizzarla, conservarla e data la sua giovane età, ridarle vita. Alla luce di quest’ultima affermazione vengono posti a confronto tre differenti scenari per riattivare il cantiere fermo della Vela. Attraverso l’analisi di vari parametri vengono messi in evidenza i punti di forza e le problematiche di ognuno di essi. Il lavoro si conclude proponendo un progetto per restituire la Vela di Calatrava agli abitanti dei quartieri limitrofi, renderli consapevoli, partecipi e far si che l’opera si tramandi nel tempo togliendosi di dosso gli aggettivi ostili che fin ora l’hanno caratterizzata.

Relatori: Carla Bartolozzi, Emanuele Romeo
Anno accademico: 2018/19
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 139
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/9964
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