polito.it
Politecnico di Torino (logo)

Tra architettura e memoria Il progetto di un museo diffuso per le terre della Resistenza in bassa valle Po e in valle Infernotto = Between architecture and memory The project of a widespread museum for the Resistance lands in the lower Po and Infernotto valleys

Giulia Beltramo

Tra architettura e memoria Il progetto di un museo diffuso per le terre della Resistenza in bassa valle Po e in valle Infernotto = Between architecture and memory The project of a widespread museum for the Resistance lands in the lower Po and Infernotto valleys.

Rel. Monica Naretto. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio, 2018

[img]
Preview
PDF (Tesi_di_laurea) - Tesi
Licenza: Creative Commons Attribution Non-commercial No Derivatives.

Download (17MB) | Preview
[img] Archive (ZIP) (Documenti_allegati) - Altro
Licenza: Creative Commons Attribution Non-commercial No Derivatives.

Download (15MB)
Abstract:

A partire dagli anni Settanta del XX secolo i concetti di paesaggio culturale e patrimonio intangibile assumono una posizione centrale all’interno del dibattito sulla tutela e valorizzazione dei beni culturali. Sempre in quegli anni, in Francia inizia a diffondersi il movimento della Nouvelle Muséologie, grazie al quale, in ambito museale, l’attenzione degli studiosi tende a superare la sfera dell’oggetto concreto e a rivolgersi alle comunità e al territorio. In entrambi i casi, lo scopo è proteggere l’identità culturale, sempre più indebolita dai fenomeni di globalizzazione, attraverso la salvaguardia dei luoghi in cui la natura e l’operato degli uomini si sono incontrati in un passato lontano o recente. Alla luce di queste riflessioni e considerata l’attualità dell’argomento – come si evince sia dalla letteratura contemporanea sia da alcuni progetti di valorizzazione realizzati in Italia e all’estero negli ultimi anni – ha avuto origine la ricerca oggetto di questa tesi. L’area compresa tra la bassa valle Po e la valle dell’Infernotto risulta, infatti, una significativa sezione territoriale su cui provare ad applicare le metodologie e le raccomandazioni stabilite dalle Convenzioni internazionali e dalle Carte del restauro, in specifico poiché il territorio si caratterizza per la presenza di una cospicua eredità culturale legata alla fase storica della Resistenza in concomitanza con i fatti della Seconda Guerra Mondiale. Oggi però, i luoghi su cui si sono svolti gli avvenimenti storici risultano trascurati e la memoria della comunità inizia ad affievolirsi. Per questa ragione, si sente l’esigenza di un progetto che riesca a far riemergere il valore del patrimonio legato al territorio e alla comunità. La ricerca parte dallo studio delle fonti letterarie, audiovisive e orali inerenti all’esperienza storica della Resistenza, in modo da poter cogliere lo stretto rapporto che lega il patrimonio intangibile alle architetture e alle reti infrastrutturali, intese come i luoghi dove si sono compiuti i maggiori avvenimenti storici. Attraverso le testimonianze dei protagonisti della Lotta di Liberazione, è infatti possibile ricostruire l’immagine del paesaggio al tempo di guerra e capire come il territorio e il costruito prendano parte al corso degli eventi. Una volta individuati i percorsi storici e selezionati i punti di maggiore interesse sulla cartografia prodotta dall’Istituto Geografico Militare nel 1930, si stabiliscono le coordinate geografiche dei luoghi considerati, i quali vengono messi a sistema sulla Carta Tecnica Regionale attuale, in modo da ricostruire un sistema generale su basi aggiornate. Così facendo, emerge una delle principali valenze di questo patrimonio costruito: esso risulta distribuito uniformemente su tutta l’area presa in considerazione, definita secondo il metodo attraverso cui si definiscono le “Parish Maps”. Proprio per questo motivo, la progettazione di un museo diffuso della Resistenza può risultare la soluzione più opportuna per salvaguardare l’identità culturale della comunità e valorizzare il paesaggio, secondo tale precisa lente interpretativa. Ogni “tappa” del percorso museale è pensata per assumere un duplice significato: da un lato racconta, attraverso gli scenari e le architetture, l’avvenimento storico che intende segnalare; dall’altro, trovandosi lungo una strada o un sentiero percorso originariamente dai partigiani, permette alle comunità di riappropriarsi dei significati del paesaggio ormai latenti.

Relatori: Monica Naretto
Anno accademico: 2018/19
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 334
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/9916
Modifica (riservato agli operatori) Modifica (riservato agli operatori)