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Intonaci in terra stabilizzati con calce: prove sperimentali = Earth plasters stabilized with lime: Experimental tests

Gloria Giuria

Intonaci in terra stabilizzati con calce: prove sperimentali = Earth plasters stabilized with lime: Experimental tests.

Rel. Manuela Mattone, Stefano Invernizzi, Silvia Rescic, Fabio Fratini. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2018

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Abstract:

Il principale problema degli edifici in terra è la sensibilità all’acqua, che, ne provoca sovente il deterioramento, e ai rivestimenti esterni, e, in particolare, agli intonaci viene affidato il compito di proteggere i paramenti murari. Per questo motivo è importante ricercare nuove tecniche che diano la possibilità di proteggere la superficie degli intonaci, in modo da assicurare una sempre maggiore durabilità delle nuove costruzioni, così come la conservazione del ricco patrimonio esistente. Da questa riflessione nasce il presente lavoro sperimentale, il quale si propone, partendo dall’analisi della letteratura scientifica, di valutare le prestazioni degli intonaci in terra stabilizzati con calce. Sono state sperimentate sei diverse miscele di intonaco, additivate con calce viva, calce idrata e grassello di calce. Un ulteriore intonaco a base di terra e privo di additivi è stato realizzato a scopo comparativo. I sette composti di terra sono stati testati - al fine di ricavare le caratteristiche chimico-mineralogiche e quelle prestazionali - per mezzo di prove di resistenza meccanica, di erosione, di assorbimento d’acqua e vapore acqueo, spettrofotometriche. I risultati dimostrano che tutti gli intonaci stabilizzati presentano una migliore resistenza all’erosione dell’acqua, in particolare quello con la calce viva in percentuale maggiore (G), consente di pervenire al miglior risultato. Gli additivi in percentuale maggiore (C, E, G) inducono una diminuzione della permeabilità al vapore leggermente superiore rispetto a quelli in percentuale minore (B, D, F). La stabilizzazione con grassello di calce in percentuale del 10% (E) e calce viva in percentuale del 5% (F) ha contribuito, invece, alla diminuzione di assorbimento d’acqua. L’intonaco F è quello che ha anche risposto meglio alla prova di fessurabilità non presentando segni di fessurazioni. Per quanto riguarda la prova di adesione al supporto, valori maggiori rispetto ad A sono stati raggiunti solamente dalla miscela B a base di terra, sabbia e calce idrata 5%. In termini estetici, la stabilizzazione ha portato un aumento della luminosità rispetto all’ intonaco di riferimento (A) quindi un generale schiarimento delle superfici degli intonaci stabilizzati. L’intonaco che ha subito meno differenziazione cromatica è il D (Terra+Sabbia+Grassello 5%). Dal punto di vista meccanico i risultati ottenuti da questa ricerca hanno mostrato che i valori di resistenza a compressione e flessione risultano maggiori per l’intonaco privo di stabilizzanti a fronte di quelli stabilizzati. Viceversa, il modulo elastico degli intonaci constata la compatibilità con il supporto, presentando valori inferiori a questo. Va osservato che il test di resistenza alla perforazione ha mostrato migliori valori di resistenza per gli intonaci E (Grassello di calce 10%) e F (Calce Viva 5%).

Relatori: Manuela Mattone, Stefano Invernizzi, Silvia Rescic, Fabio Fratini
Anno accademico: 2018/19
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 86
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Ente in cotutela: Politechnika Krakowska (POLONIA)
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/9858
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