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La gravina di Ginosa come parco culturale: un progetto per via Matrice. Il percorso storico e la memoria del crollo. = The gravina of Ginosa as a cultural park: a project for via Matrice. The historical path and the memory of the collapse.

Giusi Pardo

La gravina di Ginosa come parco culturale: un progetto per via Matrice. Il percorso storico e la memoria del crollo. = The gravina of Ginosa as a cultural park: a project for via Matrice. The historical path and the memory of the collapse.

Rel. Cesare Tocci. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2018

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Abstract:

La gravina di Ginosa, è un un piccolo canyon nella roccia calcarenitica originatosi nel corso dei millenni dall’effetto erosivo delle acque meteoriche ed abbraccia una porzione dell’abitato ginosino. La gravina, caratterizzata da terrazzamenti e grotte naturali ha favorito l’antropizzazione dalla preistoria fino alla metà del XX sec., determinando la tipologia abitativa della casa-grotta. Attualmente le case della gravina costituiscono un borgo completamente abbandonato. Nel 2014, a seguito di numerosi eventi alluvionali, il crollo di una calotta ipogea del sottosuolo ha comportato il cedimento del piano viabile della via principale di accesso alla gravina, via Matrice, con conseguente crollo di diversi edifici che realizzavano la quinta stradale sia di via matrice sia della sossostante via Burrone. L’obiettivo di questa tesi è quello di ricucire via matrice attraverso un progetto che coinvolge tutta l’area di crollo, all’interno di una nuova visione della gravina: un parco culturale. Per comprendere meglio il ruolo della gravina e l’importanza delle sue componenti(i Rioni, le chiese rupestri la chiesa Madre, il castello e via Matrice ) rispetto allo sviluppo urbano della città di Ginosa, è stata realizzata un’ipotesi ricostruttiva dell’evoluzione dell’ambiente costruito sin dal medioevo. Successivamente, entrando nel merito delle case sulla gravina, sono state analizzate le mutazioni diacroniche delle tipologie abitative in funzione delle varianti sincroniche che dipendono strettamente dalla ripidità del pendio dei terrazzamenti. Le case erano realizzate in muratura e attraverso diverse ricerche e rilievi diretti in gravina, è stato possibile studiare e comprendere la tecnica costruttiva locale, analizzare gli elementi delle case, ed individuarne le varianti principali. Terminata la fase conoscitiva ed interpretativa della tesi, è stato necessario svolgere alcune riflessioni sul destino della borgata, per definire la strategia di salvaguardia sia della gravina di Ginosa, che dell’identità del luogo. Si è quindi proposta una visione della gravina come parco culturale, quale luogo in cui, la componente archeologica diventa parte integrante di un sistema paesaggistico da valorizzare in cui permangono le attività spontanee quali il pascolo del bestiame e le esplorazioni, ma in cui si innescano anche attività culturali volte alla conoscenza e la fruizione dell’ambiente. Il tutto avvolto dalla permanenza del rudere, quale memoria storica degli eventi, e delle case-grotte, che in alcuni punti costituisco ancora degli aggregati urbani. Si propone poi, la conservazione della borgata fornendo dei criteri di consolidamento delle case e dei ruderi. Il lavoro di tesi si conclude con un progetto nell’area di crollo: la ricucitura di un percorso storico attraverso la memoria del crollo. Nell’area, attualmente dominata dalla roccia di crollo e da un rudere del crollo, è stato progettata la ricucitura di via matrice sul sedime di crollo, il consolidamento del rudere e delle grotte e la realizzazione di un edifico su via Burrone. Quest’ultimo sorge dall’ impronta dell’aggregato crollato e si innalza fino alla quota di via matrice. Non solo ridefinisce la quinta stradale di via burrone, ma evoca un duplice memoria: di quanto è andato distrutto, attraverso il disegno della pavimentazione della piazza che riprende la pianta degli edifici crollati e di quello che resta, perchè conserva al suo interno, una porzione de crollo che invade l’ambiente, quasi a voler prepotentemente rimembrare l’accaduto. Data la posizione strategica dell’area, le grotte e l’edificio di progetto, contengono funzioni d’accoglienza al parco culturale della gravina di Ginosa: un info point, un area museale, un bar con cantina per degustare i vini ed i servizi igienici.

Relatori: Cesare Tocci
Anno accademico: 2017/18
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 139
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Ente in cotutela: École d'Architecture de Lyon (FRANCIA)
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/7825
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