polito.it
Politecnico di Torino (logo)

PIANIFICARE LA TEMPORANEITÀ. Storie di gestione e autogestione nel post-sisma del Centro Italia. = PLANNING THE TEMPORARINESS. Cases of management and self-management after the earthquake in central Italy

Gaia Biccheri

PIANIFICARE LA TEMPORANEITÀ. Storie di gestione e autogestione nel post-sisma del Centro Italia. = PLANNING THE TEMPORARINESS. Cases of management and self-management after the earthquake in central Italy.

Rel. Grazia Brunetta, Alfredo Mela. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Paesaggistico-Ambientale, 2018

[img]
Preview
PDF (Tesi_di_laurea) - Tesi
Licenza: Creative Commons Attribution Non-commercial No Derivatives.

Download (5MB) | Preview
[img] Archive (ZIP) (Documenti_allegati) - Altro
Licenza: Creative Commons Attribution Non-commercial No Derivatives.

Download (4MB)
Abstract:

Il territorio italiano è notoriamente soggetto a fenomeni sismici che non producono solo conseguenze nell’ambiente fisico (urbs), ma incidono e danneggiano anche il sistema umano (civitas) e quello politico (polis). Ad oggi, nonostante la frequenza degli eventi sismici, il paese non è riuscito ad immagazzinare una coscienza sul tema e tende a procedere caso per caso ogni qual volta si presenta un terremoto. In questo quadro i cittadini colpiti vengono spesso ritenuti meri beneficiari di scelte prodotte da un élite intangibile e non dotati di una capacità di reazione efficace ai problemi che li riguardano. Si crede invece che le comunità siano portatrici dell’identità e del know-how dei luoghi e che abbiano notevoli risorse in termini di tempo, idee e competenze, da impiegare nei luoghi che necessitano di essere riabilitati, ripensati e ricostruiti. Da questa premessa la ricerca analizza le forme di gestione e le iniziative nate spontaneamente “dal basso” a seguito del terremoto che ha colpito l’Italia centrale nel 2016/2017. Seppur in un territorio fortemente compromesso, il terremoto delinea un momento estremamente dinamico e fertile nel quale vari soggetti si attivano per sopperire alle necessità che nel corso dell’emergenza si presentano. Lo scopo è quello di raccogliere dati direttamente dalle persone che hanno vissuto e gestito il terremoto per costituire una solida base affinché le pratiche di autogestione possano essere comprese e ritenute utili nel post-sisma, dove la ricostruzione della comunità gioca un ruolo fondamentale tanto quanto quella della ricostruzione fisica degli insediamenti. La ricerca pertanto procede in maniera consequenziale dal generale al particolare sviluppandosi in due parti distinte. La prima parte comprende l’analisi del fenomeno sismico, le sue caratteristiche generali e come esso viene percepito dalle popolazioni. Queste tematiche costituiscono il background utile alla comprensione dei più grandi eventi sismici italiani. Il periodo analizzato parte dal dopoguerra fino all’ultimo sisma che ha colpito il Centro Italia. La ricognizione storica e l’elaborazione di una griglia riassuntiva permettono di far emergere le volontà, il ruolo dei soggetti e gli effetti territoriali e sociali che determinate scelte hanno prodotto a breve e lungo termine. Successivamente a tale indagine, la seconda parte si concentra nell’approfondimento della risposta sociale emersa nella fase post-sisma del Centro Italia. Per lo svolgimento della ricerca è stato considerato fondamentale il contatto con il territorio colpito e l’esigenza di rendere attendibile la ricerca sul campo ha portato all’individuazione della metodologia e dell’area di studio. La scelta è ricaduta in un’analisi di tipo qualitativo effettuata attraverso interviste semi-strutturate a 50 attori di diversa natura. Il campione comprende due categorie di attori, locali e sovralocali, intervenuti per fronteggiare la crisi. I primi sono attori istituzionali, rappresentativi del modello ordinario, mentre i secondi sono attori associati, in maniera formale o informale, rappresentativi delle varie forme di organizzazione attive nel territorio. L’area in analisi comprende i 14 comuni che costituiscono il cratere della Regione Umbria, con un focus maggiore sulle realtà più colpite: Norcia, Cascia, Preci, Monteleone di Spoleto e Spoleto. La raccolta dati costituisce una base soggettiva, fornita dall’individuo, che attraverso tracce molto flessibili può parlare liberamente approfondendo gli argomenti sottoposti. Un percorso circolare che partendo da concetti tipici della pianificazione, trova fondamento nell’analisi sociologica del contesto per poi rafforzare nuovamente la componente pianificatoria. Quest’ultima consente di integrare i fenomeni sociali spontanei nati nei contesti vulnerabili, garantendo il dialogo tra le parte ed assumendo il ruolo di facilitatore nel processo di ricostruzione delle comunità, con le comunità.

Relatori: Grazia Brunetta, Alfredo Mela
Anno accademico: 2017/18
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 294
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Paesaggistico-Ambientale
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-48 - PIANIFICAZIONE TERRITORIALE URBANISTICA E AMBIENTALE
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/7799
Modifica (riservato agli operatori) Modifica (riservato agli operatori)