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PROGETTARE IN ALTA QUOTA, PROGETTO DI RIFUNZIONALIZZAZIONE E AMPLIAMENTO DEL RIFUGIO VITTORIO EMANUELE II NEL PARCO NAZIONALE DEL GRAN PARADISO.

Rana Aboussedgh

PROGETTARE IN ALTA QUOTA, PROGETTO DI RIFUNZIONALIZZAZIONE E AMPLIAMENTO DEL RIFUGIO VITTORIO EMANUELE II NEL PARCO NAZIONALE DEL GRAN PARADISO.

Rel. Antonio De Rossi, Davide Maria Giachino. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2018

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Abstract:

Il Rifugio ‘’Vitorio Emanuele II’’ è un esempio di Archittettura Moderna alpina di inizio ’900, localizzato nel Parco Nazionale del Gran Paradiso a 2732 m. è una delle mete più frequentate dei Quattromila della Valle d’Aosta, in quanto è il punto principale d’appoggio per le ascensioni verso il Gran Paradiso, il cui impianto originario risale al 1932-33 per mano dell’Architetto Armando Melis De Villa. Sorge di fronte al glaciale Moncorvé, ed e impreziosito dalle famose pareti nord del Ciarforon, della becca di Moncair e dei denti di Borgoglio.

Doveva essere ultimato nel 1943, ma con il sopraggiungere della guerra i lavori si fermarono e venne definitivamente inaugurato nel 1961.

Negli anni ci sono stati dei lavori di aggiornamento e ampliamento, come nei primi anni’90 la realizzazione di una scala anticendio sulla testata nord-ovest e in seguito nel 2004 l’ampliamento dei locali ad uso di personale di servizio al piano terra, sulla testata sud-est, realizzazione dellle strutture provvisorie adibite a magazzino situate a nord-est dell’edificio, L’ampliamento della sala da pranzo situata sempre sul fronte nord-est. Quest’intervento è stato realizzato negli anni recenti tramite uno studio dei geometri.

La scelta progettuale dell’ampliamento è andata nella direzione del mantenimento e della valorizzazione del nucleo storico originario e dell’abbattimento delle aggiunte susseguitesi nel tempo per tornare alla situazione volumetrica originaria. Per fare ciò è stato necessario liberare il rifugio da diversi corpi strutturali e prefabbricati aggiunti durante gli anni precedenti.

Il progetto dell’ampliamento pensato da me è un volume semplice in cui la verticalità definisce l’identità dell’edificio stesso nel paesaggio, e ricerca la complementarietà con la volumetria orizzontale del rifugio esistente. Ho cercato di usare nel nuovo edificio un’astrazione formale con il minimo dei materiali impiegati: facciate e tetto sono pensate in Rhenzink, le aperture delle camere sono disegnate nel modulo di revestimento e le grandi aperture delle sale del primo e ultimo piano caratterizzano il volume ad una scala maggiore e si relazionano con il contesto. Per avere una maggiore funzionalità ho pensato di eliminare la scala d’emergenza esterna, sostituendola con una nuova circolazione verticale inserita nell’intercapedine tra il Rifugio esistente e la parte dell’ampliamento. Il primo piano è destinato all’alloggio dei gestori insieme a un piccolo spazio dedicato a ufficio e altri due alla lavanderia e al locale tecnico. Salendo al secondo piano troviamo la sala da pranzo che è pensata in modo da essere la continuazione di quella esistente. Tutto lo spazio del terzo piano sarà dedicato alle camere e ai servizi per gli ospiti. In fine al quarto piano troveremo 2 camere con 4 posti letto ciascuna e in fondo al corridoio una zona relax con ampie vetrate dove si potrà godere della vista panoramica delle montagne di Valsavarenche. Nel mio progetto per il nuovo ampliamento la struttura portante è stata pensata totalmente in legno come un sistema costruttivo trave pilastro in diversi moduli prefabbricatI e trasportabilI in quota con l’elicottero. Il legno infatti ben si presta alla realizzazione dei rifugi per le sue potenzialità espressive a livello progettuale, per la sua leggerezza che offre la possibilità di movimentazione suoi luoghi più difficili da raggiungere, per la sua sostenibilità che caratterizza sia il materiale sia la cultura del costruire, con una rinnovata attenzione all’ambiente. In tal modo il rifugio si armonizza con il contesto montano circostante e garantisce comfort abitativo e acustico, salubrità e calore Gli elementi di parete, solaio e copertura, realizzati in questa maniera, possono essere prodotti in stabilimento a differenti livelli di prefabbricazione e montati in cantiere; ciò permette tempi molto rapidi nell’assemblaggio e altri vantaggi come libertà architettonica e ottimo isolamento termico invernale.

Per ulteriori informazioni contattare:

Rana Aboussedgh, raena.sedgh@gmail.com

Relatori: Antonio De Rossi, Davide Maria Giachino
Anno accademico: 2017/18
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 139
Soggetti: A Architettura > AO Progettazione
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/6731
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