polito.it
Politecnico di Torino (logo)

Abitare flessibile : esempi, metodologie e strategie progettuali

Giulia Romano

Abitare flessibile : esempi, metodologie e strategie progettuali.

Rel. Simona Canepa. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2017

Abstract:

INTRODUZIONE

L’architettura è lo specchio della società, o, come afferma l’architetto svizzero Mario Botta, è il “il riflesso formale della storia”.

Di conseguenza, per capire al meglio l’architettura di oggi e soprattutto per comprendere che tipo di requisiti essa debba presentare al fine di soddisfare le esigenze e i bisogni dei suoi fruitori, vale la pena chiedersi quali siano i lineamenti della società in cui viviamo, della realtà che abitiamo.

Una delle risposte più eminenti a tale domanda è quella del sociologo e filosofo Zygmunt Bauman che a cavallo tra il XX e il XXI secolo scriveva:

“L’idea di stato di riposo, di immobilità, ha senso solo in un mondo che sta fermo o che si potrebbe considerare fermo: in luoghi con mura solide, strade fisse e cartelli indicatori sufficientemente stabili da arrugginire. Non si può stare fermi sulle sabbie mobili. E non si può stare fermi nel nostro mondo tardomoderno o postmoderno, un mondo i cui punti di riferimento sono su ruote in movimento, le cui istruzioni è seccante vedere svanire dalla vista prima che le si possa leggere per intero, ponderarle e seguirle.”

La società descritta dal sociologo polacco in questo stralcio di “Dentro la globalizzazione” non è altro che quella stessa società che verrà definita dallo stesso Bauman pochi anni dopo “società liquida”. Infatti, così come un liquido non presenta bordi definiti e forma propria, così il mondo contemporaneo vede i suoi confini e punti di riferimento dissolversi in un continuo fluire. “Siamo tutti in movimento” sostiene ancora Bauman, e l’architettura non può che adattarsi a questo stato delle cose, o almeno così dovrebbe essere. Eppure in una società in cui si sta assistendo ad una forte crisi della famiglia intesa come nucleo tradizionale, in cui i confini geografici appaiono sempre più labili, e il nomadismo diviene una condizione sempre più diffusa tra gli individui, l’architettura, e in particolare l’architettura domestica che dovrebbe essere quella più intimamente legata ai bisogni e allo stile di vita dei suoi abitanti, rimane ancorata ad un abitare standardizzato in cui l’uomo e la famiglia contemporanea non si rispecchiano più.

Dinnanzi all’unica certezza della modernità, ovvero che “il cambiamento è l’unica cosa permanente e che l’incertezza è l’unica certezza”, lo spazio interno della casa, che è da sempre per l’uomo rifugio, luogo degli affetti, dei bisogni, dei desideri, deve più che mai adattarsi ad un’utenza sempre meno classifica- bile secondo modelli predefiniti e ancor meno prevedibili.

Il mio lavoro di tesi ha come obiettivo quello di mostrare come un progetto flessibile dello spazio abitativo renda possibile rispondere alle svariate e mutevoli esigenze dell’utenza contemporanea, analizzando l’evoluzione del concetto di flessibilità nell’edilizia residenziale, mostrando alcune strategie progettuali che possano rispondere ai requisiti di adattabilità e trasformabilità, e applicando infine tali principi a un caso studio. Il testo è diviso in cinque parti. La prima parte è focalizzata su una ricerca a livello storico riguardo al tema della flessibilità degli spazi abitativi. Punto di partenza sono gli anni Trenta del Novecento, periodo nel quale la questione dell’abitazione diviene particolarmente sentita dai progettisti: Le Corbusier, Gropius, Klein, Rietveld sono solo alcuni degli architetti che, in quell’epoca, hanno sviluppato progetti di alloggi pensati per adattarsi ai bisogni e alle necessità degli abitanti. A seguire sono stati descritti i progetti e le teorie elaborati a partire negli anni Sessanta, quando ritorna al centro del dibattito il tema della casa, fino agli anni Ottanta, sia in Italia, dove si assiste alla nascita di una nuova concezione dell’abitare che prevede la fusione tra architettura e design, che nel resto d’Europa, ad esempio con le ricerche di Daniel Chenut prima, e della SAR poi, e con i progetti del Model innovation. L’excursus storico si conclude con l’analisi del fenomeno di individualizzazione manifestatosi a partire dalla fine del secolo scorso e con la descrizione di progetti in cui il dualismo spazio privato-spazio pubblico all’interno delle abitazioni assume un ruolo fondamentale. Nella seconda parte, invece, viene affrontata la questione della flessibilità nell’epoca contemporanea, soffermandosi su due temi particolarmente attuali ovvero quelli dei mini alloggi e del cohousing e analizzando progetti contemporanei, sia Italiani che internazionali, incentrati su tali tematiche. Segue una terza parte in cui vengono esposti i diversi tipi di flessibilità, in particolare partendo dalla differenza tra flessibilità iniziale e alloggio evolutivo, e spiegando il concetto di flessibilità d’uso e nel tempo. Inoltre sono stati presentati numerosi casi studio scegliendo di organizzarli in due categorie: quelli caratterizzati da una flessibilità a superficie costante e quelli che invece presentavano una flessibilità a superficie variabile.

Nella quarta, alla luce degli esempi esaminati nei capitoli precedenti, sono state elencate alcune strategie progettuali che hanno come obiettivo quello di garantire la flessibilità degli spazi abitativi, classificate a seconda del loro ambito di azione. Infine, nella quinta e ultima parte, tali strategie sono state applicate in un caso studio reale di una casa vacanze nell’alta langa astigiana.

Relatori: Simona Canepa
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AB Architettura degli interni
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/6318
Capitoli:

INTRODUZIONE

- Abitare

- Flessibile

1. LE LEZIONI DELLA STORIA: LA FLESSIBILITA’ COME TEMA DI PROGETTO

-1.1 Lo spazio nella ricerca razionalista negli anni Venti e Trenta del Novecento

-1.2 L’evoluzione del concetto di flessibilità tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta del Novecento

- 1.3 La riconquista dell’Io e il bisogno di autonomia negli anni Novanta del Novecento

2. GLI ANNI DUEMILA: LA FLESSIBILITA’ NELL’EPOCA CONTEMPORANEA

- 2.1 Abitare mini 

- 2.2 Abitare condiviso

3. PROGETTARE LA FLESSIBILITA’

- 3.1 La flessibilità d’uso a superficie costante

- 3.2 La flessibilità d’uso a superficie variabile

4. STRATEGIE PER LA FLESSIBILITA’

5. SPERIMENTAZIONE PROGETTUALE

CONCLUSIONI

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI

RINGRAZIAMENTI

Bibliografia:

Baffa Rivolta Matilde, Rosari Augusto, Alexander Klein: Lo studio delle piante e la progettazione degli spazi negli alloggi minimi, Mazzotta, Milano, 1975.

Baldini Maria Rossella, Il significato dell’abitare, Allinea Editrice, Firenze, 1988.

Bauman Zygmunt, Dentro la globalizzazione: Le conseguenze sulle persone, Laterza, Roma-Bari, 1999.

Bauman Zygmunt, Modernità liquida, Laterza, Roma-Bari, 2002.

Boeri Stefano, Coabitare nell’accampamento Urbano, in Guerzoni Marco, Dalla casa all’abitare: Storie di case e persone al tempo della crisi globale, Damiani, Bologna, 2009.

Canepa Simona, Vaudetti Marco, Architettura degli interni e progetto dell’abitazione, UTET, Torino, 2010.

Ceccarelli Paolo, Gresleri Jacopo, Cohousing: Esperienza internazionale di abitare condiviso, PLUG IN, Busalla (GE), 2015.

Cellucci Cristiana, Di Sivo Michele, Habitat contemporaneo: Flessibilità tecnologica e spaziale, FrancoAngeli, Milano, 2016.

Coppola Pignatelli Paola, I luoghi dell’abitare, Officina, Roma, 1977.

De Fusco Renato, Storia dell’architettura contemporanea, Laterza, Roma-bari, 1974.

Eleb-Vidal Monique, Penser l'habité, Mardaga, Liege, 1988.

Grecchi Manuela, Risposte alle nuove esigenze dell’abitare, in Grisotti Marcello, Pedrotti Laura, Zambelli Ettore, Residenze flessibili: Progettazione spaziale e tecnologica, Esculapio, Bologna, 1996.

Heidegger Martin, Bâtir Habiter Penser, in Essais et Conférences, Gallimard, Paris, 1958.

Le Corbusier, Vers une architecture, Cres, Parigi, 1923.

Losasso Mario, La casa che cambia: Progetto e innovazione tecnologica nell’ edilizia residenziale, CLEAN, Napoli, 1997.

Malighetti Laura Elisabetta, Progettare la flessibilità: Tipologie e tecnologie perla residenza, CLUP, Milano, 2000.

Mandolesi Enrico, Flessibilità interna dell’alloggio e procedimenti costruttivi in rapporto anche al contenimento dei costi, Leberit, Roma, 1973.

Minestroni Laura, Casa dolce casa: Storia dello spazio domestico tra pubblicità e società, FrancoAngeli, Milano, 1996.

Pedrotti Laura, Tecnologie per la flessibilità, in Grisotti Marcello, Pedrotti Laura, Zambelli Ettore, Residenze Flessibili: Progettazione spaziale e tecnologica, Esculapio, Bologna, 1996.

Proust Marcel, À la recherche du temps perdu, Grasset &Nrf, Paris 1913- 1927.

Raiteri Rossana, Progettare la residenza: Tendenze innovative, Maggioli, Rimini, 1996.

Rocca Alessandro, Architettura low cost tech, invenzioni e strategie di un’avanguardia a bassa risoluzione, (VI) Sassi Editore, Schio, 2010.

Samonà Giuseppe, L’urbanistica e l’avvenire della città, Laterza, Bari, 1959.

Sapio Antonella, Famiglie, reti familiari e cohousing: Verso nuovi stili di vivere, del convivere e dell’abitare, FrancoAngeli, Milano, 2010.

Segantini Maria Alessandra, Spazi minimi, Motta, Milano, 2004.

Segantini Maria Alessandra, Atlante dell’abitare contemporaneo, Skira, Milano, 2008.

Vitta Maurizio, Dell’abitare: Corpi Spazi Oggetti Immagini, Einaudi, Torino, 2008.

Yudina Anna, Furnitecture: Furniture that transforms space, Thames & Hudson Ltd, Londra, 2015.

Zevi Bruno, Storia dell’architettura moderna, Einaudi, Torino, 1950.

RIVISTE

Campioli Andrea, Progettare oltre l’emergenza, spazi e tecniche per abitare contemporaneo, Il Sole 24 ore press, 118, Milano.

D’Innocenzo Assunta, Processi demografici e sociali, soluzioni innovative per comunità solidali, sguardi di genere, TRI A, Voi. 6 n. 10, giugno 2013, pp. 113- 114.

Eleb-Vidal Monique, Dopo l’existenzminimum, Rassegna, n. 35, settembre, 1988, pp. 32-39.

Morace Francesco, La casa reale e il single virtuale, Interni, n. 419, pp. 106- 109.

SITOGRAFIA

Brake Alan G, My micro NY. https://www.dezeen.com/2016/02/01/carmell-place-micro-apartment-tower-new-vork-citv-narchitects-photos/, 1 febbraio 2016.

D’Ambrosi Maria, Mario Botta. L’architettura, lo specchio della società contemporanea. http://www.expo2015.org/maaazine/it/cultura/mario-botta-l-architettura-lo-specchio-della-societa-contemporanea.html, 30 settembre 2015 .

Ghiacci Silvia , MIA Alloggio Modulare Innovativo - Claudio Lucchin & architetti associati. https://www.arketipomaaazine.it/mia-alloaaio-modulare-innovativo-claudio-lucchin-architetti-associati/ ,5 novembre 2013.

Giberti Massimiliano, Le mini case della biennale di Venezia, flessibili e confortevoli. http://www.elledecor.it/biennale-venezia/minimal-housina-proaetti. 1 giugno 2016.

Lilli Manlio, Gli spazi dell’abitare contemporaneo. http://www.stradeonline.it/terza-paaina/532-gli-spazi-dell-abitare-contemporaneo. aprile 2014.

Milan Laura, L’abitazione minima secondo Ofis Arhitekti. http://www.architetto.info/news/proaettazione/labitazione-minirna-secondo-ofis-arhitekti/?utm camDaian=Architetto-Newsletter&utm medium=e-mail&utm source=newsletter. 12 settembre 2017

Mini living - “Breathe”. http://fuorisalone.it/2017/it/maaazine/focus/article/46/mini-livina-breathe, 2016.

Sbisà Annamaria, Flessibile, variabile, affollata la casa comunicante di Boeri. http://milano.repubblica.it/dettaglio/flessibile-variabile-affollata-la-casa-comunicante-di-boeri/1587226, 7 febbraio 2009.

Smargiassi Michele, Cambiano le famiglie italiane e le case diventano flessibili. http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/cronaca/casa-futuro/casa-futuro/casa-futuro.html. 2 giugno 2009.

Vitta Maurizio, Nuovi modelli dell’abitare. http://www.treccani.it/enciclopedia/nuovi-modelli-dell-abitare %28XXI-Secolo%29/. 2010.

Modifica (riservato agli operatori) Modifica (riservato agli operatori)