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SchOOl: progetto per una scuola temporanea in contesti di emergenza.

Simone Vacca D’Avino

SchOOl: progetto per una scuola temporanea in contesti di emergenza.

Rel. Lorena Alessio. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2017

Abstract:

La tesi proposta è il risultato di un insieme di esperienze che mi hanno permesso di sviluppare più approfonditamente l’argomento relativo all’architettura per l’emergenza.

Oggi più che mai si parla di architettura sociale come risposta pratica ai differenti tipi di emergenze e al contempo come strumento per il recupero del tessuto urbano già costruito.

In questa ricerca si è voluto analizzare l’architettura dei contesti poveri e di guerra poiché in tali situazioni il progetto è obbligato a seguire dei processi di semplificazione relativi all’efficienza energetica e ambientale contemporaneamente all’utilizzo di strutture

realizzabili in tempi rapidi e con materiali facili da reperire. Nello specifico l’intenzione è stata quella di offrire degli spazi che possano aiutare a prevenire l’interruzione dell’apprendimento, evento che si genera solitamente nei momenti dell’emergenza.

L’elaborato proposto ha avuto come oggetto lo studio di una soluzione per uno spazio educativo temporaneo da inserire nei diversi scenari colpiti da un evento emergenziale;

questo ha determinato l’ideazione di un concept di base adattabile e trasformabile nei differenti contesti climatici e culturali. Nel processo d’ideazione sono stati approfonditi una serie di focus in modo da definire le principali difficoltà che si presentano solitamente in

una situazione di emergenza e nel contempo le possibili soluzioni impiegate in questo tipo di circostanze. Inoltre, con l’intenzione di rendere il progetto sostenibile nei diversi ambiti, sono state individuate quattro parole chiave che hanno permesso di definire i criteri

generali della proposta, questi sono: l’adattabilità, l’identità, la fattibilità e la trasportabilità.

Da queste intenzioni si è cercato di stabilire le dimensioni di una cellula base attraverso l’utilizzo di un’unica soluzione strutturale utilizzabile sia come elemento verticale di interpiano sia come elemento orizzontale di piano. La ricerca tecnologica si è concentrata sullo studio di una soluzione mirata che permettesse il giusto compromesso tra la qualità

del prodotto e il costo di produzione, a tal proposito la scelta è ricaduta sull’adozione di un elemento classico della produzione del legno: il listello. I motivi di questa decisione sono dovuti alla possibilità di reperire il prodotto in tutto il mondo, anche in situazioni dov’è

carente la presenza di macchinari industriali. L’utilizzo del listello, come elemento di base dell’intero progetto, ha definito una serie di regole generali sia nella fase di realizzazione dei singoli elementi che in quella del montaggio. Nel dettaglio, la soluzione proposta definisce un sistema costruttivo a telaio di 2,5 x 2,5 metri composto da elementi lineari trave e pilastro. Per semplificare questo sistema ed evitare la presenza in cantiere di

elementi con dimensioni e funzioni differenti, si è scelto di predisporre il listello in base alle diverse soluzioni in modo da utilizzare la stessa entità come elemento orizzontale di piano quando prevale il comportamento di flessione o come elemento verticale d’interpiano, e

quindi come pilastro, nei casi dove prevale il comportamento di sforzo normale.

A livello concettuale SchOOl è uno spazio vuoto destinato ai differenti utilizzi che una scuola può offrire. Infatti, nonostante la regolarità del modulo, il progetto è pensato per offrire ai bambini la possibilità di sperimentare spazi alternativi e mai ripetitivi. Nel progetto si è cercato di coniugare gli aspetti della pedagogia con l’architettura in modo da formare il bambino all’interno di un vuoto, inteso come realtà fisica, che gli permetterà di scoprire le

infinite possibilità di muoversi dentro una porzione di mondo; l’intenzione è quindi quella di offrire ai bambini la possibilità di distrarsi e di dimenticare l’emergenza che si trovano ad affrontare. Il progetto definisce prima di tutto uno spazio sicuro capace di ispirare i bambini

ad aprire la mente e avere una visione alternativa del mondo.

Per ulteriori informazioni contattare:

Simone Vacca D’Avino, simonevaccadavino@gmail.com

Relatori: Lorena Alessio
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AO Progettazione
A Architettura > AQ Spazi funzionali dell'abitazione
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/6063
Capitoli:

PREMESSA

1 INTRODUZIONE

PARTE 1: FASE DI RICERCA

2 L'EMERGENZA

2.1 DEFINIZIONE E CLASSIFICAZIONE

2.2 LE FASI DELL'EMERGENZA

2.3 LE REAZIONI UMANE

2.4 L'ARCHITETTURA NELL'EMERGENZA

2.5 LO STATO DELL'ARTE

3 LA SCUOLA

3.1 LO SPAZIO EDUCATIVO

3.2 L'APPROCCIO PEDAGOGICO

3.3 TIPOLOGIE EDILIZIE

3.4 CASI STUDIO

PARTE 2: FASE DI PROGETTO

4 IL PROGETTO

4.1 IL BANDO DI CONCORSO

4.2 CONCEPT DEL PROGETTO

4.2.1 ADATTABILITÀ

4.2.2 IDENTITÀ

4.2.3 FATTIBILITÀ

4.2.4 TEMPORANEITÀ

5 LE COSTANTI E LE VARIABILI - "LA REGOLA E IL CASO" di Bruno Munari

5.1 LE COSTANTI "LA REGOLA"

5.1.1 IL MODULO

5.1.2 I MATERIALI

5.1.2.1 IL LEGNO

5.1.2.2 IL POLICARBONATO

5.1.2.3 IL TESSUTO

5.1.2.4 LA LAMIERA

5.2 LE VARIABILI "IL CASO"

5.2.1 L'AMBIENTE

5.2.1.1 PROTEZIONE DALLA PIOGGIA

5.2.1.2 ORIENTAMENTO

5.2.1.3 SCHERMATURE

5.2.1.4 RACCOLTA DELL'ACOUA PIOVANA

5.2.2 IL CLIMA

5.2.2.1 VENTILAZIONE

5.2.2.2 SERRE

6 MANUALE DI COSTRUZIONE

7 IL CASO STUDIO: SCH00L_5X5_TR0PICAL CLIMATE

CONCLUSIONI

BIBLIOGRAFIA

SITOGRAFIA

RINGRAZIAMENTI

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