polito.it
Politecnico di Torino (logo)

Dal piano regolatore generale ai piani complessi, dalla pianificazione urbanistica alla rigenerazione urbana : il caso dell'ex Lebole di Arezzo e i suoi limiti

Mariachiara Pollicina

Dal piano regolatore generale ai piani complessi, dalla pianificazione urbanistica alla rigenerazione urbana : il caso dell'ex Lebole di Arezzo e i suoi limiti.

Rel. Carlo Alberto Barbieri. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Paesaggistico-Ambientale, 2015

Abstract:

Introduzione

Durante il periodo di tirocinio svolto presso lo studio FOR Architecture & Engeenering di Torino, ho seguito lo sviluppo del Piano Urbanistico Attuativo dell'area Lebole situata ad Arezzo in Toscana. Ho potuto seguire e analizzare i vari sviluppi progettuali e giuridici del Piano di quest'area situata a ridosso del centro storico e considerata strategica poiché rappresenta un dei punti di accesso alla città.

Negli anni cinquanta nasceva l'industria Lebole, un' industria tessile caratterizzata dalla presenza di personale operaio esclusivamente femminile, che negli anni ha raggiunto più di 5000 addette. Si presenta quindi come una realtà importante che caratterizzerà per sempre la storia e la funzionalità della città di Arezzo. Ma alla fine degli anni settanta questa realtà si va deteriorando e tra le varie cessioni, crisi finanziari, la Lebole cessa la sua attività, lasciando un vuoto urbano e identitario alla città.

Sono circa vent'anni che si cerca di dare un nuovo volto alla zona presa in esame, zona che risulta essere un vero trampolino di lancio e biglietto da visita per Arezzo.

Ho cercato di sviluppare una tesi iniziando dallo studio geografico e storico del territorio, per capire la sua struttura e il suo sviluppo per poi approfondire quelli che sono stati i vari caratteri urbanistici e la sua identità. Parte così una presentazione storico e giuridica, contrassegnata da una pianificazione assente e carente negli anni post bellici per poi passare alla difficile pianificazione dei primi anni novanta. La svolta nella pianificazione aretina si ha finalmente con la legge Regionale del 1995 che riesce a dare delle linee guida e dei giusti input ad una pianificazione molto lenta e frastagliata. Durante quegli anni si sviluppa fortemente il tema del riuso industriale e dei vuoti urbani. Nasce il concetto di recupero, non più inteso come riqualificazione architettonica della struttura, ma come ricucitura tra i quartieri e mantenimento del carattere storico e identitario proprio della città e della sua vecchia funzione.

Ho deciso, quindi, di guardare a come la città cambia, si modifica nel tempo, si costruisce a partire da un susseguirsi di fasi diverse. Il passato è il primo elemento su cui si fondano le nuove configurazioni, sia spaziali che sociali, delle città.

Per questo la città è oggi differente da ciò che era in passato, non solo per le mutate condizioni strutturali ed economiche, ma anche, e soprattutto, perché è cambiato il contesto di riferimento in cui tali mutamenti vengono vissuti ed interpretati.

Arezzo è principalmente una città industriale caratterizzata da due forti settori quali l'oro (Sacfer, 1904) e la sartoria ( Lebole, 1955) che sono diventati un vero e proprio simbolo per tutto il territorio nazionale. L' area presa in esame non è solo un'area che si trova poco fuori la città storica, ma un lotto importante un lotto considerato il "biglietto da visita" alla città, con un forte valore simbolico che ha caratterizzato la storia della città. Ciò comporta irrinunciabilmente che gli interventi siano di forte valore simbolico e comunicativo e caratterizzati da forte valore architettonico. Il tema della sua riqualificazione risulta essere complesso date le molte componenti che si interfacciano: la viabilità, con la presenza del nodo tra il raccordo autostradale e la tangenziale urbana, la crescita dei parcheggi necessari alle nuove attività, l'acceso e il recupero di un'area attualmente in disuso, la riconversione dei manufatti esistenti e la creazione di nuove strutture.

Analizzando il progetto e le sue modifiche nel corso degli anni si riscontrano sia tra i vari esponenti politici che tra i cittadini varie polemiche. Ascoltato le varie opinioni dei cittadini mi sono chiesta per chi fosse realizzato questo progetto, se come spesso succede per gli interessi dei soliti imprenditori o realmente per la città e i suoi cittadini. Il progetto, partito come un'opera volta al recupero e alla riqualificazione di un'area degradata piena di promesse di rinascita economica e sociale con la formazione di spazi funzionali per i cittadini, nelle sue battute finali si rivela o si svela l'ennesimo centro commerciale affiancato da minima edilizia residenziale pubblica.

Ho cercato di sviluppare una tesi che ripercorrendo date importanti della pianificazione urbanistica e territoriale, cerchi di mettere in luce i punti focali del problema, e cioè che molto spesso progetti cosi importanti vengono studiati e sviluppati con grandi prospettive, volte al miglioramento della città, ponendo al centro del loro operato il fabbisogno dei cittadini, le loro problematiche e le loro prospettive future, ma alla fine tutto sembra cambiare. Non sembrano più prevale gli obbiettivi precedentemente elencati, ma ci troviamo di fronte al prevalere di interessi economici delle figure più forti,i politici, gli imprenditori e le banche.

Relatori: Carlo Alberto Barbieri
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: U Urbanistica > UK Pianificazione urbana
U Urbanistica > UN Storia dell'Urbanistica
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Paesaggistico-Ambientale
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/4236
Capitoli:

Introduzione

1 Arezzo

1.1 Inquadramento territoriale

1.1.1 Analisi demografiche

1.1.2 Il passaggio da cittadina agricola a città industriale

1.1.3 Scheda di approfondimento sul contratto di mezzadria ,

1.2 L'industria Aretina

1.2.1 Scheda di approfondimento: Nasce l'industria Lebole

1.2.2 Scheda di approfondimento: Sacfem, il fabbricone

1.2.3 Scheda di approfondimento: UnoaErre, il distretto orafo

2 Le trasformazioni urbanistiche ad Arezzo

2.1 Arezzo verso una pianificazione territoriale: tentativi di Piano

2.2 Il del Piano Regolatore Generale del 1987: le ipotesi errate

2.2.1 Le varianti al PRG

3 L.R. del 1995 e la verifica per parti di città

3.1 Scheda di approfondimento: Il fenomeno della dismissione industriale

3.2 Il Piano Strutturale

3.2.1 Le U.T.O.E

3.3 Il Regolamento Urbanistico

3.4 Il Piano Complesso di Intervento

3.4.1 Il quadro d'insieme delle aree interessate per la pianificazione strategica di Arezzo

4 Il caso studio: ASI 3.3: Cittadella degli Affari

4.1 Inquadramento territoriale

4.2 Il Piano Complesso di Intervento-A.S.I. 3.3. Cittadella degli Affari -

4.2.1 La sequenza procedimentale per la formazione del Piano Complesso di Intervento

4.2.2 Sistema degli insediamenti

4.2.3 Sistema delle infrastrutture

4.2.4 Modalità attuative del Piano Complesso d'intervento (PCI) tramite il Piano Urbanistico Attuativo ...

4.2.5 Articolazione in comparti e lotti per attribuzione capacità edificatoria

4.2.6 Valutazione di impatto ambientale (VAS)

4.2.7 Riflessioni riguardo gli strumenti urbanistici e la loro disciplina legislativa, sulla loro valenza e sul loro impiego nella progettazione urbanistica

4.2.8 Riflessioni sul caso di studio "Cittadella degli Affari". Il progetto farà da cerniera con il centro storico e con gli altri progetti? Sarà realmente efficace?

5 Bibliografia

5.1 Siti di ricerca

Bibliografia:

Bibliografia

Arona A. (1998) Edilizia, industria, infrastrutture: Costa lancia la nuova generazione di Pru, Edilizia e Territorio,

Barbieri C.A.(1996) Aree urbane industriali dismesse: una seconda "generazione"del fenomeno?, (a cura), "Le aree urbane dismesse: un problema, una risorsa", Dansero, Torino.

Barbieri C.A. (1998) Una risorsa il cui utilizzo resta difficile e complesso. Alcune considerazioni, (a cura) Sguardi su i vuoti. Recenti ricerche del Dipartimento Interateneo Territorio sulle aree industriali dismesse, Torino.

Barbieri C.A. (2000) Dismissione e sottoutilizzazione di complessi immobiliari, (a cura) Dai Programmi Complessi alle politiche integrate di sviluppo urbano, Inu edizione, Roma.

Benevolo L., (1988) Relazione al convegno: aree industriali dismesse: piani o progetto? Anci, Milano.

Berti L., Licciardello P., (2010) Storia di Arezzo,stato degli studi e prospettive, Edifir, Firenze.

Bianchetti D., (1985) Aree industriali dismesse: primi percorsi di ricerca, Urbanistica inumazioni.

Bondonio A., Callegari G., Franco C., Gibello L. (2005) Stop and go. Il riuso delle aree industriali dismesse in Italia. 30 casi studio, Alinea, Firenze.

Breglia M., (2000) Il valore virtuale delle aree dismesse e riqualificazione delle periferie, (a cura) Alta tecnologia e rivitalizzazione metropolitana, Franco Angeli, Milano.

Bobbio R. (1999) Riconversione delle aree dismesse: aggiornamento e spunti di riflessione, Urbanistica Informazione.

Corsico F. (1996) Per un nuovo approccio al recupero delle aree urbane dismesse, in Dansero E. (a cura) Le are urbane dismesse: un problema, una risorsa, Contributo INU alla Conferenza mondiale Habitat II, Torino.

De Franciscis, G., (eds) (1997) Rigenerazione urbana - Il recupero delle aree dismesse in Europa,

Eidos s.a.s., Castellammare di Stabia.

Dansero E. (a curaj Le aree urbane dismesse: un problema, una risorsa, Contributo INU alla Conferenza mondiale Habitat II, Torino, Atti n. 3.

Diappi L., (2009)Rigenerazione urbana e ricambio sociale. Gentrification in atto nei quartieri storici italiani, Franco Angeli, Milano.

Dragotto M., India G. (2007) La città da rottamare. Dal dismesso al dismettibile nella città del dopoguerra, Cicero Editore.

Emery N., (2007) L'architettura difficile. Filosofia del costruire, Christian Mariotti, Milano.

Fareri P., (2006) Rallentare. Il disegno delle politiche urbane, Franco Angeli, Milano.

Fossa G, Fossati A., (2001) Oltre la fabbrica, ed. Clup, Milano.

Gabrielli P., (2003) Quelle della Lebole: frammenti di fabbrica tra interni e esterni, le Balze.

Gamberini M. (1997) Il quadro normativo e le politiche della Regione Toscana, in Giovannelli G. (a cura) Aree dismesse e riqualificazione urbana, Alinea, Firenze.

Gambino R. (1996) Conclusioni del seminario: nuove strategie per nuove politiche, in Dansero E. (a cura) Le aree urbane dismesse: un problema, una risorsa, Contributo INU alla Conferenza mondiale Habitat II, Torino.

Gargiulo C., (2001) Processi di trasformazione urbana e aree industriali dismesse:esperienze in atto in Italia, atti dei convegni AUDIS1999-2000, Audis, Venezia.

Giaimo C, Spaziante A.( 2000) Se i vuoti si riempiono. Aree industriali dismesse: temi e ricerche, Alinea, Firenze.

INU (2001) Nuove esperienze di pianificazione comunale in Toscana, uno studio di casi, collana 34, anno VII.

Giovannelli G., (1997) Aree dismesse e rigenerazione urbana: l'innovazione nelle politiche e negli strumenti d'intervento, Alinea, Firenze.

Giovannelli G., (1999) La riconversione di aree dismesse in Emilia-Romagna e in Toscana, Urbanistica Informazioni, n. 164.

Mangoni F., (1999) Progetti di trasformazioni urbane, Urbanistica Dossier, suppl. al n. 168 di Urbanistica Informazioni.

Maspoli R., Spaziante A. (2012) Fabbriche, borghi e memorie. Processi di dismissione e riuso postindustriale a Torino Nord, Alinea,Firenze.

Mercandino C. e A.,(1976) Storia del territorio e delle città d'Italia, Mazzotta, Milano.

Musco F., 2009, Rigenerazione urbana e sostenibilità, FrancoAngeli, Milano.

Ombuen S., Ricci M., Segnalini 0.,(2000) I Piani Complessi, Innovazione e Piano nell'Europa delle Regioni, il Sole 24 ore.

Palermo A., (2011) Il territorio tra "strutture" e "strategie", strutturazioni territoriali e criteri della pianificazione strategica per la definizione di modelli di sviluppo locale per centri di medie e piccole dimensioni, Franco Angeli, Milano .

Papuli G., (2004) Archeologia del patrimonio industriale. Il metodo, la disciplina, Giada ed., Perugia.

Parente M., (2002) La conoscenza scientifica e tecnologica. I luoghi le memorie, le tracce, Quaderni del design 2, Napoli.

Perulli P., (2004) Piani strategici. Governare le città europee, Milano, Franco Angeli.

Piano R.,(2014) Ecoquartieri - Strategie e tecniche di rigenerazione urbana in Europa, Marsilio editore.

Piroddi E., (1999) Le forme di Piano, FrancoAngeli, Milano.

Ricci, M., (1995). Finanziamenti e nuovi attrezzi per il recupero urbano, in "Urbanistica Informazioni"

Tognarini I., (2007) Quando suonava la sirena: Sacfem 1907- 2007, Polistampa.

Saccomani, S., (1996) I processi di trasformazione delle aree dismesse: qualche riflessione sul caso piemontese, in Dansero E. (a cura) Le aree urbane dismesse: un problema, una risorsa, Contributo INU alla Conferenza mondiale Habitat II, Torino.

Salzano E., (2003) Le nuove leggi urbanistiche: l'opportunità per costruire nuove strategie territoriali e nuove relazioni tra istituzioni, cittadini e operatori economici, in Fondamenti di urbanistica, Bari, Editori Laterza

Sitte C,( 1996) L'arte di costruire le città. L'Urbanistica secondo i suoi fondamenti artistici, Jaca book, Milano.

Spaziante A., (2009) Vuoti industriali: eredità e innovazione, IRES, Torino.

Starnazzi C., (2005) Leonardo e la terra di Arezzo: storia, miti e paesaggi, Calosci.

Storchi S., (2001) Recupero, riqualificazione e riuso della città, Unicopli, Milano.

Urbani, P., (2001) La riconversione urbana: dallo straordinario all'ordinario, problemi aperti nell'urbanistica consensuale, in "Archivio di Studi Urbani e regionali".

Ventrella S., Rupi P.L ,(1999) il Piano strutturale- norme, prassi, esempi in Toscana, Alinea, Firenze.

Zeppetella, P., (2009) Creatività, sfera pubblica e riuso sociale degli spazi. Forme di sussidiarietà orizzontale per la produzione di servizi non convenzionale, Cittalia.

Siti di ricerca

www.comene.arezzo.it

www.maps.comune.arezzo.it

www.provincia.arezzo.it

www.regione.toscana.it

www.corrierediarezzo.corr.it

www.lanazione.it

www.dati.toscana.it

www.wikipedia.it

www.arezzoturismo.it

www.arezzonotizie.it

www.discovertuscany.com

www.architettiarezzo.it

www.inarsindarezzo.it

www.inu.it

Modifica (riservato agli operatori) Modifica (riservato agli operatori)