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Il "recupero del moderno" nel centro storico di Venaria

Fulvio Olivero

Il "recupero del moderno" nel centro storico di Venaria.

Rel. Giovanni Brino. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2006

Abstract:

L'"Area Centrale" di Venaria Reale cioè l'area adiacente alla Reggia che risulta tagliata in due dalla Via Mensa (l'antica strada che porta al Castello ) è stata per lungo tempo abbandonata, scadendo a livello di quartiere-dormitorio. Fino agli anno '80, la Reggia , che ne aveva costituito l'originaria ragione d'essere, rappresentava una speranza ingombrante e imbarazzante, ridotta com'era ad un rudere senza destinazione di cui non era chiaro il destino. A partire dagli anni '80, Venaria Reale cerca di ritrovare la sua immagine originaria e ha inizio un lento processo di recupero della Reggia e con essa la Via Mensa e la stessa "Area Centrale" adiacente alla Via Mensa. Nel 2004, mentre i restauri della Reggia procedono verso la conclusione, anche se la destinazione dei vari fabbricati non è ancora definita chiaramente, viene lanciato un percorso sul Piano del Colore della Via Mensa e dell'"Area Centrale". Ma, mentre la Via Mensa, a parte il degrado e qualche superfetazione reversibile, ancora facilmente rimediabile (almeno sul piano teorico ) risulta recuperabile con un Piano del Colore volto al restauro conservativo delle sue facciate con gli accessori relativi (botteghe, insegne, ecc), nelle due porzioni di "Area Centrale" alla Via Mensa, si assiste a tutta una serie di interventi di "modernizzazione", operati tra la fine della guerra e gli anni '80-90 che vanno ben oltre le normali superfetazioni ed il degrado dovuto a mezzo secolo di abbandono, ovviabili con un restauro conservativo tradizionale. Per il recupero delle facciate di questi fabbricati, non sempre bastano le regole del restauro conservativo, ma sono necessari altri tipi di intervento, a seconda delle tipologia di "modernizzazione" messe in atto a volte abusivamente, con interventi talvolta reversibili ma di solito irreversibili. Scopo della presente tesi è l'individuazione ed un primo tentativo di catalogazione di questi interventi di "modernizzazione", in vista di un loro possibile anche se non facile recupero. La tesi, pur non proponendo delle soluzioni dirette di questi interventi di "modernizzazione", cerca di individuare dei modelli di intervento che possono indicare delle possibili vie d'uscita.

Gli interventi di "modernizzazione". Rilievo e schedatura dello stato di fatto.

L'"Area Centrale" di Venaria Reale è stata oggetto di un rilievo e di una schedatura sistematica degli interventi di "modernizzazione" operati nel corso di mezzo secolo sulle facciate oggetto del Piano del Colore, dai più banali e reversibili ai più "duri" e apparentemente irreversibili ed in ogni caso non ovviabili con semplici operazioni di rimozione, ancora regolabili facilmente con una normativa di tipo tradizionale. Questo fenomeno, comune purtroppo alla maggior parte dei Centri Storici Italiani, è stato studiato cercando di analizzare le cause, non solo senza demonizzarlo, ma mettendo in luce aspetti positivi anche se non riusciti formalmente, cercando di trovarne le possibili soluzioni attraverso il confronto con tutta una serie di esperienze offerte dall'architettura moderna più avanzata, che possono offrire lo spunto per una via d'uscita senza dover ricorrere ad una loro improbabile demolizione. Gli interventi di "modernizzazione" riscontrati nell'"Area Centrale", alcuni dei quali non solo sono giustificabili come rimedio a chiari "errori progettuali", e in certi casi sono persino giudicabili positivi, sono stati analizzati alla luce della situazione oggettiva in cui sono stati effettuati. Prima di tentare una catalogazione delle diverse tipologie di "modernizzazione" riscontrate nell'"Area Centrale" venariese, è stata effettuata una mappatura a seguito di una schedatura sistematica di tutti gli interventi di "modernizzazione" delle facciate riscontarti nell'area in questione, dai più banali e reversibili a quelli irreversibili e non recuperabili con semplici operazioni di rimozione.

Tipologie di "modernizzazione" delle facciate venariesi.

I vari interventi riscontrati nelle facciate dell'"Area Centrale" di Venaria sono stati classificati empiricamente in tre categoria principali, ognuna delle quali si articola in varie sottocategorie:

Relatori: Giovanni Brino
Tipo di pubblicazione: A stampa
Parole chiave: Venaria - recupero
Soggetti: R Restauro > RA Restauro Artchitettonico
Corso di laurea: Corso di laurea in Architettura
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/417
Capitoli:

1 - inteventi di "modernizzazione " reversibili

Appartengono a questa categoria le seguenti superfetazioni dettate da esigenze di "miglioramento" funzionale :

1.1 Impiantistica a vista (cavi elettrici e telefonici, tubazioni del gas, contatori, scarichi, pluviali, antenne paraboliche in facciata, ecc.)

1.2 Rivestimenti impropri di facciate storiche con materiali moderni (fenomeno riscontrato sopratutto nelle facciate storiche commerciali, ma osservato anche nelle facciate di edifici residenziali, specie negli zoccoli)

1.3 Tende di plastica o di tela di riparo dei balconi e dei ballatoi

1.4 Sistemi di chiusura di balconi e di ballatoi mediante struttura in ferro e vetro o in legno e vetro.

1.5 Tettoie di plastica di copertura delle terrazze, dei ballatoi e dei balconi

1.6 Pop outs in muratura per la formazione di cessi, sgabuzzini, box, scale, ecc, all'esterno delle facciate.

1.7 Uso del verde privato come mezzo di riparo e miglioramento ambientale, con piante rampicanti ecc.

1.8 Altri tipi di superfetazioni.

2 - Interventi di "modernizzazione " irreversibili

Appartengono a questa categoria gli interventi di alterazione di facciate tradizionali, mantenendo invariata la volumetria :

2.1 Allargamenti di finestre, porte, portoni e botteghe, con serramenti e sistemi di chiusure moderni (serrande a soffietto, avvolgibili, ecc.)

2.2 Trasformazione di "pantalere" in legno mediante cornicioni in cemento armato.

2.3 Trasformazione di balconi in pietra in balconi in cemento armato con ringhiere di materiali non tradizionali.

2.4 Rivestimenti totali delle facciate originarie con clinker, travertino, ecc.

2.5 Altri tipi di "modernizzazione"

3 - Facciate di edifici chiaramente moderni

Appartengono a questa categoria le facciate di edifici moderni derivanti da progetti ex novo, o da sopraelevazioni, classificati empiricamente in base a possibili interventi di miglioramento secondo le seguenti categorie:

3.1 Facciate piatte, senza balconi, ballatoi o verande, senza tetti piani e terrazze.

3.2 Facciate con balconi e terrazze.

3.3 Facciate con verande.

3.4 Altri tipi di facciate.

Tipologie di facciate desunte dall'architettura contemporanea

L'architettura contemporanea più avanzata, a livello locale, nazionale e internazionale, può suggerire degli interventi di miglioramento delle facciate "modernizzate" o "moderne" riscontrate nell'"Area Centrale" di Venaria Reale. Gli esempi documentati sono stati articolati in categorie empiriche in modo da poter essere interfacciati con le tipologie di modernizzazione riscontrate:

1 - Esempi di verde privato urbano, nelle terrazze, nelle facciate, nei giardini.

2 - Esempi di facciate ventilate.

3 - Esempi di facciate aperte con verande e ballatoi.

4 - Esempi di balconi e terrazze.

5 - Altri esempi di facciate.

Gli esempi proposti come stimolo per uscire dall'impasse riscontrato nell'"Area Centrale" venariese, a volte provocatori, sono interessanti perché mettoni in discussione le normative attuali e aprono una prospettiva di interventi che lo stesso degrado delle tipologie di facciate "modernizzate" e "moderne" dei nostri centri storici rende ormai obbligatori. Invece di limitarsi a operazioni di restauro o di manutenzione ordinaria, sarebbe opportuno tentare di superare i limiti oggettivi di queste strutture, ormai obsolete anche dal punto di vista del risparmio energetico, dell'accessibilità e della stessa vivibilità, che giustificano interventi"correttivi" non solo dal punto di vista estetico ma anche e soprattutto funzionale, rimediabili solo con un intervento di riqualificazione a livello urbanistico adeguato, che ovviamente va ben oltre la portata di un "Piano del Colore" tradizionale.

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