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Smart mobility della citt

Luca Carena

Smart mobility della citt.

Rel. Liliana Bazzanella, Giuseppe Roccasalva. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Paesaggistico-Ambientale, 2014

Questa è la versione più aggiornata di questo documento.

Abstract:

Introduzione

In un periodo di crisi economica-fmanziaria e di profondi cambiamenti nel contesto legislativo italiano, l’evoluzione tecnologica ha portato alla costruzione di città in grado di rispondere sempre più alle esigenze del cittadino. L'inserimento delle infrastrutture ICT (Information and Communication Tecnology) offre un insieme di possibilità in varie tematiche quali: la mobilità, internet, le risorse ambientali, le politiche dell’abitare e il metodo di amministrazione. Negli ultimi anni si è andata a formare una nuova visione della città, in grado di racchiudere in un solo termine, “Smart City”, concetti come sostenibilità, intelligenza, competitività, inclusività, creatività, iperconnessione, tecnologia ed efficienza.

Seppur avviate da una tecnologia in continua evoluzione, per Smart City s'intende un insieme di fattori che non dovranno essere collegati unicamente alla presenza di infrastrutture di informazione e comunicazione al cittadino/turista (come reinserimento di rete wi-fi o HotSpot1), ma anche al ruolo del capitale umano, sociale e relazionale (istruzione, cultura, etc.).

L’attenzione su com’è percepita la Smart City dal punto di vista sociale, cioè di come il cittadino stia diventando sempre più consapevole del suo ruolo fondamentale affinché una città diventi “Smart", è evidenziata dal crescente interesse dell’Europa verso questa tematica. L’Unione Europea, infatti, ha mostrato, con bandi europei e nazionali, come quello “Smart Cities and Communities”, e sta mostrando tuttora, una forte volontà a incentivare questa ricerca, con nuovi bandi, al fine di elaborare una strategia per far diventare la città sempre più “Smart”.

In questo panorama, risulta quindi evidente l’interesse verso il tema della “smartness”, sia in termini di opportunità ed investimenti, sia in termini di redditività nel medio e lungo periodo. Al tempo stesso, si riscontra di particolare importanza il livello

urbano di questo termine, “City”, dove la figura della città risulta un punto focale per la definizione di politiche e strategie economiche e nazionali. Questo è dovuto alla presenza, al loro interno, di un’elevata densità di problematiche eterogenee, che hanno portato le città a diventare una piattaforma ideale per la sperimentazione di nuovi processi di trasfonnazione. La città è quindi rimessa al centro della scena; riacquista nuovamente il ruolo da protagonista nel promuovere occasioni di sviluppo e pratiche utili per ripartire.

Il termine Smart City sembrerebbe traducibile in "città intelligente”, ma bisogna portare particolare attenzione, al fine di non considerare la città solamente orientata all'uso di ICT, ma capace anche di mettere insieme visioni diverse di sviluppo.

Come vedremo nel proseguo del documento, per spiegare al meglio questo nuovo modo di pensare e costruire la città, si è deciso di analizzare quelli che sono i motori del cambiamento di quest’ultimo decennio, evidenziando i problemi emergenti e guardando ai nuovi bisogni della società.

In questo modo si è potuto, successivamente, prendere in considerazione alcune delle definizioni date da economisti, pianificatori, sociologi e geografi a riguardo il concetto di “Smart City”, in base agli studi da loro effettuati. Oltre ad evidenziare le varie definizioni, si sono presi in considerazione anche i vari stakeholder che partecipano attraverso la mappatura dei soggetti attivi che si grado di abilitare il processo di pianificazioneart City”, ndi lanciati a livello europeo e nazionale, vello europeo: l’Agenda Europa 2020, il Patto deillo Nazionale Smart City e ai bandi lanciatil documento, invece, si può considerare il preambolobilittropolitana di Torino. In questa parte si pconcentrandosi in particolar modo su quello del

2007, c della Smart City. Si è così andati a considerare quelli che sono stati gli obiettivi di questi ricercagli assi individuati: smart economy, envirrado di smartness delle città europee di medie dimenspresa in esame l’area oggetto di studio. Città metropolitana di Torino, e su di questa è stato calcolato il livello di Smart Mobility di ciascun comune. Per il raggiungimento di questo obiettivo, si è proceduto andando, in primo luogo, ad inquadrare l’area non solo a livello territoriale e infrastrutturale, ma facendo riferimento anche a quelle che sono le leggi nazionali inerenti questo nuovo ente, dalla prima legge

del 1990, Legge n. 142/90, all'ultima, Legge Deirio n.56/14. In questa fase si è deciso anche di suddividere l’analisi del comune di Torino nelle dieci circoscrizioni che lo compongono, in modo da avere un più facile confronto con gli altri comuni dell’area. Successivamente a questa prima fase, è stato preso nuovamente in considerazione lo studio del Politecnico di Vienna, individuando gli indicatori utilizzati per il calcolo dei quattro fattori che compongono l’asse della Smart Mobility. Degli indicatori individuati, sono stati presi in considerazione solamente quelli che si ritengono più significativi per il raggiungimento dell’obiettivo finale e, soprattutto, quelli di cui si dispongono i dati. Una terza fase ha riguardato la spiegazione metodologica con cui è stato calcolato ciascun indicatore e le fonti alle quali è stato fatto riferimento per poter reperire i dati utilizzati. Ottenuti i valori per ciascun comune, è stato possibile calcolare i fattori presi in considerazione, attraverso la normalizzazione e la pesatura di ogni indicatore. Infine, ottenuti i fattori considerati, è stato possibile calcolare il livello di Smart Mobility di ciascun comune della Città metropolitana di Torino e poter così valutare la situazione attuale dell’area e quelle che risultano essere le “mancanze" di ciascun comune.

Relatori: Liliana Bazzanella, Giuseppe Roccasalva
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: O Opere generali > OF Normativa
U Urbanistica > UG Pianificazione del paesaggio
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Paesaggistico-Ambientale
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/3841
Capitoli:

Indice

Introduzione

Parte Prima

“Smart City”

1. Che cosa sono le “Smart City”

2. Definizioni e studi riguardo le “Smart City”

3. Gli attori di una Smart City

3.1. Identificazione e mappatura per ambiti ed integrazione dati

3.2. Identificazione e mappatura in base a ruolo e posizionamento rispetto alle finalità progettuali

3.3. Gli attori della programmazione in ambito Smart City

4. Leggi e piani a livello Europeo

4.1. Agenda Europa 2020

4.1.1. Agenda Digitale Europea

4.1.2. Unione dell’innovazione

4.1.3. Youth on thè move

4.1.4. Un’Europa efficiente sotto il profilo delle risorse

4.1.5. Una politica industriale per l’era della globalizzazione

4.1.6. Agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro

4.1.7. Piattaforma europea contro la povertà

4.2. Patto dei sindaci

4.3. Piano Strategico per le Tecnologie Energetiche (SET Pian)

4.4. Smart Cities and Communities Initiative

4.5. Smart Cities and Communities European Innovation Partnership

5. Leggi e Piani a livello italiano

5.1. Agenda Digitale Italiana (ADI)

5.2. Benessere Equo e Sostenibile (BES)

5.3. Osservatorio Nazionale Smart City

5.4. Bandi del MIUR

Parte Seconda

“Studio del Politecnico di Vienna”

6. Studio del Politecnico di Vienna - “European smart cities 1.0”

6.1. Perché città di medie dimensioni

7. Obiettivi

7.1. Definizione di Smart City

7.2. Rendere operativa una Smart City

8. Metodologia

8.1. Individuazione delle città

8.2. Identificazione indicatori e ricerca dati

8.3. Standardizzazione e aggregazione dei dati

9. European smart cities 2.0 (2013) e European smart cities 3.0 (2014)

Parte Terza

“Caso studio: Città metropolitana di Torino”

10. Obiettivi e scelta

11. Metodologia

11.1. Individuazione dell'area

11.1.1. Inquadramento territoriale

11.1.2. Inquadramento infrastrutturale

11.1.3. Inquadramento legislativo

11.1.3.1. Legge Deirio n.56/14

11.2. Scelta degli indicatori e ricerca dati

11.2.1. Reti di trasporto pubblico per abitante

11.2.1.1. Dati di riferimento

11.2.1.2. Metodologia

11.2.1.3. Risultati

11.2.2. Accessibilità internazionale

11.2.2.1. Dati di riferimento

11.2.2.2. Metodologia

11.2.2.3. Risultati

11.2.3. Computer nelle famiglie

11.2.3.1. Dati di riferimento

11.2.3.2. Metodologia

11.2.3.3. Risultati

11.2.4. Accesso internet nelle famiglie

11.2.4.1. Dati di riferimento

11.2.4.2 Metodologia

11.2.4.3. Risultati

11.2.5. Quota della Green Mobility

11.2.5.1. Dati di riferimento

11.2.5.2. Metodologia

11.2.5.3. Risultati

11.2.6. Sicurezza del traffico

11.2.6.1. Dati di riferimento

11.2.6.2. Metodologia

11.2.6.3. Risultati

11.3. Calcolo dei fattori: normalizzazione e pesatura degli indicatori

11.3.1. Metodologia

11.3.2. Risultati della metodologia e calcolo dei fattori

11.3.2.1. Accessibilità locale

11.3.2.2. Accessibilità (Inter-)nazionale

11.3.2.3. Disponibilità di infrastrutture ICT

11.3.2.4. Sistema di trasporto sicuro, sostenibile ed innovativo

11.4. Calcolo della Smart Mobility: pesatura dei fattori

12. Considerazioni

Conclusioni

Formulario

Bibliografia e Sitografia

Allegati

Bibliografia:

Bibliografia e Sitografia

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