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Progettare lo sviluppo locale nelle Valli di Lanzo : la filiera territorio-legno

Carla Mariarita Torreno

Progettare lo sviluppo locale nelle Valli di Lanzo : la filiera territorio-legno.

Rel. Federica Corrado, Annalisa Savio. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2014

Questa è la versione più aggiornata di questo documento.

Abstract:

Questa ricerca riguarda il territorio delle Valli di Lanzo (situate in Provincia di Torino), a cui sono personalmente legata e dove vivo dalla nascita. L’obiettivo è quello di impostare una strategia di sviluppo per le valli a cominciare dalle risorse che possiedono. La proposta parte dalla valorizzazione della risorsa legno attraverso la strutturazione di una “filiera territorio-legno” nelle Valli di Lanzo; non si tratta solo di una filiera in senso stretto ma apre ad una visione di filiera che dal territorio va al legno e dal legno ritorna al territorio.

Partendo dall’inquadramento geografico-ambientale e dall’inquadramento storico-culturale, sono stati analizzati gli aspetti demografici e socio-economici delle Valli di Lanzo. Dall’analisi demografica è emerso che nelle alte valli si assiste ad un graduale spopolamento, fenomeno che era già cominciato all’inizio del XX secolo a causa delle difficoltà economiche. L’analisi socio-economica ha messo in risalto che nelle valli il settore primario è ancora diffuso e si basa principalmente su aziende a carattere familiare e sulla produzione di prodotti tipici agroalimentari. Il settore secondario è invece costituito da microimprese artigiane e piccole e medie imprese. Sono presenti delle centrali idroelettriche, in particolare in Val di Viù. Per quanto riguarda il settore terziario, l’offerta turistica nelle valli è molto ampia (comprende aree attrezzate, passeggiate, sport estivi e invernali, manifestazioni), ma si è riscontrata la necessità che i vari organizzatori realizzino una programmazione strutturata e condivisa delle iniziative. Inoltre attualmente nelle Valli di Lanzo prevale una forma di turismo giornaliero nel periodo estivo e nelle festività, in aggiunta ai villeggianti che soggiornano nelle numerose seconde case.

Successivamente sono stati analizzati gli aspetti qualitativi del vivere nelle Valli di Lanzo, anche attraverso un’intervista qualitativa alla popolazione. In particolare si è osservato lo stato attuale dei servizi, fondamentali per una buona qualità della vita. Purtroppo si assiste ad una progressiva diminuzione dei servizi fondamentali come l’istruzione e la sanità, soprattutto nelle alte valli.

A conclusione di questa prima parte di indagine, è stata fatta una sintesi dei punti di forza e di debolezza che sono presenti nelle Valli di Lanzo, facendo emergere le risorse potenziali che il territorio possiede e che possono essere valorizzate: la vicinanza a Torino e all’aeroporto di Caselle, il patrimonio ambientale e paesaggistico, il patrimonio storico, culturale e architettonico, l’artigianato locale, i prodotti tipici agroalimentari, le risorse forestali e idriche.

La ricerca è poi proseguita sull’analisi dei piani di area vasta (Programma di Sviluppo Rurale, Piano territoriale regionale, Piano paesaggistico regionale e Piano territoriale di coordinamento provinciale), della progettazione sovralocale (Patto Territoriale della Stura e Programma Territoriale Integrato “Sviluppo sostenibile delle Valli di Lanzo e delle Valli del Canavese”), della progettualità locale (passaggio dalla Comunità Montana alle Unioni di Comuni e Gruppo di Azione Locale) e della pianificazione forestale.

In particolare questa Tesi di Laurea Magistrale si inserisce dentro il percorso del progetto AlpBC (Alpine Building Culture), finanziato dal Programma di cooperazione transnazionale Alpine Space, a cui la Regione Piemonte partecipa come partner. Il progetto AlpBC (che terminerà il 30 giugno 2015) mira a definire delle strategie per preservare e valorizzare la cultura edilizia alpina, coniugando i temi della pianificazione territoriale e paesaggistica con la pianificazione energetica. La Regione Piemonte ha scelto le Valli di Lanzo come area pilota, su cui verrà individuata un’area intermunicipale per condurre approfondimenti e azioni pilota.

Bois-Lab è un altro progetto di matrice europea che ha riguardato le Valli di Lanzo. Il progetto, con capofila la Provincia di Torino, si è concluso nel 2011 e ha coinvolto le Valli sia per gli interventi a scala provinciale (Gruppo di Certificazione della Provincia di Torino, marchio “Legno della Provincia di Torino”) sia con un’attività di animazione territoriale per promuovere la gestione attiva delle foreste di proprietà privata.

Il lavoro di lettura e analisi del territorio ha consentito di costruire delle descrizioni possibili da cui partire per costruire un possibile percorso di sviluppo basato sulla filiera foresta-legno. In tal senso, sono stati analizzati gli aspetti della risorsa legno, il ruolo multifunzionale che svolgono le foreste (produttivo, protettivo-ambientale, ecologico-paesaggistico, sociale-culturale) e le parti che compongono una filiera territorio-legno (a cominciare dal bosco, fino ad arrivare al prodotto finito, all’aspetto energetico, ai nuovi utilizzi delle foreste e alla costruzione di un’immagine del territorio legata al legno), anche a partire da interviste ai potenziali portatori di interesse. La risorsa forestale è stata scelta perché consente di tenere insieme differenti elementi (l’artigianato, la formazione, l’energia, il patrimonio naturale e culturale, il turismo) che possono contribuire a migliorare la qualità della vita e a creare nuove opportunità lavorative sul territorio.

Per impostare la proposta progettuale si sono osservate alcune pratiche riguardanti il settore del legno. Gli aspetti che si sono considerati riguardano l’esperienza di un gruppo di artigiani in Val Gardena (Associazione UNIKA), le esperienze a supporto del settore legno in un altro contesto piemontese (la Valle Varaita), il ruolo multifunzionale delle foreste e la gestione forestale sostenibile (progetti europei Robinwood e Robinwood Plus), un esempio di filiera del legno ecosostenibile (nella Lapponia Svedese) e un progetto di marketing territoriale (nella Regione Dalarna, Svezia).

La proposta si articola quindi attraverso:

- la strutturazione di una “filiera territorio-legno”, a partire dalla gestione sostenibile dei boschi locali e collegando tutti i passaggi della filiera, dalle imprese forestali, alle segherie, alle produzioni artigianali locali, al riutilizzo degli scarti del bosco e della lavorazione del legno per produrre energia;

- l’indicazione di alcune politiche che si potrebbero attuare per la formazione e per la valorizzazione del mestiere dell’”artigiano falegname” e delle scuole locali di scultura, intaglio e tornitura;

- l’impostazione di una strategia di comunicazione della filiera dal territorio al legno e ritorno, attraverso il contributo dei Musei locali, la realizzazione di una “Porta di Valle” e la creazione di un sito internet degli artigiani locali;

- l’illustrazione di due approfondimenti riguardo alle produzioni artigianali locali (che si possono riproporre per valorizzare l’artigianato tipico) e agli elementi costruttivi in legno.

La “filiera territorio-legno” qui presentata vuole quindi essere una proposta per promuovere lo sviluppo delle Valli di Lanzo, basandosi sulle risorse potenziali che caratterizzano questo territorio, al fine di elaborare delle strategie che possano favorire il miglioramento della qualità della vita degli abitanti, contrastare lo spopolamento e creare nuove opportunità lavorative.

Relatori: Federica Corrado, Annalisa Savio
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AO Progettazione
G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: Regione Piemonte - Direzione Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia - Corso Bolzano n° 44 - 10121 Torino
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/3684
Capitoli:

1. PRESENTAZIONE DEL LAVORO

2. L’AREA OGGETTO DI STUDIO: IL TERRITORIO DELLE VALLI DI LANZO

2.1 Inquadramento geografico-ambientale

2.1.1 Le catene montuose

2.1.2 Il bacino idrografico

2.1.3 I laghi

2.1.4 La litologia

2.1.5 Il clima

2.1.6 La vegetazione

2.1.7 La fauna

2.2 Inquadramento storico-culturale

2.2.1 Cenni storici

2.2.2 L’architettura locale

2.2.3 Le ville della villeggiatura

2.2.4 Altri aspetti culturali

2.3 Analisi demografica e socio-economica

2.3.1 Premessa: servizi e marginalità

2.3.2 Analisi demografica

2.3.3 Analisi socio-economica

3. ASPETTI QUALITATIVI DEL VIVERE LE VALLI DI LANZO

3.1 Stato dei servizi

3.1.1 L’istruzione

3.1.2 I servizi sanitari

3.1.3 Le infrastrutture

3.1.4 I trasporti

3.1.5 Il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti

3.1.6 I servizi di telecomunicazione

3.1.7 Lo Sportello Unico per le Attività Produttive e lo Sportello per lo Sviluppo e la Creazione di Impresa

3.1.8 Gli uffici pubblici

3.1.9 Le attività commerciali

3.1.10 La sicurezza degli abitanti

3.2 Qualità della vita: intervista qualitativa alla popolazione

4. RISULTATO DELL’ANALISI

4.1 Sintesi dei punti di forza e di debolezza del territorio

5. LA PIANIFICAZIONE DI AREA VASTA E LA PROGETTUALITA’ LOCALE

5.1 Premessa

5.2 La pianificazione regionale

5.2.1 Il Programma di Sviluppo Rurale

5.2.2 Il Piano territoriale regionale

5.2.3 Il Piano paesaggistico regionale

5.3 La pianificazione provinciale

5.3.1 Il Piano territoriale di coordinamento provinciale

5.4 La progettazione sovralocale

5.4.1 Il Patto Territoriale della Stura

5.4.2 Il Programma Territoriale Integrato (PTI) “Sviluppo sostenibile delle Valli di Lanzo e delle Valli del Canavese”

5.5 La progettualità locale

5.5.1 Il passaggio dalla Comunità Montana alle Unioni di Comuni

5.5.2 Il Gruppo di Azione Locale

6. LA PIANIFICAZIONE FORESTALE

6.1 Il Piano Forestale Territoriale dell’Area Forestale delle Valli di Lanzo

6.2 I Piani Forestali Aziendali dei Comuni di Groscavallo e Lemie

7. INDICAZIONI DALLA PROGETTAZIONE DI MATRICE EUROPEA

7.1 Il progetto AlpBC

7.2 Il progetto Bois-Lab

8. PENSARE A UNA FILIERA “TERRITORIO-LEGNO E RITORNO” PER LE VALLI

8.1 La scelta della risorsa legno e la sua trasversalità

8.2 La filiera territorio-legno

8.3 Le pratiche da cui apprendere

8.3.1 L’esperienza UNIKA in Val Gardena

8.3.2 La Valle Varaita

8.3.3 I progetti europei Robinwood e Robinwood Plus

8.3.4 Skellefteå e la Lapponia Svedese

8.3.5 Il marchio della Regione Dalarna (Svezia)

9. LA FILIERA TERRITORIO-LEGNO NELLE VALLI DI LANZO: IDEE E PROSPETTIVE

9.1 I potenziali portatori di interesse

9.1.1 Intervista agli attori chiave

9.2 Utilizzi passati e possibili utilizzi attuali del legno locale

9.2.1 Fare filiera

9.3 Comunicare la filiera dal territorio al legno e ritorno

9.3.1 Il Museo come strumento

9.3.2 La “Porta di Valle”

9.3.3 Un sito internet per far conoscere gli artigiani locali

CONCLUSIONI

ALLEGATI:

I. Questionario strutturato “Potenzialità e criticità del vivere nelle Valli di Lanzo”

II. Le produzioni artigianali locali

III. Gli elementi costruttivi tradizionali in legno

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