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Un nuovo sguardo su Pratobello

Ivana Cucca, Michele De Nicola

Un nuovo sguardo su Pratobello.

Rel. Matteo Robiglio. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2015

Abstract:

Negli ultimi anni le questioni dell’abbandono e del riuso di edifici sono tra i temi più affrontati nell’ambito dell’architettura non solo italiana. Da questo dibattito sono nati centinaia di esperimenti che propongono un possibile riutilizzo di strutture abbandonate, sia esso temporaneo o permanente.

Dal fascino per le rovine è nato anche il progetto Sardegna Abbandonata che intende mappare e schedare alcuni degli edifici dismessi più interessanti, in tutto il territorio regionale sardo.

Tra le decine di strutture classificate, alcune sono dislocate nell’area interna dell’Isola, che si contrappone alla fascia costiera per densità di edificazione, sviluppo e densità abitativa. Il nostro caso studio è una di queste.

Il borgo di Pratobello, costruito con i fondi della Cassa del Mezzogiorno tra il 1958 e il 1961 con lo scopo di creare una borgata rurale di servizio in un’area della Sardegna interna.

L’altopiano di Pratobello è compreso tra il complesso montuoso del Supramonte che lo separa dalla costa orientale e a sud dal massiccio del Gennargentu. Da un punto di vista amministrativo, ricade nell’agro del comune di Fonni (Nu), ed è localizzato al confine con altri due comuni: quello di Orgosolo e di Mamoiada.

A partire dalla sua costruzione il suo utilizzo è stato sporadico e con destinazioni d’uso sempre diverse da quelle del progetto originario.

La particolarità di questo borgo risiede oltre che nella sua posizione, che può essere considerata strategica in quanto relativamente ben collegata da un punto di vista infrastrutturale e per la sua vicinanza ad aree di notevole pregio naturalistico, anche per il rapporto che gli abitanti del posto hanno con questo sito.

Considerato sin dall’inizio come un intervento calato dall’alto e senza una vera connessione con il territorio, chi conosce questo borgo ricollega il suo nome agli episodi accaduti nel 1969: anno in cui si previde l’installazione un poligono militare. A questa decisione seguirono vicende che ancora oggi vengono ricordate dalle persone del luogo che riuscirono ad impedire l’installazione del poligono in un’area che oggi è prevalentemente caratterizzata da pascoli.

Questo luogo, poco studiato e poco conosciuto al di fuori delle realtà locali ha generato un progetto di recupero volto a connettere il borgo con il territorio e con le attività produttive presenti nelle comunità vicine.

Per poter giungere a conclusioni più sensate e a carattere realistico, abbiamo cercato, nel tempo a disposizione, di coinvolgere e ascoltare diversi attori locali. A questo, si sono aggiunti degli studi sulle risorse ambientali e culturali del territorio, affiancati da pubblicazioni accademiche e non, relative alle opportunità e alle criticità del comparto turistico regionale e provinciale.

Nasce così l'idea di creare una struttura ricettiva che costituisca un perno tra i flussi turistici che si snodano della costa verso l’entroterra, tra gli itinerari dei “turisti a corto raggio” e che veda il coinvolgimento delle comunità vicine.

Relatori: Matteo Robiglio
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: U Urbanistica > UG Pianificazione del paesaggio
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/3674
Capitoli:

Introduzione

1. Territorio

1.1 la Sardegna e il suo territorio

1.2 i programmi di protezione e conservazione del paesaggio

1.3 l’idrografia del territorio

1.4 un paesaggio sezionato

1.6 collegamenti

2. Turismo

2.1 la nascita del turismo in Sardegna

2.2 punti di forza e criticità del turismo regionale

2.3 alla scoperta del gennargentu e del supramonte

2.4 i programmi di protezione e conservazione del paesaggio

2.5 il gennargentu e il supramonte

2.6 i cuiles, le antiche dimore dei pastori

2.7 itinerari sportivi: turismo ciclistico ed equestre

2.8 l’isola delle torri e dei giganti

2.9 il turismo culturale

2.10 Sardegna archeologica

2.11 le chiese campestri e le loro tradizioni

2.12 un calendario cronotematico

3. Storia

3.1 le vicende di pratobello

3.2 la cassa del mezzogiorno e gli interventi del piano di rinascita

3.3 gli interventi in Sardegna

3.4 la costa e l’interno, progetti vicini a confronto

3.5 il poligono militare e gli eventi del 1969

3.6 il progetto di ripristino

3.7 le manifestazioni di interesse del 1974

3.8 il progetto integrato del 2006

4. crediti

5. ricerca

5.1 documentazione fotografica

5.2 la ricerca dei documenti

5.3 le interviste con gli attori

5.4 quali attori e quali informazioni 51. sguardo sul turismo

5.5 l’incontro con l’associazione 61. gli eventi successivi all’estate

6. Progetto

6.1 il racconto progettuale

6.2 schizzi e idee

6.3 pianta piano terra e prospetti

6.4 pianta piano primo e prospetti 77. pianta delle coperture 79. nuovo ed esistente

6.5 le linee guida del progetto

6.6 programma funzionale 93. lo studio del verde

6.7 scelta dei materiali

6.8 spaccato assonometrico

6.9 studio ombreggiamento e sistema di raccolta delle acque piovane

6.10 uso dell’energia solare

7. i riferimenti

7.1 l’architettura massiva dei nuraghi

7.2 thermedi vals

7.3 centro de artes de sines

8. conclusioni

Bibliografia:

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SITOGRAFIA

www.sardegnageoportale.it

www.sardegnadigitallibrary.it

www.sardegnabdellasardegna.it

www.tharros.info

www.divataformaarquitectura.cl

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