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La città di Torino: immagini e percezioni a confronto

Claudio Cheirasco

La città di Torino: immagini e percezioni a confronto.

Rel. Luca Davico. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2014

Abstract:

Nei quattro capitoli che compongono questa tesi viene affrontato il tema dell'immagine della città, nel mio caso Torino. Nel primo capitolo ho voluto parlare dell’evoluzione della città. Sin dall'inizio della storia, gli uomini hanno manifestato la propria natura sociale, a partire dalla preistoria gli insediamenti si sono evoluti nel corso dei millenni.

Le prime città sembrano minuscole rispetto alle metropoli di oggi, ma è da loro che il centro urbano si è evoluto. Le città non hanno solo sfruttato il lavoro dell'uomo, imponendo divisioni sociali e tecniche, ma sono state elementi dinamici e centri di innovazione e di ridistribuzione di beni comuni. Ho guardato a tutto ciò facendo un breve tracciato dei punti salienti di questa evoluzione per arrivare fino al XX secolo; trasformazioni, che hanno uno strettissimo legame con le grandi "rivoluzioni" epocali, la riorganizzazione di un nuovo sistema economico neo-liberale, la rivoluzione tecnologica e la globalizzazione. La composizione sociale delle città e la loro forma fisica, sono infatti uscite trasformate dai cambiamenti che hanno investito l'economia, i sistemi produttivi, lavorativi, nonché le relazioni spazio temporali. La sempre maggiore mobilità richiesta ed imposta dalla globalizzazione crea una realtà sociale nuova, nomade, non più classificabile con i criteri di residenza, cittadinanza, appartenenza ed identità locale del passato. L'impatto delle nuove tecnologie ha trasformato completamente il nostro modo di vivere e percepire la relazione spazio-temporale creando una nuova dimensione le cui ripercussioni sul modo di vivere, ho quindi cercato di mostrare come sono oggi le città e come vengono vissute da chi ci abita e da chi ci passa, soffermandomi soprattutto sulle vicende di Torino e dei suoi cambiamenti in atto in questi tempi, capendo come sta reagendo al periodo di crisi.

Nel secondo capitolo ho analizzato l'aspetto della cultura attraverso le dinamiche dei processi percettivi: dimensione fisica, psicologica e socioculturale, mi sono soffermato sul concetto di cultura e percezione, proprio perché sono termini fondamentali per capire come ogni persona possa vedere le cose e soprattutto come possa percepire le immagini della città. Tutto ciò è importante perché ogni individuo ha vissuti diversi e tante volte non si possono fare "metri di paragone" su una stessa visione, perché ognuno porta in sé un proprio "bagaglio culturale". In questo modo possiamo capire perché anche la città, a seconda dei soggetti che la osservano, può trasmette sensazioni diverse, per qualcuno un rifugio per mimetizzarsi, per altri repulsione perché troppo caotica.

Ho esposto il rapporto che si viene a creare tra l'identità dei soggetti e la dimensione spaziale, vedendo come viene costruita l'identità dei luoghi nelle persone attraverso la memoria, i ricordi, le tradizioni locali, gli eventi storici; parlando del legame tra cultura e città che porta con se un desiderio identificativo. Infatti, lo spazio, l'organizzazione sociale e la cultura intrattengono con la città rapporti che intrecciano e determinano stili di vita, di lavoro, di ruoli, di idee e di identità, per capire il concetto di "identitario", cioè, uno spazio che può essere allo stesso tempo fisico e simbolico, in grado di generare un senso di appartenenza nelle persone che ci vivono e attrazione per la città.

Ho continuato trattando il tema del "ruolo dell'immagine", infatti l'immagine di un luogo è la rappresentazione di quel luogo pritore. L'immagine della città ha un ruolotivo, essa infatti contribuisce alla formazione dele del pubblicoercepita si può capire in che modo gli sfpporti statistici su Torino e il Piemonte succedutisi l'immà moderne, possono attrarre visitatori e verso campagne di marketing territoriale, le citti è m internazionale, passato l'evento olimpico questo modo la città promuove la creatività, gioca cosiddetta "classe creativa". Le città che riescono offrire ricchezza di esperienze estetiche, la terza coduzioni culturali e creative, subito dopo Milano e Roma, tuttavia non tutti i settori sembrano ben avviati, in generale si riscontra la necessità di un intervento pubblico a sostegno del settore.

Nel terzo capitolo, quello sulla promozione della città, ho affrontato l'argomento del city marketing e dei nuovi strumenti di promozione e gestione della città nell'ambito dei processi di rigenerazione urbana. In questo periodo di declino economico e di crisi identitaria le città riescono a creare nuove opportunità economiche sperimentando politiche di rilancio legate all'immagine veicolata attraverso il city marketing, Torino è riuscita in questo modo a trovare un suo brand d'immagine, che ha favorito l'evoluzione di Torino attraverso "l'industria culturale" poiché risulta un fattore di crescita nell'economia locale. L'attrattività turistica, infatti, viene considerata come bene di consumo della post-modernità; Torino è meta di turismo urbano, dall'eredità post-olimpica al ruolo della nuova Torino per la cultura, si delineano nuovi percorsi urbani atti alla scoperta della "storica e moderna" Torino da vivere e ammirare. Uno dei poli di attrattività culturale di Torino, infatti, sono i musei e le residenze sabaude. Ho fatto un accenno delle varie proposte museali e quelle dell'arte contemporanea e, trattato degli "eventi", che risultano di notevole importanza nella competizione tra le città; infine ho parlato del fenomeno del turismo culturale: Torino, ormai, non è più la città grigia della FIAT, ma è stata sostituita dal pensiero comune che la prima capitale d'Italia è città d'arte e cultura. Il viaggio, infatti, è sempre stato parte della vita dell'uomo, mentre il turismo come fenomeno, appartiene alla società moderna, negli ultimi anni con l'avvento della società post-industriale, il turismo è soggetto ad una maggiore crescita in tutto il mondo, da fenomeno esclusivo a fenomeno di massa, il patrimonio artistico di una città non è solo un insieme di beni materiali collocati in un luogo, ma è un bene capace di attirare visitatori, per un consumo di beni anche immateriali e unici che si ricollegano all'immagine della città. Tutto ciò è stato visto, anche attraverso le varie indagini, che hanno permesso di capire l'evoluzione di Torino sotto l'aspetto dei musei, degli eventi e del turismo negli ultimi dieci anni.

Nel quarto capitolo, infine, ho fatto il punto della situazione, analizzando le indagini realizzate su Torino e che ne hanno accompagnato il cambiamento, evidenziando l'immagine interna, cioè quella percepita dai torinesi e quella esterna percepita dai visitatori, traendo così delle conclusioni sullo stato dell'arte della trasformazione dell'immagine di una città: Torino.

Relatori: Luca Davico
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte
SS Scienze Sociali ed economiche > SSC Moda e costumi
U Urbanistica > UK Pianificazione urbana
Corso di laurea: Corso di laurea in Architettura
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/3515
Capitoli:

INTRODUZIONE

Capitolo 1-LA CITTA'

1.1 L'evoluzione della citt

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