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Arredo urbano: un nuovo volto sostenibile per Piazza Madama Cristina a Torino

Laura Cugnidoro, Roberta Franco

Arredo urbano: un nuovo volto sostenibile per Piazza Madama Cristina a Torino.

Rel. Anna Marotta, Valerio Roberto Maria Lo Verso. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per La Sostenibilità, Corso di laurea specialistica in Architettura, 2012

Abstract:

L'ARREDO URBANO PUÒ CAMBIARE LA PERCEZIONE D'INSIEME E LA VITA SOCIALE IN UNA PIAZZA?

La mancanza di attenzione nell'arredo urbano conferisce un'immagine frammentaria alla città definendo parti dissonanti tra loro e determinando una caduta della vita sociale. Se l'Architettura del Novecento si è occupata di indagare le necessità dell'uomo, il nuovo Millennio deve giungere alla comprensione dei suoi desideri. Oltre che nella propria casa, l'uomo trova infatti la propria identità anche nell'ambiente esterno che vive quotidianamente, in quello spazio a lui vicino che si estende oltre la propria abitazione. Progettare ed "arredare" uno spazio esterno significa quindi restituire dignità e significato al luogo dell'uomo e della sua vita sociale. Al contrario, le profonde trasformazioni economiche, sociali, culturali di questo secolo hanno portato una sempre più scarsa attenzione ai luoghi rendendone casuale la fruizione. A questo proposito sembrerebbe fondamentale attivare un processo di riprogettazione dello spazio pubblico, un ritorno al decoro e alla coerenza dell'insieme per un'immagine del tessuto urbano unitaria e voluta e non cresciuta per meccanismi spontanei. Un'architettura del paesaggio quindi in cui gli elementi concreti del luogo siano il punto di partenza di tutto il progetto e non certo degli "oggetti" abbandonati al caso.

L' arredo urbano dovrebbe esser considerato come un complemento, e non un accessorio, del disegno urbanistico e architettonico. Occorre intervenire con l'arredo nel centro storico quanto in periferia per dare senso di riconoscibilità a zone , dove , mancando i valori storici ambientali o peggio non sono visibili, si perde la possibilità di orientarsi, di sentirsi a casa , di appropriarsi dello spazio in cui si vive. L'arredo urbano può esser considerato uno spazio continuo dotato di significati dipendenti dalle "quinte" che lo racchiudono e dagli "utenti" che lo utilizzano, il quale termina là dove finisce la città. E' in definitiva lo "spazio interno della città" con il quale ci misuriamo ogni giorno. L'uso della parola "spazio urbano" accanto alla locuzione "arredo urbano" è sinonimo di interdipendenza tra i due termini: lo spazio che insiste tra le diverse configurazioni dell'arredo urbano posto in relazione con le quinte esistenti; l'arredo urbano inteso nell'eccezione più ampia del termine che va dal disegno del singolo oggetto, alla definizione dello spazio che lo circonda e quindi dal particolare all'insieme. Lo spazio e l'arredo urbano permettono la completa definizione dell'ambiente urbano purché sia preventivamente nota la funzione che deve caratterizzarlo. Notiamo così che all'interno dell'arredo urbano sono molteplici i fattori che intervengono nella scena urbana: unità di servizio urbano, protezioni e recinzioni, la segnaletica e la pubblicità, architettura intesa più grafica, trattamento dei calpestii, percorsi pedonali, dispositivi antibarriera, architettura della luce, strutture transitorie, sculture, spazi verdi con l'organizzazione e composizione di essi, spazi per il gioco, etc. L'obbiettivo è di rilevare lo stato attuale di Piazza Madama Cristina, analizzando in particolare l'arredo urbano presente e quello necessario per conferire un nuovo punto di vista, con lo scopo di mettere in risalto il fulcro attrattivo di un quartiere dalle molteplici risorse. L'illuminazione, le aree pedonali, le aree a verde, gli oggetti di arredo funzionale (sedute, portarifiuti, chioschi, etc.) e gli elementi decorativi (sculture) doneranno una nuova immagine cambiando la percezione di questa importante parte della città; concentrandosi su un'identità di appartenenza ai suoi abitanti e, attraverso l'armonia degli elementi, cercheremo di dimostrare che può migliorare il "buon governo" del luogo.

La tesi si sviluppa partendo dal concetto di arredo urbano, dalla sua nascita alle forme in cui lo troviamo presente nelle nostre città, della percezione e interazione che il cittadino ha e sviluppa con gli elementi presenti negli spazi dimostrandosi scenario della propria vita sociale, dalle esperienze di utilizzo dell' arredo urbano più significative nel mondo per giungere alla nostra città, Torino. Si approfondirà in particolare il caso studio di Piazza Madama Cristina come incipit di un progetto più grande, in San Salvano. Una piazza che affianca il centro storico ma che presenta differenti caratteristiche dalle altre piazze storiche di Torino in un quartiere multietnico, sottoposto ad importanti eventi di riqualificazione urbana. Infine si proporrà un progetto di ridefinizione degli elementi di arredo urbano, partendo da un analisi dell'attuale condizione degli elementi di arredo della piazza per proporre interventi di trasformazione della fruizione e della vivibilità della piazza e per esaltarne le molteplici risorse. Tenendo in considerazione l'importante aspetto della sostenibilità nella realizzazione di nuovi elementi. L'obiettivo del lavoro è porre l'attenzione sull'arredo urbano, non solamente come soluzione per i bisogni dei cittadini ma come occasione di rinascita di una importante piazza di Torino, come punto di partenza di una futura rinascita di tutto San Salvano, sfruttando quelle che sono le sue peculiarità per renderle i propri punti di forza.

Relatori: Anna Marotta, Valerio Roberto Maria Lo Verso
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AJ Edifici e attrezzature per l'amministrazione, il commercio e la difesa
A Architettura > AO Progettazione
G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per La Sostenibilità, Corso di laurea specialistica in Architettura
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/2952
Capitoli:

L'ARREDO URBANO PUÒ CAMBIARE LA PERCEZIONE D'INSIEME E LA VITA SOCIALE IN UNA PIAZZA?

1. Dall' Art Public all'Arredo Urbano

1.1. Art Public

1.2. Arredo urbano: dieci definizioni

1.3. Cronologia essenziale

1.4. Le componenti e le attrezzature di arredo urbano

1.5. Metodologia per l'organizzazione delle attrezzature di arredo urbano

1.6. I requisiti richiesti all'arredo urbano

2. L'arredo urbano a Torino nel tempo

2.1. Un punto di riferimento:

"Arredo urbano a Torino negli anni Trenta attraverso le foto di Leonardo Cornacchia".

2.2. Un'iniziativa per la conoscenza: piano del colore e rilievo sistematico

2.2.1. Torino città policroma - Il piano del colore

2.2.2. Il rilievo sistematico svolto dall'Assessorato dell'A.U. a Torino:

Gli elementi prodotti in serie

I pezzi unici dell'arredo urbano

Le pavimentazioni stradali

I mezzi pubblicitari

Le attrezzature commerciali

Cronologia essenziale: alcuni interventi e normative a Torino nel tempo.

2.3. L'interesse all'A.U. a Torino negli anni '80 del 1900

2.4. Torino e l'A.U. negli anni '90 del 1900

2.5. L'A.U. dal 2000 ad oggi

3. Caso studio: piazza Madama Crìstina in San Salvano a Torino

3.1. Il quartiere San Salvarlo

3.2. Piazza Madama Cristìna

3.3. Il mercato dì piazza Madama Cristina

4. I mercati

4.1. I mercati: cronologia essenziale

4.2. L'organizzazione dei mercati

4.3. La riqualificazione delle aree mercatali

5. Vivere lo spazio urbano

5.1. Lo spazio urbano: il progetto della percezione

5.2. Contesti urbani accoglienti: la qualità urbana

5.3. Il livingscape: nuovo strumento per riqualificare gli spazi urbani

5.3.1. Lo studio del livingscape in San Salvano

5.3.2. Il soundscape

5.4. Illuminare lo spazio urbano

5.5. Il colore

6. Relazione di progetto

6.1. Le scelte progettuali

6.2. La pavimentazione

6.3. Elementi di arredo in superficie

6.4. L'illuminazione

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